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ROMA | MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma | Dall’8 ottobre 2015

Ricca la proposta culturale del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma che inaugura domani una serie d’interessanti appuntamenti espositivi suddivisi nei suoi diversi ambienti e sale.
Si comincia dalla Hall in cui troviamo Come la quercia, installazione ambientale di Gianfranco Baruchello che  ha pensato questo lavoro all’interno del progetto espositivo L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte, che vede la partecipazione di oltre trenta artisti internazionali esposti, sull’intero territorio italiano, in spazi museali ed espositivi sotto la regia di Achille Bonito Oliva. Baruchello nel museo romano presenta una riflessione che, inserisce in una considerazione collettiva del progetto, spinge il pubblico a prendere consapevolezza delle problematiche ambientali, dell’alimentazione e dei suoi effetti sociali e culturali.

Gianfranco Baruchello, Come la quercia, MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Rifacendosi allo spunto offerto dal mitico Albero della cuccagna, simbolo di felicità e abbondanza, l’artista, immaginandolo più come miraggio che non come realtà, offre un albero pensato e immaginato: lo spettatore si trova in una sorta  di giardino-pensatoio che lo stimola a ritrovare ritmi e contesti lontani dal sistema dei consumi standardizzati. Installazione complessa e piena di stimoli e sollecitazioni, questo intervento invita il pubblico stesso a lasciare indicazioni, testimonianze partecipazioni. Immaginare un albero rende necessario anche guardare al contesto in cui si trova, sottolineando l’inevitabile responsabilità etiche su ambiente, paesaggio e vita sociale e politico-economica. Il tempo vegetale marca quello del nostro vivere insieme, della nostra comunità umana.
Il piccolo giardino di Baruchello è spazio magico dove storia, attualità, passato e futuro si contaminano per cercare altre destinazioni e direttrici per la nostra esistenza.
La Project Room #1 ospita l’installazione Albedo dell’argentina Inés Fontenla, artista dedita alle installazioni multimediali i cui contenuti vertono su tematiche cruciali del nostro tempo come le migrazioni umane o i conflitti sociali e ambientali. Fontenla propone nel museo capitolino un’opera che riflette sul tema dell’acqua quale bene collettivo fondamentale e inestimabile patrimonio primario dell’umanità.

Inés Fontenla, Albedo, MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma

In Albedo protagonista è l’Antartide, il maggior “serbatoio” di acqua dolce del globo e punto di partenza delle problematiche sulla scarsità di risorse idriche per il futuro: il Polo Sud resta un bacino che, per la sua precaria e fragile struttura, rischia di compromettere non solo il sistema climatico del mondo, ma anche di perdere preziosa acqua dolce per la forte contrazione data dal riscaldamento globale.
Fontenla solleva un grido di allarme rispetto la continua e perdurante violenza messa in atto contro la natura violata e sulla nostra responsabilità nei confronti delle future generazioni.
Nella Project Room #2 troviamo invece il video di Beatrice Pediconi che, intitolato  “Untitled” (2009), è stato preparato dall’artista per inserirsi all’interno del percorso della mostra – già in corso presso il museo – L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella Collezione Macro.
Quest’opera, cui è riservata un’intera sala, è testimonianza dell’intensa attività di Pediconi, la cui ricerca spazia attraverso differenti media come la fotografia, la pittura o il video ed è  tesa ad indagare forme generate da sostanze organiche immerse nell’acqua. Qui si guardano dimensioni nuove che aprono spazi mentali sconosciuti quanto inattesi.

