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MODENA | “La Galleria. Collezione e Archivio Storico” di BPER Banca | 10 dicembre 2021 – 13 marzo 2022 

di ALESSIA PIETROPINTO

Indistinti, enigmatici, incerti ed ambigui. Paesaggi che timidamente si rendono manifesti allo sguardo di uno spettatore curioso di scovare, tra quelle solide e rassicuranti costruzioni ed una fiorente e rigogliosa vegetazione, il proprio vissuto, la nostalgia di una vita passata dove il tempo scorre lentamente e i fenomeni naturali scandiscono le lunghe giornate.
“La Galleria. Collezione e Archivio Storico” di BPER Banca di Modena presenta una esposizione composta da otto tele – provenienti dalla nuova sede del Monte di Pietà di Ferrara – di Giuseppe Zola (Brescia, 1672 – Ferrara, 1743), artista insolito del XVIII secolo, attivo principalmente nel territorio ferrarese e dedito alla pittura di paesaggio. Il tema paesaggistico, prestandosi a molteplici declinazioni espressive, viene rivalutato e considerato un genere pittorico autonomo nel tardo Seicento, momento storico in cui assume un’importanza tale da renderlo protagonista di numerose opere pittoriche.

Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio, Veduta della mostra, La Galleria BPER, Modena Foto Ernesto Tuliozi, Avenida

Collocandosi di fronte ai quadri di Zola l’osservatore entra in un turbine di emozioni dicotomiche capaci di rievocare i più reconditi ricordi e far riaffiorare quell’immagine archetipica interiore, parte di ciascuno di noi. Cascate cristalline, rocce scoscese, piante rampicanti e vedute di campagne verdeggianti fungono da elementi catartici in cui riversare le più profonde e radicate inquietudini derivanti dalla frenetica epoca nella quale viviamo. Nei suoi lavori paesaggi classici e più rigorosi si alternano a luoghi naturali incolti e pittoreschi fungendo, in entrambi i casi, da portali metaforici verso un mondo parallelo, un posto ideale nel quale rifugiarsi per un breve ma intenso istante.
Giuseppe Zola, con estrema disinvoltura, realizza delle opere che si prefiggono di indagare non solo la bellezza e la maestosità della natura, ma anche il rapporto che intercorre e gli intrecci che ne derivano tra l’esperienza personale e ciò che ci circonda; realtà trasfigurate e plagiate dall’azione in-consapevole dell’uomo, territori indefiniti e misteriosi che si disvelano progressivamente, un mondo arcadico che soffre, ama e respira in simbiosi con l’essere umano.

Giuseppe Zola, Riposo di Erminia, olio su tela, 160×92 cm

Antiche mura, lontani casolari, pastori addormentati e limpidi specchi d’acqua conferiscono quel senso di quiete e serenità tipica della vita campestre, cristallizzata in un etereo spazio atmosferico reso tale da velature cromatiche ed indefinite gradazioni ombrose. Il ponte, altro componente presente in molteplici sue opere, assume una duplice funzione: punto di riferimento compositivo, per far sì che l’occhio attento dello spettatore venga indirizzato e stabilizzato al fine di permettergli un’immersione totalizzante nelle profondità del paesaggio, e dettaglio dal valore metaforico che si ricollega con la nostra cultura, intima e personale.
Giuseppe Zola non si limita a rappresentare luoghi perfetti in grado di rallegrare la vista e l’animo ma crea, influenzato dall’ambiente veneziano e dalle opere di Marco Ricci e Salvator Rosa, scorci di vita nei quali, i più disparati elementi accostati tra loro in modo fantastico e variegato, si integrano reciprocamente, determinando lo spazio dell’intera composizione senza mai alterarne la resa estetica finale ma, sottolineando quella sensibilità romantica emergente. Osservando i lavori minuziosamente descritti dall’artista, si viene rapiti non solo dalla solidità della costruzione prospettica ma, altresì, da quei singoli tocchi di luce in netto contrasto con un chiaroscuro, garante di una esperienza immersiva e totalizzante.

Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio, Veduta della mostra, La Galleria BPER, Modena Foto Ernesto Tuliozi, Avenida

Attraverso la sua pratica artistica, questi ambienti incontaminati caratterizzati dalla primavera eterna e da una lussureggiante vegetazione mutano il loro aspetto, evolvendosi in una sorta di palcoscenico teatrale in cui il labile confine tra realtà e fantasia, tra componenti misticheggianti e momenti della quotidianità si assottiglia a tal punto da far sì che ci si perda con lo sguardo verso quell’orizzonte azzurrino, con il fine ultimo di scorgere quel quid in più, quel sussulto interiore derivante dalla propria, ritrovata, sensibilità d’animo.

Paesi Vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio
a cura di Lucia Peruzzi
catalogo con testi di Lucia Peruzzi ed Eraldo Antonini 

10 dicembre 2021 – 13 marzo 2022

“La Galleria. Collezione e Archivio Storico” di BPER Banca
Via Scudari 9, Modena

Orari: venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 e 14.00-18.00; chiusura natalizia nei weekend 24-26 dicembre 2021 e 31 dicembre 2021 – 2 gennaio 2022
Ingresso gratuito previa presentazione del Green pass rafforzato
Visite guidate, gruppi e aperture straordinarie su prenotazione

Info: +390592021598
lagalleria@bper.it
www.lagalleriabper.it

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