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TORINO | Spazio Lancia | Dal 25 ottobre 2018

Intervista a TIZIANA CARPINELLO di Francesca Di Giorgio

Tiziana Carpinello e Marco Gennario © Davide Dusnasco – www.davidedusnasco.com

Al primo piano – completamente ristrutturato – di Palazzo Lancia a Torino, nel Borgo di San Paolo, è nato un nuovo spazio culturale per la città. L’opening, il 25 ottobre scorso (con la performance di danza contemporanea a cura di La B. Fujiko e il dj set di Thomas Costantin). Poco prima dell’art week torinese di inizio novembre si affaccia una nuova realtà che dall’interno di un palazzo storico guarda al futuro. Il progetto di ristrutturazione parte proprio da questi presupposti rispettando, appunto, la struttura originaria ma guardando avanti, a ciò che potrà accogliere, all’insegna della polivalenza: eventi privati, mostre, esposizioni, convegni e presentazioni. L’arte sarà di certo una dei temi di punta per far vivere lo spazio anche perché dietro a questo progetto, ideato e sostenuto dalla Bentley SOA c’è il nome dalla manager, e collezionista, Tiziana Carpinello a cui abbiamo rivolto questa intervista. Un esempio di illuminismo corporate, testimoniato dalle varie pubblicazioni artistiche promosse negli anni, tra cui quelle su Alain Fleisher e Pininfarina, o l’inserimento di Palazzo Lancia, diventato sede di Bentley SOA, nel programma delle ultime due edizioni di Open House, o dalla collezione delle sculture di Walter Kopp innestata tra gli uffici. Il progetto originario del Palazzo porta la firma dell’architetto Nino Rosani che lo progettò nel 1953, in collaborazione con lo studio Giò Ponti. Fino ai primi anni Sessanta è stato la sede della celebre casa automobilistica, prima di cambiare più volte destinazione. Oggi, il restyling, “di natura contemporanea e ultrafunzionale”, a cura dell’architetto Marco Gennaro rimette in luce la struttura del primo piano…

Spazio Lancia, Torino © Davide Dusnasco – www.davidedusnasco.com

Ci descrive le caratteristiche di Spazio Lancia dalle origini al recente restyling? Che tipo di spazi avete a disposizione per esprimere quella polifunzionalità utile ad accogliere progetti diversificati?
Quello che prima era un ambiente dedicato agli archivi, adesso è diventato un ampio e particolare spazio espositivo, dalla chiara dialettica contemporanea. Già gli architetti che lo progettarono vollero esprimere questo concept, basti vedere le travi triangolari in cemento o i soffitti spioventi e tanti altri dettagli molto coerenti con un’estetica d’avanguardia. Il restyling ha voluto mantenere questa continuità con il passato, per cui è stata riattualizzata, con grande garbo, la struttura preesistente, riqualificandola e valorizzandola al massimo. Il risultato è uno spazio che per “costituzione”, e anche per dimensione, si presta a confrontarsi con vari linguaggi, dalle arti visive al design, dalla musica alla danza e, perché no, anche alla moda o al food.

La performance ideata da La B. Fujiko © Davide Dusnasco – www.davidedusnasco.com

Un palazzo storico degli Anni ’50 che ha già di per sé un legame con Torino… Ma quali saranno i contatti e le collaborazioni che volete rinsaldare, a livello culturale, con il territorio e, nello specifico, con la città?
Spazio Lancia nasce proprio con l’obiettivo di alimentare la proposta artistica e creativa torinese, già molto ricca. Il legame con Torino vogliamo tenerlo molto forte anche per dare un seguito alla storia di questo Palazzo, che per la città ha significato molto. Ancora non le abbiamo definite tutte, ma stiamo già dialogando con molte realtà, istituzionali e non, con le quali daremo vita a progetti artistici di rilievo. Tuttavia ci piace pensare di poter diventare uno spazio polifunzionale, dove la costante sia l’espressione creativa, ma dove i linguaggi e le manifestazioni possano rimanere mutevoli.

Il rapporto Arte & Impresa sarà sotto i riflettori durante la settimana dell’arte torinese, tanti, ad esempio, i progetti sostenuti da diverse aziende all’interno delle Fiere d’arte contemporanea. Da manager e collezionista qual è la sua visione a riguardo?
I privati possono dare il contributo più importante al sistema dell’arte. Soprattutto in questa fase storica, soprattutto in Italia, credo che il pubblico debba impegnarsi a favorire il ruolo dei privati nel sostegno del contemporaneo, in applicazione del principio di sussidiarietà. Molto è stato fatto, ma molto si può ancora fare, sia sotto il profilo fiscale che burocratico, affinché i soggetti privati possano diventare players istituzionali dell’art system.

© Davide Dusnasco – www.davidedusnasco.com

Dopo l’opening del 25 ottobre, quali saranno le prime mosse di Spazio Lancia in direzione dell’arte contemporanea e, in generale, verso il panorama culturale della città?
Per ora di anticipazioni possiamo darne poche. Posso senz’altro annunciare la prima mostra d’arte in programma. Si tratta della personale di Erik Saglia, giovane artista torinese, di grande talento, che sta studiando un progetto site specific di grande fascino per lo Spazio, da presentare alla fine del mese di novembre. Subito dopo l’opening inizieremo con la comunicazione della mostra e ne racconteremo tutti i dettagli. Nel frattempo presenteremo anche altri eventi “one shot” e organizzeremo alcune serate. Nel 2019 vorremmo dare anche spazio al design, ma vogliamo costruire la programmazione anche sulla base della valutazione delle proposte che riceveremo dopo l’opening.

Spazio Lancia

Via Vincenzo Lancia 27, Torino

Info: info@spaziolancia.it
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