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Passaggio permanente

di GINEVRA BRIA

La personale veneziana di Stefano Arienti, appena inaugurata a Palazzetto Tito, per la Fondazione Bevilacqua La Masa, si presenta come un passaggio permanente e intimo dell’artista in occasione dello spettacolo Fenix, ideato per il Teatro La Fenice insieme al coreografo svizzero Foofwa d’Imobilité e messo in scena venerdì 27 luglio 2012.

L’installazione, che conferisce il titolo alla personale, infatti, non accoglie il visitatore interagendo solamente come elemento primario dell’intero percorso, ma si estende e rinasce anche come proiezione video per Fenix, sul sipario tagliafuoco del Teatro veneziano. Luogo in cui per oltre un’ora, in loop, è stato possibile visionare le scansioni digitali delle copertine dei CD, in mostra poco distanti, a Palazzeto Tito.


La natura molteplice e pluri-disciplinare di Custodie vuote sussiste, nella sua installazione, di un arazzo composto da centinaia di compact disk di musica da tutto il mondo, alternanti a involucri vuoti lasciati aperti. Le maglie della rete a muro fungono da fulcro centrale, da ragnatela che spinge il visitatore in stanze deputate alla rappresentazione del piacere del sapere.

Nel primo salotto, alla destra dell’ingresso principale, due video e alcuni libri intagliati possono essere sfogliati e scritti, nelle loro parti in bianco, per trasformare l’avventore in ospite gradito, introdotto all’arte delle culture. Nelle sale adiacenti troviamo tappeti originali persiani tinti di rosso dall’artista, che ricoprono interamente il pavimento; un grande tavolo, con ceramiche realizzate insieme ai suoi studenti dell’Università IUAV, e divani, tutti elementi che alludono a una dimensione privata e quotidiana della conoscenza, ma anche a quella che avveniva nei circoli privati degli antichi palazzi veneziani.

La sequenza di lavori che maggiormente stupisce, per compattezza visiva e per ricerca, ricrea un effetto ottico di addensamento che modifica, una volta di più, la posizione soggettiva di chi guarda in presenza conscia di lettore-spettatore. Si tratta dello spazio, distribuito su due stanze, in cui oltre trenta carte di grande formato, dipinte direttamente dall’artista, avvolgono le pareti come panneggi sospesi di vari colori, con forti dominanti di rosso e con elementi decorativo-ricorsivi dal moto dinamico. Sebbene la trasposizione coreografica di Fenix riecheggi solo da distante la postura di Custodie vuote, quest’ultima rimane una traccia ipostatizzata di una nuova svolta di Arienti che affronta la pittura come una sequenza di ritmi cromatici, componenti che rimandano a mondi interpretativi complessi, segreti da danz-attori.

Stefano Arienti. Custodie vuote
a cura di Francesca Pasini

Fondazione Bevilacqua La Masa

Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia

Orari: 10.30 – 17.30 da mercoledì a domenica.
Chiusura lunedì e martedì

Info: +39 041 5207797/+39 041 5208879
info@bevilacqualamasa.it
www.bevilacqualamasa.it

27 luglio – 30 settembre 2012

Fenix
Progetto di Stefano Arienti e Foofwa d’Imobilité
27 luglio – 28 luglio 2012 ore 20.00
Teatro La Fenice, Campo San Fantin 1965, 30124 Venezia

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