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TRENTO | Le Gallerie di Piedicastello | Fino all’1 novembre 2020

di SERENA FILIPPINI

Fino al 1 novembre all’interno delle Gallerie di Piedicastello a Trento è allestita la mostra Uffizi in Passeier: chi protegge l’arte in guerra? a cura di Judith Schwarz e Albert Pinggera, prodotta dal MuseoPassiria di San Leonardo di Passiria in Alto Adige e ora riallestita all’interno della Galleria bianca, uno dei due ex tunnel stradali del capoluogo trentino, dal 2008 riqualificati e riconvertiti in spazi espositivi e gestiti dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.
La mostra, di stampo storico, pone interessanti interrogativi sul destino delle opere d’arte durante le guerre, e nella fattispecie analizza la sorte delle 293 opere d’arte esposte agli Uffizi che durante la Seconda guerra mondiale sono passate di mano in mano, dai tedeschi agli americani, trasportate e nascoste per proteggerle dai bombardamenti, ma non senza secondi fini.

Uffizi in Passeier: chi protegge l’arte in guerra?, installation view, Le Gallerie, Trento Credits Design Buero Courtesy Fondazione Museo Storico del Trentino

Così, dal 1943, contrapponendosi in Italia i militari alleati, l’esercito tedesco, e i rispettivi reparti per la tutela del patrimonio artistico, l’intenzione è quella di tutelare i beni culturali italiani dalle mani dei nemici, e tra questi sono compresi anche 293 dipinti di artisti come Tiziano, Botticelli e Caravaggio provenienti dagli Uffizi: questi, dapprima trasferiti all’interno di chiese, conventi, e ville fuori città, vengono portati da un reparto militare tedesco impegnato nella salvaguardia del patrimonio artistico italiano in un ex edificio giudiziario in Passiria, in Alto Adige, da un lato per metterli al sicuro, ma dall’altro per mantenerli in una regione italiana controllata, però, dai tedeschi.
Le condizioni del loro trasporto sui camion verso la Passiria, senza imballaggi e con paglia e coperte di lana come unica protezione, viene ben riproposta nell’allestimento della mostra, che permette al visitatore di immergersi nel viaggio di queste opere, e di indagare da vicino le vicende che hanno caratterizzato la loro sempre più a rischio tutela durante gli anni del conflitto.
Dopo soli sei mesi dal loro arrivo in Passiria il generale Karl Wolff, comandante in capo delle SS in Italia ordina la consegna delle opere alla 5th US-Army che, oltre a prenderle in carico, fa un prezioso lavoro di catalogazione ed imballaggio, costruendo casse di legno apposite, riproposte in mostra.
Il viaggio di queste opere termina da dove è iniziato: i dipinti, infatti, nel luglio del 1945 ritornano a Firenze trasportati da un treno, e al loro arrivo la città si raccoglie in una vera e propria festa.

Uffizi in Passeier: chi protegge l’arte in guerra?, installation view, Le Gallerie, Trento Credits Design Buero Courtesy Fondazione Museo Storico del Trentino

Grazie alla mostra si scopre una storia sconosciuta ai più, perché quello della tutela dei beni artistici durante i conflitti è un tema passato spesso in secondo piano rispetto ai tanti altri eventi che hanno animato le guerre ma, a ben pensarci, le vicende in cui le opere d’arte sono state coinvolte nella storia sono già a pieno titolo una guerra vera e propria, una lotta affinché la loro tutela non fosse un episodio a sé stante, bensì il salvataggio di un intero patrimonio culturale e, più profondamente, dell’identità e della memoria collettiva del popolo cui appartengono.
Se pensiamo alla situazione attuale e ai conflitti che attanagliano ancora oggi alcuni popoli mediorientali, episodi del genere non ci appaiono così lontani, perché in ogni guerra, anche a distanza di parecchi anni, il patrimonio culturale di un popolo è uno degli aspetti più temuti dagli aggressori e il primo da cancellare, perché autentica essenza di chi lo costituisce.
Le domande che pone la mostra sono molte, e non tutte trovano risposta nella storia ad oggi conosciuta, ma i documenti presenti tra cui fotografie, filmati storici, atti, lettere e diari coinvolgono il visitatore e lo guidano indietro nel tempo a più di settant’anni fa, facendogli vivere, grazie alle ambientazioni efficacemente ricreate tramite pochi ma simbolici oggetti, l’atmosfera dell’epoca, e avvertire la paura delle conseguenze che la mancata tutela del nostro patrimonio culturale potrebbe avere sulla nostra identità.

Uffizi in Passeier: chi protegge l’arte in guerra?
a cura di Judith Schwarz e Albert Pinggera

Fino all’1 novembre 2020

Le Gallerie
Piazza Piedicastello, Trento (TN)

Orari: dal martedì alla domenica 10.00-18.00

Info +39 0461 230482
info@museostorico.it

www.museostorico.it

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