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Un reportage da Miami

di Elena Girelli

La settimana dell’arte di Miami nel mese di dicembre riflette un modello organizzativo di eventi, che regolarmente si ripete nelle altre località dell’arte internazionale, come New York o Basilea. Attorno alla fiera principale, si svolgono contemporaneamente numerose mostre d’arte minori, ognuna con una propria identità e un carattere che la contraddistingue. A Miami, se ne contano circa 23, prevalentemente a Wynwood e a Miami Beach. Visitarle tutti potrebbe richiedere diversi giorni; qui di seguito trovate quelle davvero da non perdere!

Pulse (The Ice Palace Studios, 1400 North Miami Avenue, NW 14th Street, Miami), presenta una selezione di gallerie d’arte di qualità da in tutto il mondo (nel 2012 sono state 86) e numerosi progetti speciali con artisti esposti in fiera. Al suo interno trovate, inoltre, una sezione particolare denominata Impulse, dedicata a solo show, dove le gallerie presenti possono partecipare all’assegnazione annuale del Pulse Prize per il miglior artista emergente. Nell’edizione appena conclusa, la galleria Jerome Zodo Contemporary, una delle due gallerie italiane partecipanti, ha presentato la nuova serie video dell’artista Federico Solmi. Il forte impatto culturale e politico del plot è enfatizzato dalla cornice unica stilisticamente complementare al messaggio video. La video arte è stata anche il progetto principale per la Jonathan LeVine Gallery di New York, che ha presentato in questa settimana la prima mondiale del film ART4SPACE dell’artista Invader. Lo stand era interamente dedicato alla produzione musiva dell’artista, che è ormai giunto alla seconda invasione della città di Miami nella scorsa estate. Dopo 12 anni di attività internazionale, l’artista francese ha sfidato lo spazio, riuscendo nella missione di realizzare il video del lancio di uno dei suoi piccoli alieni nello spazio con un pallone meteorologico. Il racconto genuino di quest’avventura e la sessione domande/risposte dopo la rappresentazione presso il Colony Theatre – direttamente con l’autore – si è conclusa con una standing ovation spontanea! Ben fatto Invader! Ben fatto Jonathan!

Infine, è d’obbligo menzionare una delle opere d’arte più emozionanti della fiera, la grande fotografia a stampa analogica di Massimo Vitali per la Grimaldi Brancolini Gallery di Londra. La bellezza dei faraglioni, i nuotatori e l’acqua blu del mare ingannano per un momento la vista dello spettatore, facendogli credere di trovarsi a pochi passi di distanza da un vero paradiso terrestre.

Non lontano da qui, trovate ArtMiami (3101 NE 1st Ave, Midtown Boulevard, Miami), giunta alla 23. edizione, presenta circa 125 gallerie provenienti da tutto il mondo, con una speciale sezione, Context Art Miami, dedicata a gallerie e artisti di arte emergente e all’avanguardia. Passeggiando tra gli stand in mostra si ha la netta impressione della predominanza dell’arte contemporanea rispetto all’arte moderna (mentre nel 2011 il rapporto era mediamente equilibrato), con una spiccata tendenza verso la scultura e gli oggetti di design – un trend decisamente nuovo per questa fiera. Alcuni degli artisti più ricorrenti in mostra erano Close, Cragg, Murakami e Chamberlain. Oltre a queste considerazioni di ordine generale, ArtMiami sarà sicuramente ricordata per il grande progetto di decontestualizzazione dei murales di Bansky, in collaborazione con I PXL U. Questi graffiti murali sono stati rimossi dalla loro posizione originaria, diventando i soli cinque ufficialmente certificati. Fino ad oggi, infatti, il Pest Control Office – il bureau ufficiale per la certificazione dell’autenticità della produzione artistica di Bansky – non concedeva alcuna dichiarazione in merito alla produzione murale, determinandone la posizione al di fuori del mercato dell’arte fin dalla sua origine. La visualizzazione di questi importanti reperti murali, di proprietà privata e non destinati alla vendita, vuole scuotere il dibattito circa l’etica e l’importanza di mostrare opere di street art “site-specific” al di fuori del loro contesto originale.


ArtMiami ha presentato inoltre, in collaborazione con importanti curatori come Julia Draganovic ed Elena Forin, un percorso curatoriale esteso a tutta l’area espositiva,
trasformando ArtMiami nella fiera più completa ed esaustiva tra le fiere d’arte satellite in città.

Proprio dietro l’angolo, trovate numerose altre fiere minori, come Red Dot Art Fair, Miami Project e Miami Solo. Vi consiglio di raggiungere a pochi passi di distanza la fiera SCOPE Art Show (110 Street NE 36th Midtown Boulevard, Miami), spesso considerata quella più di tendenza nel circuito internazionale. La Scope Foundation, promotrice della fiera, è spesso direttamente coinvolta nello sviluppo di installazioni site-specific, come quest’anno con gli artisti Simon Bilodeau, Kenneth Pietrobono e David Rohn per esempio.

Rientrando successivamente a Miami Beach, dirigetevi verso nord per visitare NADA Art Fair, allestita nello storico Deauville Beach Resort (Collins Avenue e 67th Street, Miami Beach). Promossa dalla New Art Dealers Alliance e fondata nel 2003, la fiera è fortemente orientata verso l’arte giovane ed emergente e nella sua mission cerca di facilitare le partnership significative tra i membri associati. La fiera ha un’identità chiaramente orientata verso lo spirito di competizione amichevole e ha la finalità di rendere possibile l’accesso a risorse e servizi ai membri dell’Alliance. Per questo motivo, qui troverete sia operatori non-profit che for-profit, uniti per la realizzazione di una piattaforma di scambio dell’arte e dei progetti curatoriali.

L’elenco delle fiere satellite potrebbe essere quasi infinito e programmare la visita a tutti questi eventi potrebbe richiedere molto tempo. Un programma intenso è fortemente sconsigliato, poiché potrebbe immancabilmente fallire una volta viste le meravigliose spiagge della città. Godetevi il soggiorno a Miami!


Pulse www.pulse-art.com
Art Miami www.art-miami.com
Contesto Art Miami www.contextartmiami.com
Scope Art Show www.scope-art.com
NADA www.newartdealers.org

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