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PALERMO | Luoghi vari | 16 giugno – 4 novembre 2018

Tutto pronto a Palermo per accogliere Manifesta 12, la Biennale europea d’arte contemporanea che ha fatto del suo nomadismo il suo motivo caratterizzante, assecondando uno spirito di cooperazione, scambio e integrazione sociale in Europa e proponendosi come progetto culturale site-specific capace di reinterpretare i rapporti tra cultura (artistica e non solo) e società civile grazie ad un dialogo continuo con l’ambito in cui opera ogni volta. Con un ricco programma, ancora tutto da svelare e scoprire completamente, l’edizione di quest’anno si struttura attraverso più di 30 nuovi lavori, tra installazioni pubbliche, performance e interventi urbani e si dirama nei luoghi più iconici di Palermo quali Palazzo Costantino, Palazzo Ajutamicristo, lo ZEN, Palazzo Forcella De Seta, Chiesa dei Santi Euno e Giuliano, Pizzo Sella, Palazzo Butera, Orto Botanico di Palermo, Piazza Magione e il Teatro Garibaldi.

Palermo, Teatro Garibaldi, Copyright Manifesta 12, 2017 Photo by CAVE Studio

Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza è il titolo che il pool dei Creative Mediator di Manifesta 12, composto da Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis, ha voluto per questa dodicesima edizione presentata in una città la quale, al centro del Mediterraneo, da sempre ha annodato le trame della sua storia e le ha arricchite attraverso lo scambio e il confronto tra culture che, diverse e spesso lontane per origini e tradizioni, qui si sono incontrate. Inoltre, il suo clima particolare e la bellezza del suo paesaggio, recepisce le altre suggestioni mosse dalla riflessione artistica che si indirizza anche a tematiche e considerazioni di tipo ambientale, naturale e paesaggistico.
Ecco come Palermo può diventare il luogo ideale per confrontarsi su alcuni dei cambiamenti cruciali del nostro tempo e trovare vie alternative ai sistemi dominanti del presente, accentuando e promuovendo nuove prospettive di impegno civile: le sezioni Garden of Flows, Out of Control Room, e City on Stage diversificheranno e concentreranno le diverse tematiche legando le visioni proposte da Manifesta 12 alla comunità locale e alle sue realtà, aperte ora ad un nuovo pubblico più ampio, interpretando Palermo come un fecondo e stimolante laboratorio, le cui risposte aiutino ad affrontare le sfide del nostro tempo e si aprano ad un nuovo futuro.

Palermo, Pizzo Sella, Copyright Manifesta 12, 2017 Photo by CAVE Studio

Manifesta 12 sceglie ancora di radicarsi in seno ad una comunità locale relazionandosi con le varie sue componenti per esplicitare maggiormente il senso dell’unicità e dell’esclusività dei suoi progetti e delle sue proposte che qui, ancora di più, fanno leva sul concetto di incontro, scambio e contaminazione. In questo senso la maggiore ambizione della biennale europea è, e resta, operare con modalità interdisciplinari che coinvolgono le realtà del territorio per riconfigurare, riscoprire e riattivare le infrastrutture architettoniche, urbane, economiche, sociali e culturali dell’ambiente circostante.
Il compito di rendere viva questa edizione spetta ad un significativo gruppo di artisti che, con il loro lavoro, rendono evidenti gli orientamenti di Manifesta 12: l’installazione di Maria Thereza Alves per Palazzo Butera riguarda il sincretismo floreale siciliano, mentre il nigeriano Jelili Atiku propone una performance processionale per le vie della città. Hanno lavorato, invece, in collaborazione Gilles Clément, paesaggista e filosofo contemporaneo francese e ispiratore dell’intera biennale con il suo libro Il Giardino Planetario, e lo studio di progettazione multidisciplinare Coloco, sviluppando un giardino urbano per il quartiere Zen. Il Cooking Sections, collettivo londinese composto da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe, si concentra sui sistemi di distribuzione alimentare sul piano globale e propone installazioni e pranzi al sacco riflettendo sui sistemi di distribuzione dell’acqua e di coltivazione consapevole in Sicilia.

Palermo, Palazzo Forcella De Seta, Copyright Manifesta 12, 2017 Photo by CAVE Studio

L’irlandese John Gerrard propone una video-installazione che genera un ritratto virtuale intenso di una tragica scena vissuta personalmente dall’autore, mentre il video di Uriel Orlow, artista proveniente dalla Svizzera, fonde memorie umane alla testimonianza di alberi secolari, legando la storia naturale a quella dell’uomo. Lavorano su workshop, installazioni e intervento urbano i Rotor, collettivo belga di architetti, ispirati anche loro da un luogo palermitano, un tratto di costa di Pizzo Sella, che stimola una riflessione sulla relazione tra paesaggio e ambiente umano. Ricrea un “altro” mercato Khalil Rabah osservando i mercati palermitani, le loro storie e la loro bellezza suggestiva. In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, l’italiano Giorgio Vasta ha prodotto un’opera di storytelling e laboratori di scrittura creativa che hanno portato a cinque micro-narrazioni su Palermo. Citiamo, infine, la performance urbana e l’installazione multimediale dell’italiana Marinella Senatore che, coinvolgendo sia dilettanti che professionisti, sviluppa un’idea di narrazione come esperienza attiva.
Il calendario di Manifesta 12 si estende poi ad un ricchissimo elenco di progetti collaterali e al programma 5x5x5 che amplificheranno la portata e il significato del Giardino Planetario palermitano.

Manifesta 12. Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza

a cura dei Creative Mediator di Manifesta 12 Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli, Mirjam Varadinis
direzione Manifesta Hedwig Fijen
enti promotori Manifesta, Comune di Palermo
comitato d’onore: Stefano Baia Curioni, Presidente del Centro Internazionale di Arte e di Cultura di Palazzo Te, Mantova; Letizia Battaglia, Fotografa e Direttrice del Centro Internazionale di Fotografia, Palermo; Luca Bergamo, Vice Sindaco di Roma – Assessore alla crescita culturale Roma; Michail Borisovič Piotrovskij, Direttore Generale dell’Hermitage Museum, San Pietroburgo, Russia; Frank Carruet, Ambasciatore del Royal Kingdom of Belgium; Joëlle Comé, Direttore dell’Istituto Svizzero di Roma, Italia; Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura della città di Milano; Taco Dibbits, Direttore Generale del Rijks Museum di Amsterdam, Olanda; Alexiei Dingli, Sindaco di La Valletta, Malta; Marie -Hélène Feraud-Gregori, Consigliere Municipale Déléguée Opéra Odéon Art Contemporain, Ville de Marseille; Peter Haerle, Direttore Area Cultura, Città di Zurigo, Svizzera; Corine Mauch, Sindaco, Svizzero; Giovanna Melandri, Presidente ella Fondazione MAXXI, Roma; Giuseppe Morra, Presidente della Fondazione Morra e del Museo Hermann Nitsch, Napoli; Francesco Pantaleone, Gallerista, Palermo; Antonio Presti, Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, Messina; Heidi Sciacchitano, Direttore del Goethe Institut, Palermo; Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’ del MIBACT; Joep Wijnands, Ambasciatore del Royal Kingdom of the Netherlands; Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Palermo

16 giugno – 4 novembre 2018

Luoghi vari
Palermo

Info: www.manifesta12.org
Eventi collaterali e 5x5x5

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