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MATERA | Museo Nazionale – Palazzo Lanfranchi e Casa Noha | 8 marzo – 27 maggio 2022

di TOMMASO EVANGELISTA

Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani è la mostra presentata in queste settimane a Matera, presso le sale del Museo Nazionale – Palazzo Lanfranchi e gli spazi di Casa Noha, Bene del FAI. La rassegna è tra le selezioni tematiche più interessanti rinvenibili in Italia non solo sul tema dei Diritti Umani ma in generale sulla condizione dell’uomo contemporaneo di fronte alle sfide e ai drammi della contemporaneità. Una vertigine visiva capace di spiazzare e di commuovere, ma soprattutto di far riflettere il pubblico attraverso opere estremamente calibrate, di assoluta qualità artistica e concettuale. L’arte visiva deve essere anche spazio della profondità, del sentire, del sentirsi parte di un mondo vario e per questo non soggetto ad un’unica visione speculativa. Le opere, in quanto multiformi e rappresentative di culture, fedi, consuetudini differenti, sono l’interfaccia attiva con ciò che ci circonda, attivatori di emozioni e riflessioni che l’ottima selezione è stata capace di strutturare come un magmatico puzzle di idee. Il messaggio di fondo è re-immaginare nuovi percorsi per rafforzare il nostro approccio multilaterale, in modo che diventi ancor più interconnesso e inclusivo.

Shirin Neshat, Stories of Martyrdom (Women of Allah Series), 1994, Stampa RC e inchiostro

Significativo anche lo spazio selezionato, con i lavori a diretto confronto con la grande opera di Carlo Levi, Lucania ’61, il pannello lungo 18 metri, presentato in occasione dell’Esposizione Internazionale Italia ’61, nel quale sono condensate tutte le impressioni, positive e negative, che l’artista catturò durante il suo confino ad Aliano.

Progetto Genesi | Matera | photo © Pierangelo Laterza

L’Associazione Genesi, in collaborazione con il FAI, propone questa esposizione itinerante a cura di Ilaria Bernardi dedicata al tema dei diritti umani, dal forte impatto visivo, che si sviluppa nel corso di un intero anno dal 21 settembre 2021 al 21 settembre 2022. Inaugurata il 21 settembre 2021 a Varese e il 18 dicembre 2021 ad Assisi, dall’8 marzo al 27 maggio 2022 giunge nella città lucana per proseguire successivamente ad Agrigento. Le date, anche, non sono casuali: a Varese il 21 settembre Giornata Internazionale della Pace; ad Assisi il 18 dicembre Giornata Internazionale dei Migranti; a Matera l’8 marzo Giornata Internazionale della Donna; ad Agrigento il 5 giugno Giornata Mondiale dell’Ambiente.

JR, Omelia Contadina, Dario Sforza, Sepoltura, Castel Giorgio, Italie, 2019, Stampa a colori, Dibond, Plexiglas opaco, cornice a cassetta a filo in acero

La mostra presenta così le opere della nuova raccolta d’arte contemporanea Collezione Genesi, nata per volontà di Letizia Moratti e sviluppatasi grazie a Clarice Pecori Giraldi che ne ha curato le acquisizioni e l’ampliamento, con l’obiettivo di dare vita e voce a una selezione molto rappresentativa di opere e artisti capaci di parlare al pubblico delle questioni più urgenti in tema di diritti umani. L’idea da cui origina la concezione, secondo le parole degli organizzatori, è che “l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. Progetto Genesi, nato interdisciplinare e multimediale, per radicalità di impegno, vastità di orizzonti e ampiezza del ventaglio di iniziative che lo compongono, è destinato a rappresentare un vero e proprio unicum nel sistema dell’arte contemporanea, non solo italiano”.

Progetto Genesi | Matera | photo © Pierangelo Laterza

Il percorso studiato per Matera si snoda tra Palazzo Lanfranchi e Casa Noha. A Palazzo Lanfranchi la mostra si sviluppa al primo piano e prosegue idealmente le sale dedicate all’arte contemporanea. Questi spazi accolgono le opere delle sei sezioni tematiche individuate nella Collezione, attraverso le quali questi lavori esprimono il loro messaggio legato alla difesa dei diritti umani. Al fine di indurre i visitatori a scoprire il patrimonio storico e culturale del proprio territorio, Progetto Genesi ha scelto inoltre di esporre una delle più rilevanti opere della Collezione, Home Is Where You Leave Your Belt (2019) di Monica Bonvicini, nella cucina di Casa Noha. Significativo il lavoro di Bonvicini per l’effetto di spaesamento ottenuto attraverso accostamenti perturbanti e brutali, nella sintesi del gesto raggelato nella dimensione installativa della scultura, come se l’atto risuonasse ancora tra le pareti di una surreale e poetica casa materana.

