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BOLZANO | Boesso Art Gallery | 7 marzo – 21 aprile 2012

intervista a VINCENZO MARSIGLIA di LIVIA SAVORELLI

La sperimentazione a livello di sintesi progettuale, che caratterizza da sempre il lavoro di Vincenzo Marsiglia, esonda dai confini dell’opera bidimensionale, diventando ambiente. “The room of the collector”, installazione recentemente presentata nella personale da Boesso Art Gallery, avvolge lo spettatore facendolo entrare in un mondo altro, in cui l’unico elemento conciliante – nella diversità degli interventi – è la stella a quattro punte, che l’artista ha ribattezzato UM (Unità Marsiglia). Un elemento chiave e connotativo della sua opera, che diventa inconfondibile cifra stilistica in ogni ambito in cui lo sguardo di Marsiglia si volge, a partire dalle frontiere dell’interattività a quelle più glamour legate al design…

Livia Savorelli: Cosa hai voluto creare con questa installazione, The room of the collector, e quali effetti volevi determinare sul pubblico?
Vincenzo Marsiglia: La personale recentemente inaugurata presso la Boesso Art Gallery di Bolzano, curata da Giorgia Cassini, è stata studiata proprio come possibilità evolutiva del mio lavoro per riuscire a coinvolgere lo spettatore in tutti i suoi lati ed farlo immergere nel “mondo Marsiglia”. Il titolo della mostra Stars in my mindle stelle nella mia mente – è, infatti, cucito sull’idea di creare un ambiente con tutti gli elementi che compongono e danno vita al mio lavoro. Un venir catapultati in questa atmosfera al di fuori di ogni concetto d’installazione, avvolti da tanti piccoli elementi che creano l’ambiente fisico, per ricreare un’ipotetica stanza del collezionista dei giorni nostri – grazie all’approccio dell’interattività – e del collezionista affezionato alla tradizione, grazie al richiamo alla pittura. Da questa mostra possiamo dire che è nato un nuovo Marsiglia!

Veniamo ora a una serie piuttosto inedita, anche questa esposta a Bolzano, vero e proprio omaggio a un maestro del cinema quale Alfred Hitchcock e al suo Psycho… In questi lavori ti cimenti con uno strumento per te inusuale, la matita… Come è nata l’idea di realizzare questa serie?
Possiamo dire che non è nata, ma ha vissuto dentro di me per tanti anni… È un lavoro che ha ormai due anni ma che ho spesso tenuto “nascosto”. È stato esposto solo due volte, la primissima  presso il Museo del Presente a Rende (Cosenza), accompagnato da un video. Questa occasione ha rappresentato il momento giusto per far vedere ogni aspetto del lavoro, che è stato un’avventura di mesi e ore di lavoro, perché la mia idea concettuale era di disegnare i vari frame del famosissimo Psycho, a matita senza ausilio della fotografia proiettata. Far vedere un aspetto ben preciso del disegno ma anche della meditazione, per ogni passaggio di chiaro scuro, che ti porta al controllo meccanico del prolungamento della mente, la mano.

Nella tua produzione più recente (i dittici BIG STAR) la stella diventa protagonista indiscussa dell’opera. Il segno ingigantisce – occupando l’intera superficie – ma si frammenta, verso quali direzioni sta evolvendo la tua ricerca?
Tutto il lavoro sta evolvendo in molteplici direzioni: dall’imporsi all’interno di un’architettura e ricrearne un’altra sino al cambiamento del mio segno, anzi della mia UM (Unità Marsiglia); in questi lavori (“Big Star”), la stella è ingigantita, ma a sua volta crea una geometria dentro di sé.

In questi anni ti abbiamo conosciuto come artista in grado di mettersi sempre in gioco, confrontandosi con media diversi (ricordiamo i quadri o gli specchi interattivi) e aprendosi con entusiasmo alla contaminazione con la moda e il design… A breve la presentazione di una tua nuova proposta che tocca il mondo del gioiello…
Questo progetto nasce dall’idea di creare qualcosa di unico, grazie alla gallerista Angela Trimboli che mi ha messo in contatto con due bravissimi orafi, i fratelli Giovanni e Francesco Fino del laboratorio orafo OROFINO.
Sono riuscito, dopo tanto tempo, a creare un anello unico nel nome Only Star ed unico nell’oggetto perché ogni esemplare sarà creato sulla misura del committente e le stesse stelle saranno in proporzione alle misure. È un oggetto di design dalle linee pure, molto prezioso nei materiali, oro bianco con incastonati diamanti e zaffiri. “Only Star” sarà presentato in anteprima a AAM Arte Accessibile Milano dal 12 al 15 aprile.

Cosa ha in serbo per noi Vincenzo Marsiglia?
Una serie di esposizioni importanti: partiamo dal 21 aprile, con l’inaugurazione della mostra curata da Chiara Canali da titolo “Mapping the Stars” presso la Loft Gallery di Corigliano Calabro (fino al 16 giugno), in cui presenterò due novità assolute a livello tecnologico: l’applicazione per iPad e iPhone dal nome “Interactive Star App” e l’ebook “Vincenzo Marsiglia”, interamente sfogliabile via web. Due tappe importanti che contribuiscono a rimarcare l’importanza data alla tecnologia nel mio lavoro.
Il 5 maggio, poi, a Catania presso LIBRA Arte Contemporanea verrà inaugurata “Al margine dell’errore Armonia e Dis-armonia della forma ripetuta”, a cura di Matteo Galbiati. Un doppio confronto tra me e Cesare Galluzzo, due ricerche e poetiche visivamente diverse ma che hanno origine da spunti comuni. Nella diversità apparente ritroviamo, invece, una profonda sintonia e intenti condivisi. Dal 23 giugno al 30 ottobre si terrà una mia personale a Palazzo Collicola di Spoleto. Una mostra importante inserita nel programma estivo del museo che si svolgerà in un contesto di risonanza nazionale come il Festival dei Due Mondi.

Vincenzo Marsiglia. Stars in my mind
a cura di Giorgia Cassini

Boesso Art Gallery
Via San Quirino 54, Bolzano

17 marzo – 21 aprile 2012

Orari: martedì – venerdì 10.00 – 12.30 | 16.00 – 19.30
Info: info@boessoartgallery.it

www.boessoartgallery.it


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