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ROMA| 1/9 unosunove arte contemporanea | 5 giugno – 27 luglio 2018
MILANO | Galleria Giovanni Bonelli | In progress

Intervista a GINO PISAPIA di Beatrice Salvatore

Reazione a catena. Differenti vie della Pittura è il nome di un progetto espositivo e di ricerca, a cura di Gino Pisapia, che al di là dell’impatto tradizionale di esposizione che accomuna tutte le mostre, svela in realtà delle direttrici nascoste, fili invisibili che legano le opere ma soprattutto gli artisti invitati fra loro. Per questo progetto, la scelta del nome e la sua motivazione risiedono proprio in una sorta di intreccio che rimanda da un’opera all’altra, come tessere di un domino collegate da una sequenza visiva e algebrica. O anche un passaparola, un effetto delle comunicazioni e dei rapporti spesso poco visibili che intercorrono fra artista ed artista, rimbalzando spesso anche attraverso l’ispirazione e le reciproche influenze, sulle opere stesse, in un tratto, in un colore o un fondo.

Eugenia Vanni, Senza Titolo, 2012, olio su tela, 80×100 cm

Il curatore, ha così voluto lasciare emergere nella sua stessa ricerca, perché così si presenta questa mostra, la ricerca stessa degli artisti, lontani o accomunati nei differenti e diversissimi linguaggi, ma vicini per storie di vita o per incontri. Impercettibilmente, dunque, la vita e quella degli artisti soprattutto, incontra il prodotto–arte, in un binomio assoluto tanto caro al Novecento. Minimo comune denominatore solo uno, la pittura, per il resto il viaggio nei linguaggi e nelle sensibilità è libero. Reazione a catena è un progetto per questo itinerante. La prima tappa si è conclusa a Roma, poi approderà a Milano, producendo altre reazioni virtuose, si spera. Abbiamo chiacchierato direttamente con il curatore, che ci racconta l’idea espositiva e la sua ricerca nell’ambito della pittura, vero mondo parallelo.

La mia prima domanda, poiché vivo quest’intervista soprattutto come un confronto e schietto, è immediata e diretta: Perché e a cosa serve secondo te l’arte nel mondo contemporaneo, anzi ora?
C’è una frase del maestro, del maître à penser, Leo Longanesi che mi piace citare spesso in risposta a quanti questa domanda mi pongono “L’arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati”.

Gli artisti, soprattutto quelli del cosiddetto “sistema” spesso sono persone banali, nel senso che si pongono e danno risposte deboli e che hanno scelto una sorta di mestiere, che doni loro un’immagine sociale accettabile e un ruolo importante, anche se spesso non gravido di contenuti e ricerca, in una sorta di “ballo mascherato” di individualità più o meno creative, che non sembrano avere un vero contatto con l’enigma dell’arte, quindi mi chiedo come riesci ad orientarti, cosa vibra in te per riuscire a capire se ti trovi di fronte ad un artista vero?
Non possiedo alcuna bacchetta magica né credo di essere Re Mida, è vero esistono tanti artisti e questo è un dato di fatto ma rispetto alla mia esperienza posso dirti che scelgo gli artisti in base ai progetti che affronto e ovviamente sono tutte scelte, per me, ponderate e consapevoli nel senso che credo in quegli artisti e soprattutto nella propria capacità di raccontare quella determinata storia. E poi se è vero che i cavalli buoni si vedono alla fine, solo la distanza del tempo potrà giudicare.

Reazione a catena. Differenti vie della pittura #1, veduta della mostra, opera di Gabriele Arruzzo, 1/9unosunove
arte contemporanea. Foto Giorgio Benni

Facciamo un gioco: dimmi delle parole chiave che possano esprimere il senso del progetto Reazione a Catena e dammene delle brevi spiegazioni.
Si tratta di un Progetto perché si compone di varie Mostre sulla Pittura Italiana basato su un singolare Processo di auto-costruzione ricavato da un semplice algoritmo preso in prestito dall’ambito fisico-chimico, dove la Reazione a catena determina e gestisce il numero di artisti, viventi, che di volta in volta prenderanno parte all’esposizione.

Dal punto di vista del fruitore (e non solo del collezionista che acquisterà uno o due pezzi che lo hanno segnato particolarmente), qual è il fil rouge che lega le opere insieme, c’è una chiave di lettura unica che ha sorpreso anche te a posteriori?
Il primo episodio di Reazione a Catena Differenti vie della Pittura #1 è la pietra sulla quale si auto-costruisce la mostra da poco conclusasi e tutte quelle che verranno in seguito, perciò il filo conduttore che tiene insieme le opere è sicuramente la Pittura, alla quale si aggiunge un elemento per me, in questo progetto, molto importante ossia mettere in evidenza i rapporti interpersonali che intercorrono tra gli artisti che hanno preso e prenderanno parte alle mostre.
Ho dato il via alla reazione mettendo in dialogo due artisti molto diversi tra loro per approccio, modalità, genere e generazione, accomunati dalla pratica della pittura.
I primi due artisti che ho invitato seppur antitetici condividono in maniera autentica
un’approfondita e appassionata ricerca sulla luce, Valentina D’Amaro e Riccardo Guarneri rispettivamente classe 1966 e 1933. Se la prima ha poi scelto di invitare Angelo Mosca e Lorenza Boisi, il secondo ha optato per Claudio Olivieri e Mauro Cappelletti. A questo punto Angelo Mosca ha deciso di invitare Michele Tocca ed io ho inserito Francesco Lauretta, invece Lorenza Boisi ha scelto Jacopo Casadei al quale ho contrapposto Luigi Presicce.
Dall’altro versante della “reazione”, invece, Claudio Olivieri ha invitato Roberto Casiraghi ed io ho selezionato Eugenia Vanni, mentre Mauro Cappelletti ha scelto Andrea Fontanari io ho deciso di concludere questo primo episodio del progetto invitando Gabriele Arruzzo.
Assecondando tale modalità il percorso espositivo proseguirà nella sua auto-costruzione basandosi su criteri selettivi che si affidano appunto ai rapporti stessi che intercorrono tra gli artisti che “frequentano” lo stesso linguaggio e sono qui invitati a raccontare del proprio viaggio nei territori della pittura in dialogo con me.

