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MILANO  | FONDAZIONE RIVOLIDUE | 11 marzo – 11 aprile 2015

di Silvia Conta

Cosmographia, alla Fondazione Rivoli2 di Milano, è la prima personale di Lorenzo La Rocca (Firenze, 1977. Vive e lavora a Milano) in uno spazio privato. Da sempre legato alla pittura, l’artista si confronta qui per la prima volta con grafica e stampa affrontando assemblaggi digitali di immagini di diversa provenienza attraverso i quali struttura un percorso sui tre livelli dello spazio espositivo.Saturnus (the seven planets suite), 2015, stampa inkjet su carta cotone, cm 108x70
Seguendo l’allestimento lo spettatore compie un ipotetico viaggio tra le sfere celesti e il centro della Terra, per compiere il quale necessita di tutto il suo bagaglio di uomo contemporaneo: di sala in sala Cosmographia svela la grande complessità intellettuale su cui è basata, nel suo tentativo di rileggere attraverso una poetica e dei mezzi espressivi contemporanei simboli, teorie e rappresentazioni dell’universo che sono alla base del nostro immaginario e che ne sono ancora parte attiva, anche se in modo non immediatamente evidente.

Il piano terra, dove il pubblico fa il suo ingresso, costituisce il livello intermedio tra i tre, ed è dedicato al labirinto, indagato come punto d’incontro tra cielo e Terra e come metafora dell’esistenza umana. Esso è rappresentato con una sequenza di termografie su un unico grande pannello a stampa, un tessuto eseguito su telaio jacquard che raffigura anch’esso un’immagine tratta da una termografia, e un ricco testo di Gioachino Chiarini.

Per aspera ad astra – schema generale,  2015, stampa inkjet su carta fotografica, cm 114.5x114.5
Il primo piano e il seminterrato accolgono, invece, due serie di stampe dedicate rispettivamente al cielo – con sette lavori di grafica che rappresentano i pianeti – e al sottosuolo, dove sette lavori collegano i corpi celesti del primo piano ai simboli dei sette metalli considerati, nell’antichità, i più importanti in quanto ritenuti portatori di messaggi mitologici. Mediante precise corrispondenze alchemiche – citate nelle opere – che indicano una corrispondenza tra i metalli e i pianeti si chiude il cerchio tra cielo e Terra. Plumbum (de re metallica), 2015, stampa inkjet su carta cotone, cm 50x50Sospesi in un’atmosfera tra il poema epico e la millenaria storia dello studio scientifico dell’universo, attraversando le sale di Cosmographia si ha l’impressione di entrare in una dimensione diversa, in cui la nostra capacità di decifrare il nesso tra simboli e immagini non coincide con quella abituale e si fa largo il sentore che dietro ad ogni indizio captato se ne celino molti altri. La suggestione da cui La Rocca trae la serie di lavori sono antiche stampe di pianeti in versione antropomorfa visti durante una visita all’archivio del Warburg Institute di Londra: l’artista rilegge non solo gli antichi documenti, ma l’intero bagaglio mitologico e scientifico di cui sono portatori attraverso tecniche artistiche e sguardo contemporanei. In questo senso l’alchimia e il labirinto, che in mostra assumono ruoli preponderanti, divengono metafore della trasformazione incessante, della labilità del confine tra la scienza e la sua interpretazione nonché i fattori storici e culturali che la influenzano.
La Rocca porta con sé lo spettatore, in questa ricerca multiforme e millenaria che non prevede un punto d’arrivo e, facendo un passo ulteriore, si inserisce in essa, come artista, con i mezzi d’indagine che sono propri e che gli consentono di muoversi liberamente tra il passato, il presente e le loro inedite possibilità d’incontro. Ferrum (de re metallica), 2015, stampa inkjet su carta cotone, cm 50x50Lorenzo La Rocca. COSMOGRAPHIA

11 marzo – 11 aprile 2015

Fondazione Rivolidue
Via Rivoli
2, Milano

Info: +39 02 84140208
www.rivolidue.org

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