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FIRENZE | Palazzo Strozzi | 18 gennaio 2024

Intervista a GIULIO ALVIGINI di Francesca Di Giorgio

“Mamma cosa vuol dire merchandising'”? Con mio figlio Leo ci sarò capitata decine di volte su quella casella del gioco Il giro del mondo dell’arte di Giulio Alvigini, prodotto da Bonobolabo (Marco Miccoli) con le illustrazioni di Daris Nardini. A ripensarci ora è proprio dalla parola “merchandising” che prende forma il dialogo con Alvigini conosciuto ai più come “Make Italian Art Great Again”, profilo instagram dal quale con ironia e sarcasmo diffonde il suo punto di vista non conforme sul mondo dell’arte.
Nelle mani di Giulio Alvigini lo storico e semplicissimo “gioco dell’oca” diventa un percorso ad ostacoli di cui l’art system è costellato, un ginepraio in cui non è facile entrare ma nemmeno uscire e che come caselle riporta praticamente tutti gli steps che chi gira, per fiere ed eventi artistici, pubblico e addetti ai lavori, ha incontrato almeno una volta.
Giovedì 18 gennaio, dalle ore 18.00, nella sala conferenze della Strozzina di Palazzo Strozzi a Firenze, l’artista Giulio Alvigini presenta il suo gioco da tavolo Il giro del mondo dell’arte, con il Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino.
Continua così anche il viaggio dell’O.C.A (Opera-Carriera Artistica)…

Con il tuo tour di presentazione del gioco hai gettato nuova luce sui bookshop museali (dove il tuo gioco entra tra gli oggetti d’arte in vendita) e sulla “merchandising mania” che appassiona te e gran parte del pubblico dell’arte…
Come tanti anch’io non sono immune al fascino del merchandising culturale. Ti dirò addirittura che spesso trovo molto più interessanti i bookshop dei musei che le loro sale espositive, e non credo di essere il solo… Nel contemporaneo, poi, questo rapporto tra l’artista, l’opera unica e il suo merchandising è andato sempre più a confondersi: non sai mai dove finisca l’una e inizi l’altro, oppure, quale sia venuto prima. Si potrebbe quasi parlare di una “gadgettizzazione” del prodotto artistico.
Se l’arte è indiscutibilmente una merce tra le merci – e sfido chiunque ad obbiettare –, il merchandising dell’arte potrebbe essere una merce al quadrato, “la merce di una merce”.
Personalmente, dal punto di vista del mio lavoro, mi eccitava l’idea di entrare nel museo passando invece che dall’ingresso principale, dalla sua porta di servizio (o del bookshop!).

Dopo le tappe dello scorso autunno a The Others Art Fair, Torino, da C+N Gallery Canepaneri a Milano e alla libreria di Palazzo delle Esposizioni di Roma domani sera, con Il giro del mondo dell’arte sei a Palazzo Strozzi di Firenze dove ne parlerai con Arturo Galansino mentre nelle sale del Museo è in corso la mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal. Nel tuo gioco sarebbe la tappa de “il venerato maestro”…
È vero! Sicuramente è un artista di brand, uno di quelli di cui faremo molta fatica a liberarci. Non sono sicuro però se lui, “arbasinamente” parlando, abbia già superato quel momento stregato che da solito stronzo permette di accedere alla dignità di venerato maestro. In realtà, nell’ideare la casella n. 61 avevo più in mente qualche esponente dell’arte povera, un Pistoletto direi.

Giulio Alvigini, “Il giro del mondo dell’arte, Casella n.61 “Il venerato maestro”

Il tuo “giro del mondo dell’arte” si avvicina più ad un labirinto. Tutti si chiedono come si faccia ad entrare, mentre io ti chiedo: se ne esce?
Dall’arte credo sia impossibile prendere congedo, mentre dal suo sistema dovrebbe essere piuttosto praticabile, forse addirittura auspicabile per la propria salute psicofisica.
Mentre la natura dell’arte sono convinto abbia più a che fare con l’ossessione, quindi con qualcosa che facciamo fatica a spiegare a noi stessi, il sistema dell’arte è semplicemente una cornice, un contenitore, una sovrastruttura.
Trovo inquietante il senso di appartenenza che genera questa cornice sociale elitaria, l’arrivismo spasmodico e la sete di riconoscimento che contagia anche chi non gode degli stessi privilegi. Correggendomi: nel sistema dell’arte è difficilissimo entrare, ma altrettanto difficile è liberasi da questo mondo di rappresentazione, finzione e simulazione. Se scruti a lungo in un abisso…

Giulio Alvigini, “Il giro del mondo dell’arte”

Al principio furono le Cards Against Contemporary Art Italia… Ti rigiro una domanda presa da lì. Sei riuscito a scoprire cosa aiuterebbe a far decollare la tua carriera?
Se per decollare intendi “decapitare”, ti direi che non ho bisogno di scoprire alcunché, ci riesco già benissimo da solo. Se invece ti riferisci all’avviare verso il successo la mia carriera… beh questa cosa mi è ancora piuttosto oscura visto che l’invito alla Biennale non l’ho ancora ricevuto.

Ma poi, alla fine, secondo te chi vince nel mondo dell’arte?
Vincono sempre gli altri.

Giulio Alvigini,” Il giro del mondo dell’arte”. Foto di Marco Parollo

Presentazione de Il giro del mondo dell’arte
Giulio Alvigini incontra Arturo Galansino Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi

Giovedì 18 gennaio 2024 ore 18.00 – 19.00
Evento gratuito. Accesso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Palazzo Strozzi – sala conferenze
Piazza Strozzi, Firenze

Info: +39 055 2645155
info@palazzostrozzi.org

https://www.palazzostrozzi.org/

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