Italian Beauty
LONDRA | Ronchini Gallery
Intervista a LORENZO RONCHINI di FRANCESCA DI GIORGIO
La passione per l’arte in famiglia Ronchini è nel dna. È Adriano – noto collezionista di Fabro, Boetti, Buren, Kosuth, Pistoletto… e tra i primi sostenitori dell’Arte Povera, del Minimalismo e del Concettuale, negli anni ’60 – ad incoraggiare il figlio Lorenzo ad aprire una galleria d’arte a Terni. Era il 1992 e da allora non si è più fermato. Dall’Umbria Ronchini oggi apre una nuova sede a Londra, in Dering Street, nel famoso quartiere di Mayfair sede anche di altre importanti gallerie d’arte contemporanea e parte di un più ampio “circuito virtuoso” che ha spinto anche galleristi newyorkesi (vedi Pace Gallery, Eykyn Maclean, David Zwirner…) ad aprire nuove sedi nella città del Big Ben…
Francesca Di Giorgio: Da Terni a Londra… lo sa che molti interpreteranno questa scelta come una di sorta di “fuga” dall’Italia cogliendo, ancora una volta, l’occasione per giudicare “lo stato dell’arte” italiana… Vogliamo sentire da lei le ragioni che l’anno spinta a iniziare un nuovo progetto di vita, e di lavoro, all’estero.
Lorenzo Ronchini: Più che una “fuga” la definirei semplicemente voglia di crescere, di guardare oltre, di confrontarsi con nuove stimolanti realtà. La Galleria Ronchini è stata sempre proiettata verso il futuro per cui deve costantemente andare avanti ed ampliare sia i suoi obiettivi sia i suoi orizzonti. A Londra il sistema dell’arte funziona decisamente meglio di qualsiasi altra città italiana. Dopo alcune considerazioni su Roma e Milano ho pensato che aprire una sede all’estero fosse la cosa migliore da fare, anche per poter meglio seguire i miei clienti del nord Europa. È inoltre anche un progetto di vita perché sto trasferendo la mia famiglia (ho due bambini di 10 e 4 anni).
Prima di fare il grande passo che rapporto aveva con la città? Ci descrive il suo spazio e il quartiere di Mayfair?
Ho vissuto a Londra per cinque mesi nel 1999, amo questa città per tutto ciò che offre e per il senso civico degli abitanti. Mayfair è il quartiere dei negozi di moda, delle gallerie d’arte e delle case d’asta. Con i miei soci abbiamo trovato uno spazio di 120 metri quadrati a Dering Street una via che tutti conoscono perché era di base la galleria di Anthony d’Offay.
Ronchini Gallery è in dialogo con altre gallerie italiane che hanno aperto a Londra? Penso ad esempio a Brancolini Grimaldi, Imago Art Gallery e Sprovieri…
Al momento non ho alcun rapporto con queste gallerie che comunque conosco e stimo. Ho visto alcune mostre alla Brancolini Grimaldi, tutto qui.
Che ruolo avrà d’ora in poi la sede di Piazza Duomo a Terni?
Le due realtà, Londra e Umbria, in un processo di integrazione costante e progressivo, devono poter dialogare e supportarsi a vicenda fino a fondersi e a essere percepite come un unico organismo in vitale espansione. Londra è il posto perfetto per poter arrivare ai collezionisti del Nord Europa mentre l’Umbria resta la base storica per il Sud Europa. Nessuna differenza nella programmazione, al massimo la galleria in Umbria potrà fungere da laboratorio di proposte e sperimentazione per Londra.
La mostra di apertura, Italian Beauty, sottolinea i crescenti successi commerciali dell’arte italiana all’estero e rivela la sua doppia identità di collezionista, prima – ereditata da suo padre Adriano – e gallerista, poi… Senza dimenticare il legame con l’Italia: la mostra nasce in collaborazione con Studio la Città di Verona…
In Inghilterra l’immagine dell’arte italiana contemporanea è spesso limitata ad un numero ristretto di artisti. La Ronchini Gallery vorrebbe cambiare questa percezione e per questo abbiamo pensato ad una mostra d’apertura di forte impatto. Italian Beauty è un progetto curatoriale molto forte che nasce proprio dalla mia doppia identità di collezionista e di gallerista. Mio padre amava profondamente l’arte e ha sempre insegnato che l’arte è prima di tutto emozione. Io, mio fratello e mia sorella siamo cresciuti con le opere di Paolini prima e di Bianchi poi nella nostra casa di famiglia. L’idea critica nata in collaborazione con Hélène De Franchis e Marco Meneguzzo è quella di indagare la peculiarità dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo e del XXI secolo, attraverso il confronto simultaneo di tre artisti, appartenenti a generazioni diverse. Esiste un tratto comune che attraversa l’arte italiana di questo periodo, e che è particolarmente sviluppato: sotto la definizione di Italian Beauty si nasconde infatti il tipico interesse per la forma, per la compiutezza, per l’unità che ha caratterizzato l’arte italiana anche nei secoli passati. Abbiamo deciso di affiancare alle opere di Paolini e di Bianchi un’eccellenza italiana come Gio Ponti, l’ideatore del design, proprio perché è stato un artista che sin dagli esordi, coniugando classicità e modernità, tradizione e innovazione, ha creduto nell’internazionalità restando italiano, ha guardato al passato e intuito il futuro, e questi sono secondo me gli elementi chiave di Italian Beauty.
Ha seguito il tour di grandi mostre sull’Arte Povera in Italia? Cosa ne pensa?
Ritengo sia una bella iniziativa ma forse è arrivato il momento di guardare anche avanti. In Italia abbiamo avuto, ed abbiamo, dei grandi talenti, dei grandi artisti, quello che ci manca è il confronto. Oggi il mondo dell’arte contemporanea, così come altri settori, va molto veloce, gli stessi artisti faticano molto nel costruire il proprio percorso professionale data la forte concorrenza e il rapido avvicendarsi delle varie tendenze artistiche. Penso, pertanto, che solo uno scambio sinergico tra mondo artistico italiano e internazionale possa aiutare il mercato dell’arte italiana ad uscire dai propri confini con tutta la sua bellezza e professionalità.
Anticipazioni sulle mostre in programma a Londra?
Le altre mostre in programma avranno una connotazione internazionale. In occasione delle Olimpiadi del 2012 che, come ormai tutti sanno, si terranno a Londra, ci sarà la mostra dell’artista americano Jacob Hashimoto. Sicuramente la programmazione prevederà anche artisti italiani.
Ronchini Gallery
22 Dering Street, Londra – Mayfair
Info: +44 (0) 20 7629 9188
www.ronchinigallery.com
Mostra d’apertura:
Italian Beauty. Giulio Paolini, Domenico Bianchi, Gio Ponti
press preview 16 febbraio 2012
17 febbraio – 5 aprile 2012
contatti sede italiana:
Piazza Duomo 3, Terni
Info: +39 335 7111477
+39 0744 58816