Beatrice Pediconi, Untitled 2009, MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma

La sequenza di immagini di Untitled si offrono come sospese, prive di gravità: sono organismi che fluttuano come nelle profondità marine o nell’infinito cosmico.
Infine saranno aperti anche gli studi degli artisti vincitori del bando Programma Artisti in Residenza 2015 che ha visto protagonisti Emanuela Ascari e il collettivo Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe, Rosario Sorbello). Visitando gli spazi loro assegnati li si può vedere mentre lavorano alle loro opere. Nei cinque mesi di residenza al MACRO (dal primo di agosto al 31 dicembre 2015), infatti, avranno a disposizione ciascuno un alloggio e un atelier dove non solo realizzeranno i loro progetti, ma incontreranno anche curatori, critici, operatori del settore e il pubblico.
L’emiliana Ascari con Ciò che è vivo – project guarda all’agricoltura organica, pratica in cui poter ritrovare un possibile equilibrio tra uomo e ambiente; la sua ricerca si genera da Ciò che è vivo – culture tour, azione paesaggistica che l’ha portata, tra aprile e maggio, in giro per l’Italia ad incontrare e condividere pensieri e suggestioni con agricoltori organici, biologici e biodinamici. L’attenzione di riversa su chi si dedica alla  terra con una presa di posizione culturale e politica contro il sistema economico egemone.

Artisti in residenza – Studi Aperti, Emanuela Ascari. Ciò che è vivo - project e Gli Impresari. La commedia delle macchine, MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma

Il collettivo Gli Impresari opera una ricerca sulle forme del teatro barocco, sulla scenotecnica e sul complesso mondo delle macchine teatrali che producono ogni sorta di effetto di scena.
Per il MACRO hanno pensato alla performance La commedia delle macchine che, ispirandosi alla stessa commedia del 1644 di Gian Lorenzo Bernini mai messa in scena, pone al centro della riflessione il valore e il ruolo dei dispositivi scenici che diventano veri e propri strumenti di meraviglia. Con questo progetto i membri del collettivo cercano di trasformare il museo in un laboratorio in cui si ammira il meccanismo di produzione di uno “spettacolo”. Il loro studio sarà la sala prove dove ideare la performance, progettare e realizzare macchine e costumi di scena.

Gianfranco Baruchello. Come la quercia
nell’ambito della mostra
L’albero della cuccagna. I nutimenti dell’arte
a cura di Achille Bonito Oliva
promossa da Assessorato Cultura e Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
con la collaborazione della Fondazione Baruchello
con il patrocinio di EXPO 2015
la collaborazione di Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del MiBACT
organizzazione tecnica Associazione culturale MetaMorfosi 

9 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016
Inaugurazione 8 ottobre 2015 ore 18.00

Hall
MACRO
via Nizza 138, Roma 

Inés Fontenla. Albedo
promossa da Assessorato Cultura e Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia 

9 ottobre – 15 novembre 2015
Inaugurazione 8 ottobre 2015 ore 18.00 

Project Room #1
MACRO
via Nizza 138, Roma 

Beatrice Pediconi. Untitled, 2009
promossa da Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
ad integrazione della mostra L’altra metà dell’arte. Un percorso al femminile nella Collezione Macro
a cura di Antonia Arconti e Paola Coltellacci

9 ottobre – 8 novembre 2015
Inaugurazione 8 ottobre 2015 ore 18.00 

Project Room #2
MACRO
Via Nizza 138, Roma 

Artisti in residenza – Studi Aperti
Emanuela Ascari. Ciò che è vivo – project
Gli Impresari. La commedia delle macchine 

9 ottobre – 22 novembre 2015
Inaugurazione 8 ottobre 2015 ore 18.00 

Studio #1 e #2
MACRO
via Nizza, Roma

Orario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima); chiuso il lunedì; MACRO Testaccio (piazza O. Giustiniani 4, Roma) da martedì a domenica, ore 16.00-22.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima); chiuso il lunedì
Ingresso MACRO via Nizza intero non residenti €13.50, residenti €12.50, ridotto non residenti €11.50, residenti €10.50; MACRO Testaccio intero non residenti €8.50, residenti €7.50, ridotto non residenti €7.50, residenti €6.50; MACRO via Nizza + MACRO Testaccio intero non residenti €14.50, residenti €13.50, ridotto non residenti €12.50, residenti €11.50

Info: +39 06 0608
www.museomacro.org

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