TORINO | Caserma La Marmora | 31 ottobre – 4 novembre 2018
Intervista a FRANCESCA CANFORA di Valentina Varoli
Paratissima festeggia quest’anno la sua XIV edizione, presentando tra il 31 ottobre e il 4 novembre ben 357 artisti, per il secondo anno, negli spazi della Caserma La Marmora di Torino, complesso originariamente sorto con finalità militari in cui è in corso un processo di rinnovamento (nuove residenze, laboratori e spazi multifunzionali) sotto la guida di Carlo Ratti Associati. La direttrice artistica, Francesca Canfora, racconta il tema e le novità dell’edizione 2018…
Oggi presentate Paratissima ricordando la sua età, 14 anni, e paragonandola ad un adolescente: una creatura piena di dinamismo e vitalità ma anche di molti conflitti aperti. Quali sono gli aspetti più problematici del progetto e quali i più promettenti?
Gli aspetti problematici sono tanti e le criticità altrettanto, considerando che Paratissima negli ultimi sette anni si è svolta in luoghi in disuso che vengono appositamente riaperti al pubblico. Al di là di questi aspetti tecnico-logistici, siamo riusciti a compiere un passo importante nella nostra crescita mettendo a punto un modello che, anche grazie alle ultime esperienze fatte a Bologna e Milano, sta arrivando al suo compimento e che conferma la nostra identità ibrida, aperta ad artisti indipendenti e a gallerie d’arte ma anche a tutte quelle realtà che si occupano di arte e creatività a 360°.
Per un artista emergente è difficile presentare i propri lavori a un pubblico interessato: Paratissima sopperisce in primis a questa esigenza. Rispetto alle altre fiere offriamo l’opportunità agli artisti di scegliere tra un ampio numero di progetti curatoriali. Chiaramente è tutto subordinato alla selezione delle candidature: altro passo significativo introdotto quest’anno nell’evento torinese.
In che senso reputate rilevante la selezione? E quali sono le altre novità rispetto alle passate edizioni?
La grande novità del 2018 riguarda appunto la selezione degli artisti, aspetto già introdotto negli eventi di Milano e Bologna. Non si tratta solo di fare una selezione che ammette o esclude, ma cercare anche di consigliare gli artisti, svolgendo in pratica un’azione di tutorship e non solo di curatela: vorremmo prima di tutto spronarli a migliorare il modo di presentarsi al pubblico. Per esempio, un aspetto importante è quello di invitarli a stringere collaborazioni con altri colleghi e riunirsi in progetti comuni di piccole collettive seguite da un curatore. Molti artisti hanno raccolto il nostro suggerimento e così l’anno scorso sono nati i progetti ICS, Independent Curated Spaces, che nel giro di un anno sono passati da cinque a ben una trentina. Non vogliamo quindi solo soddisfare le esigenze degli artisti ma cercare di anticiparle, mostrando che ci sono molte modalità di esporre in grado di valorizzare meglio i lavori di tutti e l’evento stesso.
Altra novità di spicco, inaugurata nella prima Paratissima a Milano, riguarda i premi. Paratissima infatti non è una semplice occasione espositiva ma svolge anche un’azione di talent scouting attraverso i premi. Quest’anno, oltre i premi normalmente assegnati, sono previsti premi di acquisizione opere come il Premio Azimut Capital Management che nasce dalla collaborazione con il gruppo Azimut.
Riguardo alle diverse sezioni della manifestazione quali diverse anime si palesano in ogni progetto e da cosa invece sono accomunate?
Mi piace immaginare Paratissima da un lato come un grande contenitore, in grado di dare spazio a una pluralità di forme d’arte, dall’altro come a una cassa di risonanza che può amplificare la loro voce e destare l’attenzione e la curiosità del pubblico.
Le sezioni interne nel tempo si sono moltiplicate per far fronte alle più svariate necessità. In questi anni per esempio sono nate le sezioni dedicate al design, al fashion design o all’artigianato autoprodotto e una sezione dedicata esclusivamente alla fotografia. Ci sono poi i progetti espositivi realizzati dai nostri giovani curatori del corso NICE e le personali dei premiati delle scorse edizioni, Juan Eugenio Ochoa e Alice Padovani (Paratissima Talent Prize Torino 2017 e Bologna 2018). Inoltre, ci sono i progetti speciali esterni, come quello che vede la partecipazione dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino o il progetto espositivo The Bloody Blast Show ospitato nell’ex cappella della caserma che include artisti emergenti e artisti internazionali come Carsten Höller, Sergio Garcia e Greg Bogin. Tutto questo accomunato da un unico tema: Feeling Different.
Oltre all’attenzione che rivolgete da sempre agli artisti emergenti, da qualche anno avete inserito una sezione dedicata alle gallerie e all’artigianato e contemporaneamente vi state misurando nel campo della formazione. Che riscontri avete avuto dall’interazione di questi diversi ambiti?
Effettivamente per vocazione non vediamo limiti alla creatività, così come non amiamo i vincoli o le definizioni troppo strette: siamo a tutti gli effetti una realtà inclusiva e meticcia.
Le gallerie d’arte hanno sempre preso parte a Paratissima, anche se non è mai stata una presenza numericamente significativa fino a sette anni fa quando il numero è aumentato facendo emergere l’esigenza di collocarle in un luogo apposito. Uno sviluppo analogo ci ha spinto a dedicare più spazio alle forme d’arte e creatività legate al design, al fashion e alle nuove forme di artigianato. In questo senso la sede della Caserma La Marmora con le sue otto palazzine ha aiutato a tematizzare i diversi edifici abbinandoli alle varie sezioni, facilitando anche la fruizione da parte dei visitatori. Parallelamente sviluppiamo da cinque anni un progetto formativo, il corso per Curatori NICE, di cui sono molto orgogliosa. Gli esiti del corso – 6 mostre curate – vengono presentati durante l’evento stesso.
Tutti questi aspetti sono fortemente interconnessi e ci hanno portato a confrontarci con realtà molto differenti, spesso sviluppando con loro lunghe collaborazioni. Lo stesso corso NICE ci ha permesso di implementare lo staff, integrando valide persone che hanno saputo comprendere la natura dell’evento e apportare nuova linfa al team originario.
I desideri e gli obiettivi da raggiungere sono ancora molti, per esempio progettiamo di uscire dai confini nazionali portando Paratissima in Europa, com’è accaduto per le tappe di Milano e Bologna. In primo luogo però sogniamo di riuscire a strutturare meglio le proposte formative, dedicandoci soprattutto agli artisti e pensando a un nuovo modello di Accademia con un tipo di formazione più contemporanea e aderente alle necessità professionali di oggi.
Paratissima Art Fair. Feeling Different
31 ottobre – 4 novembre 2018
Ex Caserma La Marmora
Via Asti 22, Torino
Orari:
mercoledì 31 ottobre, 18-24
giovedì 1 novembre, 10.30-22.00
venerdì 2 e sabato 3 novembre, 10.30-24.00
domenica 4 novembre, 10.30-22.00
Biglietti:
ingresso giornaliero 5 Euro; abbonamento 5 giorno 10 Euro; ingresso gratuito minori 14 anni
Info: +39 011 2073075
info@paratissima.it
www.paratissima.it