Angelo Mosca, Il domatore di tela e di telai, 2014, olio su tela, 76.3×101.5 cm

Il progetto, non solo è una sorta di lavoro corale nella stessa esposizione, ma è anche itinerante. Mi spieghi perché questa scelta e quali saranno le prossime tappe? Hai disegnato una mappa particolare?
Il progetto espositivo proprio per questo in progress, si compone di più mostre in diverse città, per provare a restituire una più ampia panoramica possibile sull’attuale stato della pittura italiana, al contempo si offre alla compilazione di una sorta di mappatura “interpersonale”, fatta e agita da artisti che hanno privilegiato questo linguaggio ad altri, senza tener conto di alcun vincolo tematico, biologico o geografico; l’unica conditio sine qua non è che gli artisti siano in vita e nati in territorio italiano.
A questo punto ho riflettuto sulla possibilità di costruire parzialmente la mostra e ho provato a capire in che modo potessi lavorare non solo sulla materia pittorica ma svolgere parallelamente una ricerca capace di mettere in evidenza i rapporti di stima, fiducia, ammirazione, amicizia ma anche odio o rivalità all’interno della “comunità” dei pittori coinvolti.
Ho pensato a molte possibilità ma quella più interessante, quasi ad hoc per il mio progetto sembrava esser l’idea della reazione a catena perciò mi sono appropriato delle regole del processo fisico/chimico per costruire il percorso che appunto si determina attraverso l’applicazione di un elementare algoritmo capace di gestire potenzialmente un numero infinito di artisti e opere.
Ho provato a vestire i panni del fisico/chimico in laboratorio, sostituendo agli elementi gli artisti e inserendo personalmente, in ogni sequenza dell’elementare algoritmo che ho elaborato alcuni nomi che ritenevo rappresentativi di un certo modo di fare pittura. Ho così ottenuto la mia reazione.
Proprio perché ho concepito Reazione a Catena Differenti vie della Pittura, come un progetto aperto e in divenire non ho disegnato nessuna mappa ma di volta in volta si aggiungeranno degli episodi, il primo si è appena concluso presso la Galleria Unosunove di Roma con 14 artisti nati tra il 1933 e il 1996, seguirà il secondo episodio negli spazi della Galleria Giovanni Bonelli di Milano tra l’autunno e l’inverno del 2018.

Reazione a catena. Differenti vie della pittura #1, veduta della mostra, 1/9unosunove
arte contemporanea Foto Giorgio Benni

Cos’è per te la pittura? Credi che finalmente stia avendo la sua giusta importanza, il suo spazio?
La pittura è una tecnica.
La pittura è un linguaggio.
La pittura è un modo di fare.
La pittura è un modo di essere.
La pittura è uno stato mentale.
La pittura un’alternativa bidimensionale alla scultura.

La pittura ha sempre avuto il suo spazio certo bisogna innanzitutto definire cosa si intenda per “spazio”. Spazio espositivo o spazio remunerativo? Non sempre la qualità dell’opera rispecchia la sua capacità di essere venduta. Per questo ci tengo a sottolineare che se si sono fatte e si continuano a fare mostre di pittura e sulla pittura non vuol dire che queste mostre siano necessariamente attenzionate dal “sistema” e dal mercato. Ci sono stati dei momenti in cui la pittura ha avuto una maggiore visibilità, vedi gli anni ’90, in virtù non solo di un proliferare di mostre ma anche di un mercato compiacente.
Ovviamente come capita nella maggior parte dei “sistemi” può verificarsi la nascita di mode o tendenze.
Nessun sistema è scevro da speculazioni economiche o intellettuali, perciò anche nell’arte si sono verificati spesso casi di sopravvalutazione di artisti e opere che poi hanno portato questi ultimi a una situazione di stallo (nel mercato), vedi anche il destino di molta pittura italiana. Il sistema dell’arte così come tutti i sistemi di produzione economica può creare tendenze e mode che se supportate e alimentate da soggetti forti economicamente, come accaduto e continuerà ad accadere, possono durare anni o finanche attestarsi come investimenti.


Reazione a catena. Differenti vie della Pittura #1
a cura di Gino Pisapia

Artisti: Gabriele Arruzzo, Lorenza Boisi, Mauro Cappelletti, Jacopo Casadei, Roberto Casiraghi, Valentina D’Amaro, Andrea Fontanari, Riccardo Guarneri, Francesco Lauretta, Angelo Mosca, Claudio Olivieri, Luigi Presicce, Michele Tocca, Eugenia Vanni

5 giugno – 27 luglio 2018

1/9 unosunove arte contemporanea
Palazzo Santacroce

Via degli Specchi 20, Roma

Info: +39 06 97613696
gallery@unosunove.com
www.unosunove.com

e

Reazione a catena. Differenti vie della Pittura #2

In progress

Galleria Giovanni Bonelli
via Luigi Porro Lambertenghi 6, Milano

Info: +39 02 87246945
info@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.it

 

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