Progetto Genesi | Matera | photo © Pierangelo Laterza

Forte è la volontà di fare cassa di risonanza, stimolare attraverso l’esperienza estetica una diversa presa di coscienza. Anche l’arte, in fondo, è uno strumento del potere, ma è uno strumento libero, potente, diretto e immediato che difficilmente soggiace a imposizioni o ideologizzazioni ed è capace di diventare aggregatore sociale indispensabile in un momento storico come questo, in cui vengono a mancare molti punti di riferimento critici e molti diritti, apparentemente acquisiti, appaiono sgretolarsi sotto spinte retrograde e violente. Ecco che la mostra riesce a fornire una base di crescita attraverso le sezioni individuate e definitive: La memoria di un popolo: le tradizioni e la storia di ogni comunità come memoria collettiva da preservare in quanto elemento identitario fondamentale; Un’identità multiculturale: identità molteplici e l’importanza del dialogo, dell’interscambio e del rispetto reciproco tra culture; Le vittime del Potere: le violenze perpetrate o tollerate, in alcune aree del mondo, dagli stessi governi sui propri cittadini, vittime di costrizioni, censure, genocidi, guerre, sfruttamento; Il colore della pelle: i pregiudizi e le ingiustizie che colpiscono le persone sulla base del colore della pelle negli Stati Uniti; La condizione femminile: il ruolo della donna all’interno di contesti, privati o pubblici, in cui la supremazia maschile è ancora presente; La tutela dell’ambiente: i danni causati dalle attività umane all’ecosistema e l’urgenza di preservare l’equilibrio tra umano e natura mediante uno sviluppo sostenibile.

Leila Alaoui, Souk de Boumia, Moyen-Atlas (Les Marocains), 2011, Stampa Lambda

Colpisce la commovente Omelia Contadina di JR, terrificante nella dimensione luttuosa della nostra storia naturale, come For, In your tongue, I cannot fit di Shilpa Gupta, installazione emblematica sulla violenza del potere. Alfredo Jaar rimane poetico e raccolto nell’avvicinarsi al tema del genocidio a differenza di Shirin Neshat la quale, pur nella contemplazione delle immagini e dei testi, veicola immagini spiazzanti. Se Leila Alaoui ci parla della memoria di un popolo attraverso un immaginifico universo visivo, quasi dadaista, Zanele Muholi evidenzia le incongruenze e le problematiche intorno al ruolo della donna nei paesi africani. Una selezione potente, quindi, quasi da Biennale per qualità delle proposte e degli artisti, che pone perennemente in luce, attraverso le infinite ombre dell’adesso, la difficoltà di essere umani.

Zanele Muholi, Muholi Muholi, Room 107 Day Inn Hotel, Burlington, Vermont, 2017, Stampa alla gelatina sali d’argento

Penso ad un testo ancora non pubblicato in Italia, Die Ästhetik des Widerstands, Estetica della Resistenza, scritto da Peter Weiss tra il 1975 e il 1981, immenso romanzo di liberazione e formazione attraverso la forza delle opere d’arte. I passi più avvincenti del libro sono quelli in cui Weiss offre un esame dettagliato dei capolavori di Delacroix, Goya, Géricault, Munch e del loro rapporto con le lotte contemporanee. Così, ad esempio, scrive del Guernica di Picasso: ‘Il dipinto presentava qualcosa di assolutamente nuovo, di incomparabile. Con crudeltà, con violenza, le ombre nette e i coni di luce, arti e facce mastodontiche s’intersecano, mentre diagonali e verticali contraddicono una densità profonda, immobile. L’aria è grave del canto metallico dei grilli’. Quali sono le “Guerniche” contemporanee?

Shilpa Gupta, For, In your tongue, I cannot fit, 2019, Legno, metallo, lampadine, vetro

Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani
A cura di Ilaria Bernardi
Terza tappa della mostra itinerante in quattro città

8 marzo – 27 maggio 2022

Museo Nazionale di Matera – Palazzo Lanfranchi
Piazzetta Pascoli 1, Matera (MT)

Casa Noha, Bene FAI
Recinto Cavone 9, Matera (MT)

Info: associazionegenesi.it
www.museonazionaledimatera.it
www.fondoambiente.it

 

ASSOCIAZIONE GENESI
L’Associazione Genesi, nata nel 2020 per volontà di Letizia Moratti, è impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente. Obiettivo dell’Associazione è di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla creazione di una cittadinanza più responsabile e socialmente attiva. Per questa ragione, l’Associazione Genesi ha dato vita alla Collezione Genesi, con la curatela di Clarice Pecori Giraldi, selezionando opere di artisti di tutto il mondo e di diverse generazioni, che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche del nostro tempo. L’Associazione è inoltre Fondatore di E4Impact Foundation, alla quale partecipano anche Mapei, WeBuild, Intesa Sanpaolo, Eni, Università Cattolica, VueTel e Associazione Always Africa. E4Impact offre programmi di formazione all’imprenditorialità in diciassette Paesi africani, perseguendo un triplice obiettivo: formare nuovi imprenditori a forte impatto sociale; collaborare con le Università africane per offrire formazione imprenditoriale orientata all’azione; favorire l’incontro tra imprese italiane e africane orientate alla sostenibilità.

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