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CASSINO (FR) | CaMusAC e Museo dell’Abbazia di Montecassino | 27 ottobre 2023 – 27 gennaio 2024

di ROBERTO LACARBONARA

Ogni volta la prima volta, il primo segno, la genesi di uno spazio sconfinato al di là dell’orizzonte tracciato sulla tela. Questa grammatica di gesti elementari e primari, supportata dall’ispezione meticolosa e assidua di nude superfici, è la grande eredità pittorica – e spirituale – di un massimo rappresentante dell’astrattismo europeo come Winfred Gaul, celebrato a vent’anni dalla scomparsa attraverso una trilogia di mostre prodotte nel corso del 2023.

Dopo il CRAC di Taranto e la mostra veneziana nella Galleria ArtNetWork, l’ultima tappa di questa esplorazione – concepita dall’amico e sodale gallerista Roberto Peccolo – si compie nelle sale del CaMusAC di Cassino e Abbazia di Montecassino (fino al 27 gennaio 2024), dove Bruno Corà, curatore del museo e dell’esposizione, raduna il ciclo di lavori Markierungen realizzati dall’artista tedesco durante i soggiorni italiani nella sua casa di Chiavari tra il 1971 e 1978.

Winfred Gaul, Markierungen 51, 1973, acrilico su tela cm 80×80

Primo esponente della Pittura Analitica Europea, Gaul approda a queste opere per effetto di elaborati “processi di riduzionismo e di azzeramento linguistico”, scrive Corà, che lo rendono principale interprete della direzione essenzialista e minimale della pittura anni Settanta, fino alla celebrazione avvenuta nel 1977 nella sezione “Malerei” alla Documenta 6 di Kassel.

Un lavoro di rigoroso impianto cartesiano, solcato da linee e piani ortogonali e diagonali, quasi secondo una calibrata indagine di carattere pre-scientifico, intuitivo, empirico. Tentativi di risolvere la potenza dell’espressione nella ricerca di sottili equilibri, strutture interne al quadro, nessi e articolazioni di linee. Rette, angoli, contorni, bordi, intersezioni, spessori, interruzioni: una pluralità di modelli generati da regole esigue su cui si fonda semplicemente tutto. Totalità di campi e zone, ampiezze campite in soluzioni monocrome quando non direttamente grezze, esasperando la fisicità pre-esistente, concreta, solidissima del mondo con cui l’arte giunge a incontro e scontro: “l’atteggiamento artistico – sosteneva Gaul – non deve essere individuato nell’adattamento ai fatti, ma nel loro superamento”.

Winfred Gaul, 2-76 Addizione nero, 1976, acrilico su tela, cm 120×120

Le Markierungen – letteralmente “marcature”, contrassegni, espressioni ritmico-spaziali che nutrono il supporto di compostezza geometrica – dimostrano quanto la pittura possa costruire interi ambienti e panorami percettivi per via di sottrazione, limando e eliminando, piuttosto che assorbendo e componendo. C’è memoria e lontananza in questi quadri, cieli e architetture lungamente osservate, poi sublimate. Così come c’è energia, fisicità, dilatazione e compressione, forme di forze puramente divenute, emerse, insorte dentro un vuoto reificato.

“C’è nei miei lavori – ancora Gaul – una continua tensione ed alternanza tra linea e colore, colore e non-colore, monocromia e policromia, struttura e gestalt, regola e caso, meditazione e espressione, microsegno e macrosegno”. C’è tutto quanto sappiamo del mondo, dopo averlo veduto, vissuto, dimenticato e reinventato.

Winfred Gaul, Markierungen 54, 1973, acrilico e pastelli su tela, cm 160×160

Winfred Gaul. Markierungen 1971 – 1978
a cura di Bruno Corà

27 ottobre 2023 – 27 gennaio 2024

CAMUSAC Museo Arte Contemporanea
Sala museale Abbazia di Montecassino
Via Casilina Nord 1, Cassino (FR)

Orari: da martedì a domenica, 15.00-19.00

Info: +39 335 1268238
info@camusac.com
http://www.camusac.com/

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