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di TIZIANA PERS


Che cosa resterebbe delle nostre tragedie se una bestiola letterata ci presentasse le sue?
Emil Cioran, Sillogismi dell’amarezza, 1952

Scrivo da una nuova, piccola quarantena: io e mio figlio siamo in isolamento quale precauzione per alcuni casi positivi al covid-19 nella sua classe.
Il coronavirus, invece, l’ho avuto tra ottobre e novembre scorsi e non è stato lieve: polmonite con pleurite, in rigoroso isolamento nella mia camera per più di trenta giorni. A distanza di tre mesi, la percezione degli odori è ancora fievole e alterata. Ma il punto forse più significativo è la ‘nebbia’ nei pensieri, un senso ovattato che rende faticosa la messa a fuoco, il ritrovamento del filo esatto.
A ottobre avrei dovuto prendere parte con una performance al progetto Arkad per Manifesta13, organizzato da KAD Kalsa Art District e a cura di Dimora Oz e Analogique. Purtroppo pochi giorni prima dell’azione io e mio padre ci siamo ammalati. Ciò che stavo attraversando mi aveva tagliata fuori non soltanto dal mio ecosistema, ma anche da me stessa. Non riconoscevo più i miei sensi, e nemmeno le mie attitudini. Eppure trovavo necessario lasciare traccia di quel momento, trasformarlo in qualcosa di differente, poiché, se da un lato quel male era costituito da percezioni talmente private da risultare intime e viscerali, dall’altro condensava, per la prima volta nella storia collettiva, la condivisione del morbo di un’intera umanità. Ma non era solo dell’umanità che ero parte, in quel dolore. Nelle radici del virus, nel possibile spillover da un wet market, risiede lo scarto da superare, la necessità di un immaginario di riferimento diverso.

Tiziana Pers, CORONA BLUE, 2021, frame da video

Per me, in quel momento, l’immagine è divenuta parola (eppure non scrivo più poesie da molti anni). Il testo poi si è fatto video: la testimonianza di quei giorni si rapporta con le voci degli animali umani e non umani che hanno attraversato wet-market asiatici e mattatoi europei. Un telo di plastica, riciclato dal rinforzo invernale delle casette per gli animali salvati, definisce il mio habitat: membrana isolante, e permeabile solo al ciclico rito del cibo.
Corona Blue (la visione del video è possibile per i nostri lettori fino al 31 marzo 2021 per gentile concessione dell’artista, ndr) è divenuto quindi il mio progetto per Arkad / Manifesta13, e il 26 – 27 febbraio verrà presentato a Palermo all’evento ARKAD Video/Performance/KaOZ a cura di Lori Adragna, Andrea Kantos, Dimora OZ e Bridge Art.

Spesso si è paragonato questo virus alla Spagnola della prima guerra mondiale, senza citare però che la Spagnola era un’influenza aviaria, derivante anch’essa da un salto di specie.
Proprio in questi giorni, a distanza di un anno dal primo caso accertato in Italia di covid-19, si parla di una nuova influenza aviaria proveniente dalla Russia. Ancora una volta il dolore si lega ad altro dolore, il mangiare l’altro si chiude a cerchio su di noi, in un eterno ritorno. Forse, a questo punto, bisognerebbe lavorare sul concetto stesso di ‘noi’.

Tiziana Pers, Pipistrelli bruciati per prevenire il diffondersi di nuove pandemie, Indonesia marzo 2020, 2020, olio e pigmenti puri su tela, cm 150 x 100 e installazione Aspetta qui / Wait here, 2020, cm 30 x 30, adesivo su pavimento. Veduta dell’installazione a Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, mostra CONTRAPPUNTO. Otto Artisti, Il Museo. L’Opera.

Il tema del rapporto tra animali umani e non umani, e della comune radice tra le diverse forme di dominio, sono centrali nella mia ricerca da sempre, e nello specifico già nei mesi precedenti avevo presentato in diverse mostre alcuni lavori inerenti allo spillover. Tra queste, Contrappunto, una mostra collettiva al Museo Casa Cavazzini di Udine, curata da Francesca Agostinelli e Vania Gransinigh. Io e mia sorella siamo state invitate a relazionarci con delle opere storiche della collezione. Abbiamo deciso di creare un percorso congiunto che, a partire da lavori emblematici inerenti alle varie forme di oppressione, si evolvesse in direzione di nuove modalità di agire, in scenari e registri inediti.

Veduta dell’allestimento di Tiziana e Isabella Pers in dialogo con le opere di Christo e di Mirko Basaldella a Casa Cavazzini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, mostra CONTRAPPUNTO. Otto Artisti, Il Museo. L’Opera, 2020.

