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FIRENZE | PALAZZO MEDICI RICCARDI | 11 – 30 SETTEMBRE 2022

Intervista ad ANTONELLO TOLVE di Mattia Lapperier

L’11 settembre 2022 ha inaugurato Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, mostra collettiva a cura di Antonello Tolve presso l’Ex circolo dipendenti di Palazzo Medici Riccardi. L’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, in collaborazione con l’Associazione Lucana Firenze, e in occasione della “Settimana Lucana – VI Edizione: Radici e Percorsi” organizzata nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2022, con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, presenta l’iniziativa dedicata all’arte del ‘900 in Basilicata, con particolare riferimento a un’area in cui paesaggio, borghi e luoghi della cultura dialogano in modo sincretico e originale. Muovendo da un quadrilatero privilegiato di importanti luoghi dell’arte – il MuA di Aliano, la Fondazione Leonardo Sinisgalli di Montemurro, il MAM di Moliterno e il Polo Museale di Castronuovo Sant’Andrea – la mostra offre uno spaccato creativo in cui natura e cultura, paesaggio e artificio si incontrano per dar vita a fantasie d’avvicinamento, ad aderenze, a progetti speciali, a dialoghi profondi dove l’originario lascia spazio all’originalità. Ci parla della mostra il curatore Antonello Tolve:

Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, exhibition view, Palazzo Medici Riccardi, Firenze 2022. Courtesy APT Basilicata

La mostra pare strutturata come un autentico atto d’amore nei confronti della Basilicata. Come nasce questo progetto? Come definiresti il paesaggio lucano?
Naturalmente sono felice che tu abbia individuato questa esposizione come un atto d’amore: e in effetti lo è, anche perché io ho origini lucane e, per dirla con Sinisgalli, «lucani si nasce e si resta». Nello specifico il progetto nasce per volontà dell’APT Basilicata il cui direttore generale, Antonio Nicoletti, persona colta e illuminata, mi ha incaricato di curarla e di organizzare al meglio uno dei possibili viaggi tra le varie voci dell’arte contemporanea in Basilicata.

Alfonso Gatto, in un brano tratto da “Lucania”, volume stampato a tiratura limitata, con acquaforte di Mino Maccari, presente in mostra, sostiene che: “Un visitatore attento, in Basilicata, scopre un modo nuovo di considerare il passato e gli stessi monumenti del tempo. Qui è tutto contemporaneo”. Quale impatto ha lasciato il paesaggio lucano sui molti artisti che vi sono transitati?
Grazie a Giuseppe Appella, sin dalla seconda metà degli anni Sessanta sono passati in Basilicata artisti di vario spessore. Il MIG | Museo Internazionale della Grafica ha infatti una collezione che spazia molto e che racconta appieno lo spostamento di molti artisti invitati a vivere la Basilicata, a conoscere il paesaggio e a ricordarlo in opere esemplari. Penso a Giulia Napoleone, a Carla Accardi, a Mino Maccari, a José Ortega o anche a Kengiro Azuma e a Nino Ricci. Ognuno di loro (i nomi che ho appena citato sono soltanto una piccola parte degli artisti presenti al MIG), in dialogo con un davvero instancabile Appella, ha realizzato opere di grafica (a volte anche libri d’artista, sempre in dialogo con un poeta) davvero straordinarie e che testimoniano non solo la loro presenza in Basilicata, ma in un certo qual modo anche un preciso presente che ha oggi il gusto del passato.

Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, exhibition view, Palazzo Medici Riccard, Firenze 2022. Courtesy APT Basilicata

