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#LAPRIMAVOLTA

di GIORGIA BERGANTIN

Fermarsi alle impressioni provate/provocate dalla prima visione di un’opera d’arte. Accogliere il primo istinto e tentare di trascriverlo soffocando la necessità di addobbarlo con troppe parole.
Pacare le interpretazioni più complesse, che si potrebbero generare interrogando ripetutamente l’immagine e l’autore della stessa, a favore di una lettura rapida basata sulla personale pulsione nei confronti della specifica visione.
Qui, veloce non è sinonimo di superficiale ma di «prossimo all’impulso»: accorciando i tempi di riflessione, studio e confronto, si emancipa la spontaneità.
Questa è La Prima Volta di Giorgia Bergantin che chiede ad artist* da lei scelti di inviarle una foto di una propria opera inedita (non ancora esposta o pubblicata su cataloghi, articoli, social…) e che si consegna anche a noi, alla nostra visione, per la prima volta, attraverso i canali web e social di Espoarte, per due sabati al mese.

Quegli uomini erano scomparsi da un tempo divenuto oramai indecifrabile perfino ai loro cari. Nessuna notizia, lettere o dicerie. Si pregava per le loro anime; i loro corpi erano già spacciati.
In alcuni momenti di fitta disperazione, desideravano la morte, la fine di quella nomade agonia. Invece sopravvivevano sempre. Perseguitati da continue inondazioni, pellegrinavano verso il vuoto. Calpestare il suolo era il loro gesto quotidiano, atto di vita. Di libertà o dannazione? Le loro coscienze si assentavano per lunghi periodi, sconfitte di fronte ad una realtà così scontata. Si risvegliano solo al canto di certi animali, unici moniti insieme alla sporadica vegetazione. Miseri uomini vagavano nella stessa terra di miseri branchi. Le loro esistenze erano infangate, il loro solo ed unico destino poteva essere una pioggia torrenziale.

Daniele Gagliardi (1973), laureato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2018. All’origine, e alla fine, c’è il disegno, che può emergere solitario sulla tela oppure occupare parti di un’installazione. Il segno, a volte accennato, a volte prepotente, dà vita a paesaggi umani, accompagnati da animali, reali e fantastici. Espone fino a gennaio 2022 alle Gallerie Civiche di Palazzo Ducale a Pavullo (MO) con la mostra collettiva Ultraromanticismo – Il post umano tra inquietudini e abbandono, a cura di Ricognizioni sull’arte. Nel mese di dicembre inaugurerà un open studio nel suo attuale laboratorio a Guastalla (RE).

Leggi qui tutte le altre uscite de La Prima Volta: https://www.espoarte.net/tag/laprimavolta/
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