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VENEZIA | Padiglione America Latina-IILA (Istituto Italo-Latino Americano) | 9 maggio – 22 novembre 2015
#biennalearte2015 | #newsbiennale

L’IILA-Istituto Italo-Latino Americano è presente da ormai 43 anni all’Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia con il proprio Padiglione dedicato all’America Latina, realizzato in collaborazione con le Ambasciate dei Paesi latinoamericani membri e, come partner istituzionale, il Goethe Institut.
Nell’edizione 2015 del Padiglione, che inaugura oggi, venerdì 8 maggio alle 12.00, nello spazio dell’Isolotto dell’Arsenale, l’IILA propone una grande installazione sonora realizzata grazie al lavoro di artisti provenienti dai Paesi latinoamericani membri dell’Istituto.

Fabiano Kueva (Ecuador) Senza titolo, 2014 Installazione sonora Courtesy: l'artista  Foto: Interno di una abitazione Siona, territorio del gruppo etnico Siona-Zio Baim, Ecuador Foto: Fabiano Kueva

Tema prescelto: Voci indigene. Una suggestiva tematica evoca la riappropriazione del patrimonio genetico-culturale originario attraverso l’ascolto delle radici profonde alle quali si vuole dare voce, spazio, diritto di espressione. Voci mai taciute che vogliono farsi sentire attraverso i secoli, raccontando la loro storia per testimoniarne la vitalità di usi, tradizioni, leggende, magie e valori nati dalla propria terra, attraverso una installazione sonora tesa a valorizzare una pluralità di espressioni di linguaggi di comunità locali e gruppi etnici autoctoni.

José Huamán Turpo (Perú) The Thrush and the worm, 2014 Installazione sonora Courtesy: l'artista  Foto: José Quispe, del gruppo etnico Huachipaire durante una cerimonia per l'invocazione delle divinità tutelari, Perú. Foto: José Huamán Turpo

Il Padiglione America Latina-IILA vuole dunque essere luogo di quest’ascolto, cassa di risonanza che ci parla dei diritti della natura, del legame con la terra genitrice, dell’armonia tra le genti, di una sorta di antica innocenza mai perduta, temi cari al grande esploratore e naturalista tedesco Alexander von Humboldt che ci ha raccontato di quel suo famoso pappagallo che gli permise di ascoltare suoni e articolazioni fonetiche di gruppi etnici estinti o in via di estinzione del tesoro linguistico originario latinoamericano.
Così Alfons Hug ci ricorda che le voci amerinde non sono lingue morte ma al contrario un tesoro genetico-culturale vivo da riscoprire. La polifonia di idiomi, che si fondono in un unico messaggio raffinato e potente, approda a Venezia proponendo percorsi di lettura originali che si impongono con fierezza alla nostra attenzione e comprensione.

56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia

Voces indígenas
Commissario: Sylvia Irrazábal
Curatore: Alfons Hug
Curatore aggiunto: Alberto Saraiva
Progetto di Allestimento: Paola Pisanelli Nero

GLI ARTISTI: Sofia Medici e Laura Kalauz (Argentina), Sonia Falcone e José Laura Yapita (Stato Plurinazionale di Bolivia), Adriana Barreto (Brasile), Paulo Nazareth (Brasile), Rainer Krause (Cile), León David Cobo, María Cristina Rincón e Claudia Rodríguez (Colombia), Priscilla Monge (Costa Rica), Fabiano Kueva (Ecuador), Mauricio Kabistan (El Salvador), Sandra Monterroso (Guatemala), Barbara Prézeau Stephenson (Haiti), Leonardo González (Honduras), Humberto Vélez (Panama), Raúl Quintanilla (Nicaragua), Erika Meza e Javier López (Paraguay), José Huamán Turpo (Perù), Gustavo Tabares (Uruguay), accompagnati dalla special guest Ellen Slegers (partecipazione speciale, artista tedesca legata all’America Latina).

Padiglione America Latina – IILA (Istituto Italo-Latino Americano)
Isolotto, Arsenale – Venezia

9 maggio – 22 novembre 2015
Inaugurazione venerdì 8 maggio 2015 ore 12.00
Performance delegata da Humberto Vélez (Panama) Miss Education, 2013 – 2015

Info: Segreteria Culturale IILA
+39 0668492.225/246
s.culturale@iila.org
www.iila.org

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