Non sei registrato? Registrati.
BOLZANO | Galleria Civica | 8 marzo – 4 maggio 2014 

di GABRIELE SALVATERRA

Lo scorso 7 marzo, alla vigilia della Festa delle Donne, ha inaugurato alla Galleria Civica di Bolzano un progetto espositivo innovativo intitolato Cose da uomini. Nonostante il titolo non lo faccia sospettare si tratta di una mostra che riguarda proprio le donne e la violenza di genere perché, come sottolinea la curatrice Susanna Sara Mandice che abbiamo incontrato:

“Non si tratta di un problema delle donne: è una violenza che capita alle donne ma è agita dagli uomini tanto che recentemente gli studiosi di gender studies invitano a parlare di violenza maschile”.

Gianni Moretti, Caro amore mio, stampa digitale su carta velina, dimensioni variabili, 2014

Proprio su questo punto e sulla scelta coraggiosa di incaricare quattro artisti uomini di occuparsi di un problema che nella retorica giornalistica sembra appartenere esclusivamente al sesso femminile, si situa uno degli elementi più interessanti del progetto. Ma la mostra di Bolzano non è che l’ultimo elemento di un processo di workshop e formazione residenziale che ha coinvolto la curatrice e i quattro artisti, assieme ad esperti e operatori del settore, al fine di “costruire un vocabolario comune, per poterci occupare di un tema complesso attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea”.

Cosimo Veneziano, La ferita e il re. Storyboard, installazione, dimensioni variabili, 2014

Per i quattro artisti coinvolti in questo progetto – Gianni Moretti, Benno Steinegger, Benjamin Tomasi, Cosimo Veneziano – si è trattato quindi di utilizzare l’arte come mezzo consapevole di lettura della realtà e anche come elemento per proporre nuovi sguardi su un ambito spesso sclerotizzato e banalizzato dal bombardamento massmediale. La curatrice ha optato per un approccio formativo e situation specific che ha ibridato il linguaggio artistico con quello della politica, della sociologia e dei servizi sociali. Nel processo formativo che ha dato luogo alla mostra hanno partecipato diversi esperti del sociale, della cultura e della pubblica amministrazione che hanno quindi contribuito alla sua realizzazione. “Ciò che mi piace, provenendo da scienze politiche – ci racconta ancora Mandice – è capire come gli artisti contemporanei possano essere anche una voce politica, come possano interpretare la realtà e sezionarla per decostruire gli stereotipi di genere più dannosi”.

Benno Steinegger, Aderlass | Salasso, video installazione (video performance in occasione dell'inaugurazione della mostra), 2014

Moretti, Steinegger, Tomasi e Veneziano hanno il merito di approcciare la tematica, forti della consapevolezza acquisita, con estremo tatto e delicatezza, senza scivolare mai nel didascalico e mantenendo quel distacco necessario a evitare morbosità o piacere dell’orrido. Il percorso si dipana con leggerezza nonostante la tematica: ciò che se ne ricava è la voglia di approfondire e comprendere più che il rifiuto e l’orrore per qualcosa che spaventa e non si riesce a gestire. L’approdo più interessante di questo progetto, un po’ mostra, un po’ laboratorio, è proprio la consapevolezza che la violenza di genere non riguarda più soltanto “donne da salvare” o “uomini da educare”: è un problema quanto mai attuale di cui tutta la società civile, e ognuno individualmente, deve sapersi fare carico.

Cose da uomini. La violenza sulle donne nelle opere di quattro artisti contemporanei
progetto a cura di Susanna Sara Mandice
in collaborazione con Codice Ivan

Artisti: Gianni Moretti, Benno Steinegger, Benjamin Tomasi, Cosimo Veneziano 

8 marzo – 4 maggio 2014 

Galleria Civica di Bolzano
Piazza Domenicani 18, Bolzano

Orari: da martedì a venerdì 9.00-13.00 e 15.00-19.00; sabato e domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso

Info: +39 0471 977 855
s.mandice@gmail.com
www.comune.bolzano.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •