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TRENTO | Paolo Maria Deanesi Gallery | 3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023

di FRANCESCA DI GIORGIO

Quando parliamo di dialogo tra le opere di due artist* spesso ci troviamo di fronte ad un concetto “astratto”, a volte non è semplice sintonizzarsi sulle frequenze di chi ha promosso ed incentivato l’incontro. I termini del discorso tra Michele Parisi e Bogdan Vladuta nasce da un confronto naturale, da una stima reciproca che coinvolge il lavoro dei due artisti ben prima della pianificazione della mostra, le voci della pittura sono le voci del silenzio, in corso da Paolo Maria Deanesi Gallery a Trento, a cura di Gabriele Salvaterra, che rappresenta, a sua volta, l’inizio di un format dialogico che la galleria porterà avanti nei prossimi mesi tra interlocutori contemporanei.

Veduta della mostra, “DIALOGUES #1” Michele Parisi / Bogdan Vladuta, le voci della pittura sono le voci del silenzio, Paolo Maria Deanesi Gallery, Trento

Questo spunto, all’apparenza banale, in realtà è una svolta per comprendere e dire riuscita una mostra di cui appare evidente l’armonia allestitiva: «Mi piace pensare ad una mostra “nata dal basso” nel senso che, come accadeva un tempo, sono stati gli artefici a unirsi, a mettersi in gruppo, a me solo il compito di accompagnarli. I lavori dei due artisti sono, poi, molto diversi tra loro ma hanno temi comuni: il tempo, il fascino per il passato, per le rovine ed elementi desueti, l’alone romantico. Un parlare del presente tramite gli strumenti che ci sono stati depositati, spesso in modo drammatico», racconta Salvaterra.
Per tornare al titolo… Le voci della pittura sono le voci del silenzio suona ossimorico e ambiguo anche se penso sempre alla pittura come a qualcosa che vuole uscire fuori dai propri confini anche nella sua dimensione più silenziosa: «Credo sia proprio della pittura muoversi tra limiti ambigui e apparentemente contraddittori: essa dice col silenzio, asserisce nel momento in cui si nasconde, si manifesta velandosi, è attuale nella sua atemporalità. Anche in questa mostra gli autori affermano senza dire, creano un’atmosfera, fanno vibrare delle emozioni malinconiche senza che si riesca bene a capire con che meccanismo tale vibrazione sia stata messa in atto. Infine, come dici tu, la pittura riesce sempre a uscire dai propri confini e questo grazie a un altro ossimoro, ovvero al suo essere un oggetto per certi versi povero, semplice e chiuso nella propria laconicità», continua il curatore.

Veduta della mostra, “DIALOGUES #1” Michele Parisi / Bogdan Vladuta, le voci della pittura sono le voci del silenzio, Paolo Maria Deanesi Gallery, Trento

L’armonia allestitiva immediatamente percepibile – tra lavori molto diversi tra loro anche nella dimensione – di cui si parlava non è però “solo” una questione di contenuti, in questa mostra mostra si parla anche di frammenti, di un’idea di pittura che resta, che resiste.
Si discute spesso sul ruolo della pittura tra i linguaggi contemporanei e del suo essere ontologico, troppo spesso, forse, del suo resistere in termini di genere mentre i due autori Parisi e Vladuta indicano aspetti più interessanti da sondare all’interno della loro ricerca: un’idea di pittura che ha proprio come contenuto “ciò che resta”.
Allora cosa rimane? Chiedo, infine, a Gabriele Salvaterra: ­«Per la sintesi dei due autori si definisce ciò resta da ciò che rimane dallo scorrere del tempo. Per Parisi le tecniche di impressione fotosensibile dell’Ottocento, per Vladuta le forme e gli stili arcaici, degli etruschi e dei romani (ma anche la Bibbia o le icone più vicine a noi di Van Gogh). Per questo il frammento e la rovina diventano così importanti. Mi vengono in mente i concetti di permanenza e archetipo usati in architettura da Aldo Rossi: i loro lavori similmente sono costruzioni storiche entrate ormai nella memoria collettiva che, però vengono usate diversamente, diventano abitazioni, sedi istituzionali, carceri o musei…».

Veduta della mostra, “DIALOGUES #1” Michele Parisi / Bogdan Vladuta, le voci della pittura sono le voci del silenzio, Paolo Maria Deanesi Gallery, Trento


“DIALOGUES #1” Michele Parisi / Bogdan Vladuta 

le voci della pittura sono le voci del silenzio
a cura di Gabriele Salvaterra

3 dicembre 2022 – 25 febbraio 2023

Paolo Maria Deanesi Gallery
Vicolo dell’Adige 17-19, Trento (TN)

Orari: mercoledì, giovedì, venerdì: 15.00 – 19.00
sabato: 10.00 – 12.30
altri giorni su appuntamento: +39 348.2330764

Info: +39 348.2330764
info@paolomariadeanesi.it
www.paolomariadeanesi.it

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