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ROMA | GALLERIA ALESSADRA BONOMO | maggio – settembre 2023

di GIORGIA BASILI

Sin Nada è la prima mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980) alla Galleria Alessandra Bonomo. Le opere in mostra sono frutto di una residenza alla quale l’artista ha preso parte per un mese, a fine estate 2022, in Umbria. Tra le ultime settimane di agosto e le prime di settembre, Ramírez ha dormito in un eremo di proprietà della gallerista Alessandra Bonomo, all’interno della radura del bosco sacro di Monteluco. Questo luogo suggestivo si dipana su una collina scoscesa, proprio innanzi la città del Festival dei Due Mondi, Spoleto. Frutto di questo periodo di totale immersione nel contesto naturale è un nutrito nucleo di opere che abbraccia diverse medialità: fotografia, video, scultura e lavori su carta.

Calixto Ramirez, La quadratura di un uomo, 2023, stone, ropes, glass bottles. Foto: Simon d’Exéa

L’artista si cala in una relazione intima e viscerale, a tratti ludica, con il paesaggio; partendo dal proprio corpo compie gesti minimali in cui la forza è ponderata, l’energia e la tensione sono calibrate in modo da tentare un approccio diretto con l’ambiente in pieno rispetto del contesto organico e inorganico – fluido, mimetico, camaleontico. Eppure, Ramirez punta sempre a creare uno scarto, seminando indizi che rivelano l’operazione artistica. In Sintonia, dopo aver delicatamente tratto a sé un ramo orientato verso il basso, lo lascia penzolare ritmicamente avanti e indietro, carico della spinta che gli ha impresso. Nello stesso momento in cui il ramo inizia a dondolare, l’artista ne emula il movimento, piegando e flettendo le ginocchia come fosse un’eco o la sua controfigura. Il dinamismo viene enfatizzato dalla ripetizione.
Ispirandosi poi a un wall drawing tracciato dal minimalista Sol LeWitt sulle pareti dell’eremo, Calixto ritaglia delle foglie nella foggia di sagome geometriche (cerchio, rettangolo, rombo, trapezio), le appoggia sulla fragile superficie di alcune ragnatele e le fotografa come fossero objet trouvé.

 

Veduta della mostra Calixto Ramirez, Sin Nada, foto: Simon d’Exéa, Courtesy Galleria Alessandra Bonomo, Roma

La matematica e la geometria sono, per l’artista, linguaggi convenzionali, grazie ai quali l’uomo riesce a comprendere ciò che lo circonda e a decifrarne misteri e fenomeni fisici. Anche il passaggio di San Francesco in questi boschi viene rievocato dall’artista in alcune installazioni: la corda, annodata tre volte, allude alla cintura del saio dei monaci dell’ordine nato dal predicatore.
Le rocce sono un’altra presenza importante che torna come un leitmotiv in più installazioni, come nei disegni a tecnica mista che punteggiano a varie altezze le pareti della galleria: non a caso, il padre era un geologo. In Alzare il paesaggio 782 metri s.l.m Ramirez fotografa un campionario di elementi raccolti nel sottobosco − un aculeo di un istrice, dei funghi, delle bacche, degli aghi di pino, pigne, scaglie di pietra − usando come sfondo un cielo sgombro di nuvole. In quest’operazione, la griglia minimalista funziona come un diario visivo quotidiano e porta alla luce la meraviglia brulicante dei bio organismi, una rete interdipendente, che nutre e allo stesso tempo si rinvigorisce grazie alle sottili connessioni rizomatiche reciproche, epidermiche e sottocutanee, della terra viva.

Calixto Ramírez. Sin Nada
a cura di Saverio Verini

maggio – settembre 2023

Galleria Alessandra Bonomo
Via Del Gesù 62, Roma 

Info: +39 06 69925858
mail@bonomogallery.com
https://bonomogallery.com/

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