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MILANO| Fondazione Adolfo Pini | 27 novembre 2019 – 6 marzo 2020

di SERENA FILIPPINI

Giorni segreti è la mostra in corso alla Fondazione Adolfo Pini curata da Anna Daneri e dedicata alle opere di Giovanni De Lazzari (Lecco, 1977) realizzate a partire dal 2008.
All’interno di quella che è stata per anni la casa-studio dell’artista Renzo Bongiovanni Radice viene così a crearsi un insolito dialogo tra le opere esposte e gli spazi, gli arredi, le decorazioni della Fondazione, oltre che con le opere di Bongiovanni Radice stesso, alcune delle quali esposte permanentemente.

Giorni segreti. Giovanni De Lazzari, installation view (Vetrine, dettaglio), 2019, Fondazione Pini, Milano Credits Andrea Rossetti

Si tratta di un progetto site-specific che comprende nuclei differenti messi a confronto come pittura, scultura, disegno e collage, attraverso i quali viene data ai visitatori la possibilità di indagare e ricostruire il poliedrico percorso artistico di De Lazzari, in ciascuno dei suoi linguaggi e forme.
Uno dei temi che lega le opere esposte è la natura e, in particolar modo, la relazione che l’uomo instaura con essa, spesso tradotta in convivenza forzata per entrambi, rapporto limitante se vissuto dall’uomo come fosse un estraneo e non come parte integrante dell’ambiente naturale circostante, tanto che nella mostra sono esposti anche oggetti naturali e artificiali raccolti dall’artista durante il tempo trascorso immerso nella natura.

Giovanni De Lazzari, Sottotraccia, 2019, matita su muro Credits Andrea Rossetti

Giorni segreti. Giovanni De Lazzari, installation view (Sottotraccia, 2019, matita su muro), 2019, Fondazione Pini, Milano Credits Andrea Rossetti

Elementi naturali, o loro citazioni implicite, sono presenti anche nei disegni dove emergono forme intrecciate in cui si possono riconoscere serpenti che danno vita a due condizioni opposte: amore e morte. I serpenti, infatti, assumono la stessa posizione quando si accoppiano e quando lottano, pur compiendo azioni distanti a livello di significato, metafora di un rapporto complesso e caratterizzato da tensioni e contrasti costanti.
La natura si fa elemento indispensabile anche per purificare l’immagine, altro tema che emerge dall’intera esposizione, dal momento che la produzione massificata e lo sfruttamento dell’immagine che si verifica quotidianamente contribuisce a farle perdere il suo valore intrinseco ed invita alla riflessione sul ruolo che assume oggi e soprattutto sul suo significato.

Giovanni De Lazzari Credits Greta Campiglio

Non è un caso, dunque, se l’artista conferisce all’utilizzo della matita, strumento con il quale sono state realizzate molte delle opere in mostra, un valore sostanziale nella sua ricerca artistica, ritornando alle origini dell’immagine, alle sue radici e, soprattutto, alla sua essenza.
Con la matita riesce ad arrivare ad uno stato di estrema sintesi formale, pur senza perdere la consistenza del contenuto, perché il disegno, nella poetica di De Lazzari, non è un’arte minore o preparatoria per giungere ad un prodotto dal maggiore impatto visivo, ma fulcro del suo intero lavoro.

Giorni segreti. Giovanni De Lazzari, installation view (Taccuini, 2008-19), 2019, Fondazione Pini, Milano Credits Andrea Rossetti

Per raggiungere uno stato di purificazione dell’immagine, di ricerca del suo cuore pulsante, l’artista decide di dedicarsi ad una meditazione solitaria, che ispira il titolo della mostra. Il risultato di questa ricerca è, tra le altre opere, l’esposizione di alcuni taccuini realizzati da De Lazzari come fossero sculture, vere opere d’arte a tutti gli effetti, e autentici testimoni della sua pratica pittorica quotidiana.
I giorni segreti di De Lazzari si traducono in metafora dei giorni segreti di qualsiasi essere umano che, vivendo ogni giorno la propria vita, si interroga su temi universali che, in realtà, toccano da vicino e nel profondo la sua intima essenza.

Giovanni De Lazzari. Giorni segreti
a cura di Anna Daneri

27 novembre 2019 – 6 marzo 2020

Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano

Orari: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 e 15.00-17.00
Ingresso libero

Info: +39 02 874502
eventi@fondazionepini.it
www.fondazionepini.net

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