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MILANO | Costantini Art Gallery | Fino all’8 giugno 2015

di CRISTINA CASERO

La mostra di Aqua Aura allestita negli spazi della Costantini Art Gallery di Milano, nell’ambito del Photofestival, merita certamente una visita. Intanto perché le opere esposte ci accompagnano oltre la soglia di un mondo fantastico, nel quale gli elementi colti nella realtà sono tradotti in una dimensione meta-fisica e totalmente irreale, illusionistica: l’autore, infatti, ha inventato un universo in cui la natura animale e quella vegetale si fondono, magicamente, in forme inedite.

Aqua Aura. Illusion-Inclusion, Costantini Art Gallery, Milano

Il gusto di vedere queste immagini, di per sé belle, curiose e stimolanti, si coniuga quindi con il curioso stupore che nasce dalla possibilità che ci viene offerta di riconoscere i singoli frammenti di reale che, insieme, concorrono a definire le presenze stranianti che campeggiano nelle opere che abbiamo di fronte. Ma il guardare con attenzione a queste opere costituisce anche, indubbiamente, una buona occasione per fare qualche considerazione sulla fotografia – cosa sempre utile di questi tempi, dato che essa è un mezzo ormai estremamente diffuso in ambito artistico – , sulle infinite possibilità espressive offerte dal suo uso e, soprattutto, sulla sua ambigua natura di immagine che, sebbene sia legata a doppio filo alla realtà, non si può certo intendere come portatrice di verità, in termini assoluti. Come queste opere di Aqua Aura dimostrano perfettamente.
Le fotografie dell’artista esposte in questa occasione sono immagini ad altissima definizione, nelle quali i singoli elementi figurativi si definiscono netti e precisi, assumendo di fronte ai nostri occhi una consistenza viva, tridimensionale, molto realistica. E questo risulta quanto mai affascinante nella misura in cui ciò che campeggia nelle opere,  di fatto, non esiste.  La ricerca dell’artista, dunque, si pone al centro di interessanti questioni intorno alle differenti, possibili, modalità di utilizzo del mezzo e propone una affascinante soluzione visiva che si basa su un procedimento il quale, pur avendo una origine assai lontana, risulta quanto mai attuale.

Aqua Aura, Bodies, stampa a carbone su carta cotone, 110x180 cm

Esse, infatti, sono realizzate grazie a quel principio antichissimo, la fotografia composita, che tanta fortuna ebbe intorno alla metà dell’Ottocento, quando venne inteso come utile espediente in grado di garantire un elevato tasso di artisticità all’immagine fotografica, poiché la portava ben oltre i limiti imposti dal suo fisiologico rapporto di stretta analogia con il reale, lasciando al contempo all’autore un ampio margine di intervento creativo.
È un sistema, in sostanza, che offre la possibilità di manipolare il dato di realtà, combinando elementi differenti e creando così immagini il cui fascino sta proprio nell’essere intensamente reali, poiché ottenute attraverso scatti fotografici, pur non limitandosi a rappresentare la realtà esattamente come essa ai nostri occhi si offre. Oggi, di certo, non c’è nessun bisogno di ricorrere ad un paradigma espressivo come questo per dare una  valenza estetica, artistica, alla fotografia; ma esso risulta, come questa mostra ribadisce, ugualmente un ottimo strumento per sondare le ricche possibilità espressive che l’immagine fotografica custodisce. E, anche, per provare a guardare alla realtà con uno sguardo diverso, nuovo.

Aqua Aura. Illusion – Inclusion

7 maggio – 8 giugno 2015

Costantini Art Gallery
via Crema 8, Milano

Orari: tutti i giorni 10.30-12.30 e 15.30-19.30; chiuso lunedì mattina e festivi

Info: +39 02 87391434
costantiniartgallery@gmail.com

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