Mostra corale costruita attorno a un paesaggio unico al mondo, quello lucano. Quattro musei prestatori che fanno rete tra loro, presentandosi dal 2017 con l’acronimo di ACAMM (Sistema dei Musei e dei Beni Culturali di Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro). Quali sono stati i criteri che hanno guidato la scelta degli artisti da coinvolgere?
Sono andato personalmente a fare un sopralluogo a Firenze e poi nei quattro paesi della Basilicata interna per scegliere al meglio un itinerario bustrofedico capace di riflettere su differenti momenti e voci culturali. Per Aliano ho puntato su Paul Russotto e Carlo Levi, due artisti nati rispettivamente a New York e a Torino (tra l’altro la madre di Russotto era originaria di Aliano); entrambi hanno individuato nel territorio lucano un luogo in cui vivere. Per Moliterno ho invece scelto tutta una serie di artisti nati esclusivamente in Basilicata: tra questi Giacinto Cerone, Riccardo Dalisi, Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Antonio Masini e Gaetano Pompa. La sala della Fondazione Leonardo Sinisgalli è stata invece pensata con alcune opere dello stesso Sinisgalli (le sue carte assorbenti sono davvero straordinarie) e con i suoi compagni di strada presenti nella collezione della Fondazione come Toti Scialoja, Giulio Turcato, Enrico Raggi, Achille Perilli, Alfredo Giuliani e Dario De Blanck. Per ciò che concerne il Polo Museale di Castronuovo Sant’Andrea ho puntato, in dialogo con Giuseppe Appella, sul MIG | Museo Internazionale della Grafica: e dunque su opere di Lucio Venna, Arnaldo Ginna, Ivo Pannaggi, Antonietta Raphaël, Jean Messagier, Piero Consagra, Fausto Melotti, Assadour, Carla Accardi, Giulia Napoleone e tanti altri.

Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, exhibition view, Palazzo Medici Riccardi, Firenze 2022. Courtesy APT Basilicata

Un grande pannello che rappresenta la mappa della regione occupa la sala centrale della mostra, la stessa in cui sono esposti gli artisti di origine lucana. In che termini il multimediale è stato impiegato in questa mostra?
Il multimediale entra a pieno titolo nei piani operativi e di strategia turistica dell’APT Basilicata che grazie a Antonio Nicoletti rappresenta, e vale la pena usare le sue parole, «un invito alla scoperta di luoghi in cui arte e paesaggio si compongono in un’armonia sorprendente; un invito al viaggio, alla ricerca di emozioni custodite nel cuore di una delle regioni più accoglienti del mondo».

È previsto un progetto editoriale ad accompagnamento della mostra?
Più che un progetto editoriale è previsto un volume che sarà pubblicato per fine anno da Silvana Editoriale e che coinvolgerà oltre a questi quattro poli museali anche altre realtà come Maratea, Matera e naturalmente Potenza. Il titolo che ho dato a questo volume è Basilicata. Un racconto d’arte contemporanea.

Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna, exhibition view, Palazzo Medici Riccardi, Firenze 2022. Courtesy APT Basilicata

Dentro il paesaggio. Arte del ‘900 nella Basilicata interna
a cura di Antonello Tolve

Con opere di Carla Accardi, Roberto Almagno, Assadour, Kengiro Azuma, Martin Bradley, Domenico Cantatore, René Carcan, Bruno Caruso, Giacinto Cerone, Arnoldo Ciarrocchi, Pietro Consagra, Riccardo Dalisi, Dario De Blanck, Lucio del Pezzo, Aldo Galli, Franca Ghitti, Arnaldo Ginna, Alfredo Giuliani e Franco Nonnis, Henri Goetz, Luigi Guerricchio, Lorenzo Guerrini, Severino Guidi, Pietr Herel, Edo Janich, Carlo Levi, Carlo Lorenzetti, Mino Maccari, Riccardo Manzi, Mauro Masi, Antonio Masini, Fausto Melotti, Giulia Napoleone, Jorg Neitzert, Jean Messagier, José Ortega, Ivo Pannaggi, Arthur Luiz Piza, Achille Perilli, Gaetano Pompa, Ernesto Porcari, Enrico Raggi, Antonietta Raphaël, Nino Ricci, Paul Russotto, Toti Scialoja, Leonardo Sinisgalli, Guido Strazza, Giulio Turcato, Bram Van Velde, Lucio Venna.

11 – 30 settembre 2022

Palazzo Medici Riccardi
Ex circolo dipendenti
Via de’ Ginori 14, Firenze

Orari: 9.00 – 19.00, chiusa il mercoledì

Info: Serafino Paternoster, 0835/331983, paternoster@aptbasilicata.it

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