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VERONA | STUDIO LA CITTà | FINO AL 20 maggio 2021

di FRANCESCO FABRIS

La celebre galleria Studio la Città di Verona ci presenta Mimesis – 3rd Stone From the Sun e, con essa, un Vincenzo Castella che indaga la forza politica della natura, mediata e filtrata attraverso un accesso dualistico che coinvolge anche l’occhio e la tecnica.
Nella narrazione curata da Salvatore Lacagnina l’artista, affermato per l’indagine attenta sul paesaggio, la realtà urbana, l’industria e l’architettura, ci conduce ad esplorare il mondo naturale sotto un’ottica originale e lineare al suo percorso poetico.

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun, veduta della mostra, Foto: Michele Alberto Sereni. Courtesy Studio la Città

La natura indagata, lungi da aspirazioni classificatorie o documentaristiche così come da messaggi ecologisti o sociali, si presenta come fenomeno culturale politico connaturato all’uomo, dove tale ultimo aspetto sintetizza la relazione tra l’immagine e il suo reale e la possibilità di compendiare tutte le forme di visione possibili.
Si narra, invero, una natura in cattività, frammentata, composta artificialmente, addirittura generata o coltivata in serra.
Spogliata dagli intenti scientifici, botanici e classificatori, la sua contemplazione non è altro che l’ennesimo esempio della possibilità, ripetutamente narrata dall’autore, di lasciare lo spettatore libero di attivare una costruzione di senso partendo dall’immagine per vacillare nelle sue stranianti rappresentazioni per così cogliere il senso più ampio della visione.
Il compito di orientarsi nel dualismo di indagine è, però, guidato, facilitato o anche solo indirizzato da Castella, che inizia una linea di senso muovendo dal titolo della mostra che poi si chiude con la tecnica ed i supporti utilizzati.

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun, veduta della mostra, Foto: Michele Alberto Sereni. Courtesy Studio la Città

Mimesis, invero, è l’aristotelica imitazione delle forme ideali della realtà che, nella critica letteraria, coincide con il tentativo su più piani (ideologico, stilistico o documentaristico) di riprodurre una realtà fedele tramite uno sguardo collocato “alla giusta distanza”, freddo, asettico e registratore.
A questo fa da contrappunto 3rd Stone From The Sun, brano psichedelico di Jimi Hendrix che ci accompagna durante l’esposizione e ci narra di un Castella ex musicista che, spingendoci ad immedesimarci nel viaggiatore interstellare che punta la terza pietra dal Sole, ci chiede di far sue le parole di aiuto, tutte tese ad una indagine “dal di dentro”, immersiva e senza appigli.
La navicella spaziale del testo di Hendrix individua la potenza naturale del nostro pianeta e, dallo spazio, chiede la possibilità di una vista intima e totalizzante, chiede solo di avvicinarsi, di scrutare il senso dell’immagine. Il senso, appunto, non la sua effige.
Il viaggiatore ci prega un accesso privilegiato e ravvicinato che suona così: “strange beautiful grass of green, with your majestic silver seas, Your mysterious mountains I’d wish to see closer, may I land my kinky machine?”.
L’artista lo concede, ed attraverso lui lo concede a noi, ricorrendo ad un espediente tanto singolare quanto fascinoso.

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun, veduta della mostra, Foto: Michele Alberto Sereni. Courtesy Studio la Città

La fotografia in mostra è realizzata attraverso forme di aberrazione sferica attorno ad un punto di messa a fuoco, attorno a quello che si chiama comunemente “alone” e rappresenta un fenomeno ottico indagato da migliaia di anni che si genera attorno al Sole ovvero ad altre sorgenti luminose.
Halo 22° è il nome tecnico di quello visibile in queste foto, in cui il supporto e la carta utilizzata concorrono in maniera determinante alla realizzazione del percorso di lettura ed indagine.
Si tratta, invero, di stampe fotografiche su carta giapponese di gelso che conferisce alle immagini una luminosità ma soprattutto una trasparenza fuori dal comune, che si disvela con l’approfondita esplorazione della stampa collocata tra due vetri.

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun, veduta della mostra, Foto: Michele Alberto Sereni. Courtesy Studio la Città

Lo stesso tempo di indagine e reazione è concesso nelle installazioni video a lentissima animazione, dove l’occhio si applica a registrare il senso del mondo vegetale, il suo movimento troppo spesso banalmente incorniciato in pose didascaliche e documentaristiche.
Il complesso di piani, tecniche e citazioni consente così all’artista di fuggire dalla banale logica descrittiva per raddoppiare e rinnovare il senso “anti-mimesi” della natura, consentendo allo spettatore di osservarla dapprima dalla distanza siderale del viaggiatore e poi dall’interno, immergendosi nel fenomeno ottico straniante che attiva il cortocircuito politico alla base dell’indagine.

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun, veduta della mostra, Foto: Michele Alberto Sereni. Courtesy Studio la Città

Vincenzo Castella. MIMESIS – 3rd Stone From The Sun
a cura di Salvatore Lacagnina

20 febbraio – 20 maggio 2021

Studio la Città
Lungadige Galtarossa 21, Verona

Info: +39 045597549
info@studiolacitta.it
https://studiolacitta.it

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