PISTOIA | Galleria Vannucci Arte Contemporanea | 20 settembre – 15 novembre 2020
Alla Galleria Vannucci Arte Contemporanea fino al 15 novembre è possibile visitare la mostra personale di Sandra Tomboloni dal titolo La fragilità degli ospiti – L’antispecismo come forma di sostanza e vita che intende porre l’attenzione sull’ultima produzione dell’artista fiorentina che ormai da anni collabora con la galleria pistoiese.
Già dal titolo emerge una evidente dichiarazione d’intenti che è racchiusa nella parola antispecismo, un movimento di matrice filosofica e morale (ancor prima che politica), chiaramente in antitesi alle posizioni dello specismo, “si oppone alla convinzione, ritenuta pregiudiziale, secondo cui la specie umana sarebbe superiore alle altre specie animali e sostiene che l’essere umano non può disporre della vita e delle libertà di essere appartenenti a un’altra specie”.
Con questa definizione la Treccani chiarisce quale sia la posizione della Tomboloni rispetto alla vita e alla sua arte, un binomio che è inscindibile nell’artista, e che evidenzia quanto sia fragile la sua e la nostra esistenza. Questo sentimento è rafforzato dall’utilizzo di un materiale come il pongo che per sua natura è instabile, precario, ripetutamente modificabile, e che istintivamente riporta al mondo dell’infanzia, laddove le ipocrisie del mondo sono assenti.
La prima sala della galleria è abitata dalla presenza di figure antropomorfe che compaiono sulla superficie dei grandi bassorilievi per l’appunto realizzati con il pongo nei suoi colori primari. Qui ci troviamo di fronte ad un vero e proprio bestiario, dove le figure hanno il corpo umano e la testa di cane, di gatto, di maiale e di scimmia: in questo senso si evince una didascalica volontà da parte dell’artista di dimostrare la superiorità dell’animale sull’uomo. Emblema di questa riflessione è l’opera Purezza, un grande pannello realizzato in pongo bianco in cui il protagonista è il maiale, animale da tutti associato alla sporcizia e da alcune religioni considerato impuro.
Agli angoli della sala sono installate le opere Carne della tua carne bianca e Carne della tua carne nera, dove la materia-pongo va a modificare il supporto che la accoglie, una cornice e una sedia. Quest’ultimo soggetto ricorre spesso nella ricerca della Tomboloni: recuperate dalla discarica o ai piedi dei cassonetti, rovinate e mancanti di una zampa, vengono “rigenerate” attraverso strati di pongo da cui affiorano ancora animali, fiori, case… Di nuovo si palesa un sentimento di fragilità ed allo stesso tempo, come si ritrova del titolo della mostra, di ospitalità. Per quanto riguarda le cornici invece, come riporta Serena Becagli nel testo che accompagna la mostra:
«Sia la parte centrale che le cornici laterali hanno la stessa importanza e sono realizzate con lo stesso materiale, anzi è quasi la cornice a diventare protagonista. Il pongo uniforma, e nella visione dell’artista siamo fatti tutti della stessa sostanza, siamo tutti uguali, protagonisti e comprimari, parte centrale e contorno, tutti necessari e tutti bisognosi di cura e attenzione».
Nella stanza/ufficio della galleria sono esposte delle sculture pezzi unici realizzate alcune in cera ed alcune per la prima volta in bronzo, mentre nella terza ed ultima stanza, oltre alla proiezione della performance ispirata all’opera I plurale singolare esposta in una precedente mostra in galleria, trova spazio l’installazione di disegni dal titolo Ritratti di famiglia, un vero e proprio agglomerato bestiario, una sorta di rappresentazione di quelli che si posso definire i “compagni di viaggio” della Tomboloni, figure iconiche ed ironiche che da sempre sono espressione della sensibilità e delle fragilità dell’artista.
Sandra Tomboloni
La fragilità degli ospiti
L’antispecismo come forma di sostanza e vita
a cura di Serena Becagli
20 settembre – 15 novembre 2020
Galleria Vannucci Arte Contemporanea
Via Gorizia 122, Pistoia
Info: +39 0573 20066
+39 3356745185
info@vannucciartecontemporanea.com
www.vannucciartecontemporanea.com