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BOLOGNA | Galleria P420 | NUOVA SEDE

Intervista ad ALESSANDRO PASOTTI e FABRIZIO PADOVANI direttori di P420 di Milena Becci

Il 30 gennaio scorso, durante le giornate dell’arte bolognesi, ha aperto le porte la nuova sede della galleria P420, fondata nel 2010 da Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani. Il nuovo spazio, in via Azzo Gardino 9, è stato condiviso da due mostre, curate da Cecilia Canziani e Davide Ferri, con un solo titolo, Teoria Ingenua degli Insiemi: un progetto espositivo di Paolo Icaro che avvia un dialogo con le opere di Bettina Buck, Marie Lund e David Shutter. I direttori ci hanno raccontato qualcosa di più, partendo dalla genesi per arrivare al domani…

Alessandro Pasotti e Fabrizio Padovani

Vorrei iniziare dalle origini. Come è nata la P420? Cosa ha spinto due ingegneri appassionati delle avanguardie artistiche degli anni ’60 e ’70 a fondare una galleria d’arte? Quali erano le aspettative e quali sono state soddisfatte o deluse?
Tutto è iniziato con quella serietà tipica del gioco, come potrebbe dire il nostro amato Paolo Icaro: due ragazzi che dai mercatini dei libri rari si avvicinano all’arte contemporanea con passione e curiosità, potendo basarsi solo sull’esperienza fatta sulla propria pelle. È stata un’avventura che è diventata, giorno dopo giorno, una scelta di vita di cui siamo orgogliosi nonostante i rischi che comporta un’attività di questo tipo.

Teoria ingenua degli insiemi, installation view, Courtesy P420, Bologna, Foto: Michele Sereni)

Tornando al presente, dopo sei anni di attività, lo spostamento di sede rappresenta di sicuro un accadimento importante nella vita di una galleria. Cosa vi ha spinto a farlo? Quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a scegliere questo luogo e quanto è importante per voi il rapporto spazio/opera d’arte?
Dopo sei anni abbiamo sentito che era arrivato il momento di ingrandirci e di avere uno spazio espositivo che potesse diventare un elemento di dialogo all’interno della mostra. Nelle stanze, quasi da boutique, della galleria al primo piano di Piazza dei Martiri, abbiamo mosso i primi passi mostrando i lavori, senza però poter giocare con installazioni o sculture di grandi dimensioni. Oggi questo spostamento rappresenta un regalo che abbiamo fatto a noi stessi e ai nostri artisti che potranno relazionarsi con questa nuova sede immaginando progetti e opere prima “proibite”.

Teoria ingenua degli insiemi, installation view, Courtesy P420, Bologna. Foto: Michele Sereni

La sede in via Azzo Gardino è stata inaugurata presentando al pubblico due mostre che vivono una accanto all’altra, dialogano. C’è un legame tra questo tipo di scelta curatoriale e l’apertura del nuovo spazio?
Assolutamente sì. Lo spirito curatoriale riflette totalmente la nostra volontà di instaurare nuove collaborazioni con giovani artisti internazionali, non tradendo il nostro interesse, sempre vivo, per la ricerca degli anni ’60 e ‘70 e per gli artisti italiani a cui  crediamo e abbiamo sempre creduto.

Teoria ingenua degli insiemi, installation view, Courtesy P420, Bologna Foto: Michele Sereni)

Termino rivolgendomi al futuro. Cosa pensa manchi ancora nel vostro percorso e verso cosa vi state proiettando?
La nuova sfida, appena cominciata con l’apertura del nuovo spazio ovviamente, ci stimola molto e speriamo di fare bene per la scena artistica bolognese e non solo. L’impegno che dedichiamo alle fiere testimonia la volontà di  creare sempre più contatti supportando l’arte italiana all’estero.

Teoria Ingenua degli Insiemi un progetto espositivo di Paolo Icaro
in dialogo con le opere di Bettina Buck, Marie Lund, David Schutter
a cura di Cecilia Canziani e Davide Ferri

30 gennaio – 26 marzo 2016

P420
Via Azzo Gardino, 9, angolo Largo Caduti del lavoro, Bologna

Orari: da martedì a sabato 10.30-13.30 e 15-19.30
Altri giorni solo su appuntamento

Info: +39 051 4847957
info@p420.it
www.p420.it

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