Io mi sono relazionata con il Modello della cancellata per le Fosse Ardeatine di Mirko Basaldella: ho realizzato un dipinto con un gruppo di pipistrelli in un wet-market, poco prima di essere bruciati vivi per prevenire nuove epidemie. Davanti al dipinto un adesivo rosso a terra coniugava la nostra attesa con quella degli animali intrappolati, e con altre attese della storia. Mia sorella, invece, ha aperto un dialogo con il disegno Wrapped Woman di Christo e la sua installazione Amoris Victima, composta da un letto ospedaliero avvolto da garze medicali, mentre sulla parete ha riportato frasi tratte dal libro Carne da macello di Carol J. Adams, sulle connessioni tra specismo e sessismo. Completava la prima sala la mia installazione CAPUT CAPITIS, sulla violenta prospettiva nazionalista del ‘capitale bestiame’, tratta da un testo veterinario del ventennio fascista.

Tiziana Pers, CAPUT CAPITIS, 2019, serigrafia su alluminio e ganci da macello, 80×35×27 cm. Courtesy l’artista e aA29 Project Room

La seconda sala, invece, si apriva con una delle mie performance della serie sempre in progress Art _ History, nelle quali salvo degli animali destinati ad essere uccisi in cambio di miei dipinti.
Il gesto di rottura e di cura al medesimo tempo era centrale in questa sala, dove la mia azione si trovava in continuità con una galleria di ritratti, piccoli ‘monumenti portatili’, dedicati da Isabella a protagoniste del nostro tempo, con una forte impronta ecofemminista.

Tiziana Pers, ART _ HISTORY / Lorelei, 2018, contratto e cornice, courtesy l’artista e aA29 Project Room

Sempre su ART_HISTORY ho lavorato lo scorso settembre a Scicli con un’azione, ancora inedita, realizzata a Donnalucata. La performance si è svolta in occasione del progetto collettivo Ex-Machina, a cura di Lara Gaeta e Rosa Cascone, organizzato da Site Specific e aA29 Project Room.
La necessità di immaginare dinamiche nuove, che scardinino l’alterigia della posizione antropocentrica (che ci ha condotti fin dove ci troviamo adesso), razzista, specista, sessista, coincide con la necessità di nuove narrazioni e, in una certa misura, con la responsabilità dell’arte stessa verso gli immaginari che saprà offrire in questo momento tanto delicato, nel quale ci siamo scoperti improvvisamente fragili, e interconnessi con tutto ciò che vive.

 

Tiziana Pers fotografata da Carlo Vidoni, Museo Casa Cavazzini, Udine

Tiziana Pers (1976) ha studiato Lingue e Letterature Straniere (110 e lode), con un dottorato di ricerca in letterature comparate all’Università dei Udine. Concentra la sua ricerca sui temi del biocentrismo e dei parallelismi tra le diverse forme di dominio. Lavora con differenti media: azioni pubbliche performative, installazioni, sculture, fotografie, video, disegno e pittura.
Co-ideatrice e direttrice artistica del metaprogetto RAVE East Village Artist Residency, ha collaborato con filosofi, poeti e storici dell’arte in differenti pubblicazioni. Tra le altre: Animot 1: Jackie D, curato da L. Caffo e M. Ferraris; Margini dell’umanità. Animalità e ontologia sociale. L. Caffo; Elephant Woman Song, con N. Molebatsi e Animality in Contemporary Italian Philosophy curato da F. Cimatti.
Tra gli ultimi eventi: Arkad / MANIFESTA13, Marsiglia; Contrappunto, Museo Casa Cavazzini, Udine; Ex Machina, Scicli; CAPUT CAPITIS a cura di P. Gaglianò e G. Galati con un testo di G. Scardi, aA29 Project Room Milano/Caserta; Ex Wunderkammern, doppia personale con Regina Josè Galindo, Museo Nazionale di Storia Naturale, Sofia (BG).
Sue opere e perfomance sono state presentate in numerosi musei ed istituzioni. Tra questi: Nestx@TheIndependent, Museo MAXXI, Roma; Sustainable Art Projects Caught on Video, EDRA50 Brooklyn, NYU; BorderCrossing e.c. MANIFESTA12, Palermo; Seoul Biennale of Architecture and Urbanism; Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi; PAV Padiglione Arte Vivente Torino; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Italian Market Hong Kong; Prix-Pictet Palais De Tokyo Parigi; Old Police Station, Londra; 53. Biennale di Venezia e.c.; Novosibirsk State Art Museum, Russia; N.Est Project Room Museo MADRE Napoli.

Ha tenuto conferenze e lectures in numerose università e istituzioni, tra cui: Museo MAXXI Roma, Politecnico di Milano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea Milano, NABA Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, École nationale supérieure d’arts de Paris-Cergy.
www.tizianapers.com
www.raveresidency.com

Leggi qui i contributi delle artiste invitate in Open Dialogue: www.espoarte.net/tag/open-dialogue/

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