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ASCONA (CH) | Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona | 30 maggio – 26 settembre 2021

Secondo appuntamento con Michelangelo Pistoletto e i suoi importanti progetti espositivi in corso, seguiti per noi da Corinna Conci. Leggi qui la prima intervista al Maestro incentrata sulla mostra GREGORIO XIII e MICHELANGELO PISTOLETTO, dal Rinascimento alla Rinascita.

Intervista a MICHELANGELO PISTOLETTO di Corinna Conci

Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, ospita la più importante e completa personale dell’artista, mai tenuta in Svizzera, dal titolo La Verità di Michelangelo Pistoletto. Dallo Specchio al Terzo Paradiso.

La rassegna, curata da Mara Folini e Alberto Fiz, si compone da quaranta opere, tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, video e rare immagini d’archivio, dal 1958 al 2021, alcune iconiche come La Venere degli stracci, Metro cubo d’infinito o i Quadri specchianti, altre esposte solo in rare circostanze, come quelle a tema politico degli anni Sessanta che fanno riferimento all’esperienza interdisciplinare dello Zoo, compagnia di azioni teatrali e performative presentate in contesti estranei all’ufficialità. Negli spazi museali gli spettatori possono inoltre divertirsi a spostare liberamente Sfera di giornali, opera che ripropone un lavoro del 1967. Il riciclo dell’informazione, la comunicazione fluida, la sovrapposizione delle notizie e il loro azzeramento, sono solo alcuni aspetti che rendono particolarmente attuale Sfera di giornali che, sabato 10 luglio, dal museo si sposterà per le strade di Ascona in occasione di una performance destinata a coinvolgere gli abitanti del Borgo.

La verità di Michelangelo Pistoletto, Ascona, Museo Comunale d’Arte Moderna, Sala Love difference, Foto: Alexandre Zveiger

Il percorso espositivo allestito sui due piani del Museo si chiude idealmente con Love Difference-Mar Mediterraneo, il grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dai diversi paesi che si affacciano su questo mare. L’opera, presentata nel 2003 alla Biennale di Venezia quando Pistoletto vince il Leone d’Oro alla carriera, è un annuncio programmatico che unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica. Nello stesso anno l’artista scrive il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito che accoglie al suo interno un terzo cerchio centrale, in una dinamica che fa riferimento a tre momenti della storia dell’umanità: il primo è quello delle origini, in cui l’uomo era integrato nella Natura; il secondo è quello Artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, della scienza e della tecnologia. Il terzo è quello che si pone al centro, come superamento dell’attuale conflitto tra natura e artificio, e che implica un nuovo modello di società profondamente inclusiva.

Le grandi fotografie delle installazioni del Terzo Paradiso sulla Piramide del Louvre (2013), nelle acque di fronte a L’Avana (2014), nel Parco del Palazzo delle Nazioni a Ginevra (2015) o sul logo della missione della Stazione Spaziale Internazionale nel 2017, fanno da trait-d’union con le nuove installazioni del Terzo Paradiso che si possono ammirare al Monte Verità e al Castello San Materno.

Al Museo Castello San Materno i visitatori sono accolti dallo stesso Pistoletto che, in una video installazione oleografica, introduce i temi del Terzo Paradiso. L‘installazione ambientale, composta da una settantina di piante, è visibile nel parco del Castello. A corollario dell’iniziativa, a Monte Verità, luogo ricco di storia e cultura, punto d’incontro agli inizi del secolo scorso per artisti e intellettuali anticonformisti di tutta Europa, è stato creato, con l’impiego di sassi, un altro Terzo Paradiso, donato dall’artista per segnare la continuità di pensiero con questo luogo emblematico di Ascona.

Terzo Paradiso, Monte Verità Ascona , Foto: Alexandre Zveiger

Quale relazione intercorre tra la verità, oggetto di questa retrospettiva, e lo specchio, uno degli elementi centrali del suo lavoro?
Lo specchio non può mentire, posso giurare sullo specchio perché scientificamente assevera il vero. Non è qualcosa che supplisce il vero. Si tratta del valore che si può dare al presente: utilizzare la conoscenza per la verità, ma non virtuale bensì reale.

La verità di Michelangelo Pistoletto, Ascona, Museo Comunale d’Arte Moderna, Sala Arte Povera Foto: Alexandre Zveiger

Quindi si tratta dello stare nel qui ed ora?
Sì. Non c’è mai stata l’intrusione nello specchio del fenomeno rappresentativo e raffigurativo della mente. Quando ho messo un’immagine non inventata da me ma solitamente riflessa in quel dato momento dallo specchio, è diventa rappresentativa per tutta la storia della rappresentazione e dell’arte. Senza quell’immagine gli specchi si usano per altro. Gli specchi non sono arte.

Ha introdotto il fenomeno arte nello specchio.
È così, perché ho fatto diventare raffigurativo tutto ciò che è nello specchio. Ma non è un’immagine arbitrariamente mia, è fatta da una macchina meccanica fotografica che con un occhio artificiale fissa ciò che sta succedendo. Si tratta dell’immagine che scorre nell’ottica umana, che dura un 24esimo di secondo. La religione serve per religare e unire come la politica ma poi diventa opportunismo, significa relegare le persone che devono credere a ciò che viene raccontato, per essere uniti. Io voglio offrire invece una verità che significa non tradire il vero, perché questa è la formula dell’equilibrio, dell’esistenza e della creazione, scientificamente provata.

La verità di Michelangelo Pistoletto, Ascona, Museo Comunale d’Arte Moderna, Sala Quadri specchianti Foto Alexandre Zveiger

Il concetto di unione e connessione emerge anche nel manifesto del Terzo Paradiso (2003), che propone un nuovo “utopico” modello di società ecosostenibile, democratica e inclusiva.
Essere in connessione con l’altro, seguendo i principi e comportamenti etici che guidano la vita comune è importate tanto quanto la connessione equilibrata tra l’artificio e la natura. Mangiando insieme a un’altra persona il nostro gusto raddoppia. Condividere un sapore diventa profondamente piacevole. Anche cantare insieme ad altre persone lo è: sentendo diverse voci, emergono elementi di unione, come l’unisono. Oggi siamo nel momento della rinascita, dopo una pandemia mondiale: ma i virus sono anche di tipo economico e mentale. Rinascita ora significa tempo della coscienza, del possibile.

Terzo Paradiso, Museo Castello San Materno Ascona , Foto Alexandre Zveiger

LA VERITÀ DI MICHELANGELO PISTOLETTO. Dallo Specchio al Terzo Paradiso
a cura di Mara Folini e Alberto Fiz

30 maggio – 26 settembre 2021

Ascona (Svizzera)

Museo Comunale d’Arte Moderna, via Borgo 34

Museo Castello San Materno, via Losone 10

Accompagna la mostra un catalogo bilingue (italiano-inglese) Edizioni Casagrande, con testi di Mara Folini, Alberto Fiz, Paolo Naldini, un intervento di Michelangelo Pistoletto e l’intervista a Pistoletto di Hans Ulrich Obrist.

Orari: Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona: dal martedì al sabato, 10.00 – 12.00; 14.00 – 17.00 | domenica, 10.00 – 12.00. Lunedì chiuso

Museo Castello San Materno: dal giovedì al sabato, 10.00 – 12.00; 14.00 – 17.00 | domenica, 14.00 – 16.00. Chiuso dal lunedì al mercoledì

Info: +41 (0)91 759 81 40
museo@ascona.ch
www.museoascona.ch

 

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