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MORESCO | Tomav – Torre Moresco Centro Arti Visive | Fino al 23 giugno 2024

di VALERIA CARNEVALI

Uno spirito pagano si aggira per la torre. Una linea matriarcale e selvaggia unisce i piani di un edificio che nasce virile nella forma e nella funzione, baluardo di guerra e dominio: una natura ancestralmente femminile si insinua in una cultura storicamente maschile, generando l’unione degli opposti che muove il mondo nei secoli.

Giorgia Mascitti. Una serpe nello stivale. Fotografia di Michele Alberto Sereni

La giovane Giorgia Mascitti (nasce a San Benedetto del Tronto nel 1995, vive e lavora a Pescara) trae dalla cultura precristiana d’appennino la linfa vitale per dare origine ai propri disegni: un mondo di animali totemici si fonde agli elementi della mitologia e della storia dell’arte locale, trovando nella grafite su carta un mezzo congeniale che dà alla visione, soprattutto nelle opere di grande formato, la potenza tipica dei dipinti.

Giorgia Mascitti, Una serpe nello stivale. Fotografia di Michele Alberto Sereni

La fusione di civiltà avvenuta nella Penisola in epoca bassoimperiale, intorno al IV secolo dopo Cristo, è una delle caratteristiche nascoste di questo territorio compreso tra i monti Sibillini e il mare Adriatico, per cui sembra singolare, ma non peregrino, assimilare la Santa Lucia nelle fattezze che le ha dato il pittore locale Vincenzo Pagani (l’originale del 1525 attribuitagli può essere vista nel Monastero di S. Lucia di Sarnano) alla Sibilla Appenninica, divinità lunare ed enigmatica, figlia di un pantheon antichissimo che ha dato il nome alla catena montuosa che si scruta dalle feritoie della torre, nello stesso spazio che ospita il grande e suggestivo disegno che la rappresenta.

Giorgia Mascitti, Una serpe nello stivale. Fotografia di Michele Alberto Sereni

Giorgia Mascitti, come le donne del classico della psicologia di Clarissa Pinkola Estés, è una di quelle che “corre con i lupi” e si sente parte lei stessa dell’immaginario che ha disegnato, per questa mostra personale che l’ha sfidata nella produzione e nell’allestimento, e che spazia con il pensiero anche verso una fauna esotica (quello che ha la fisicità di un grande coccodrillo tradisce l’ispirazione autoctona di altri animali disegnati e nominati fin nel titolo) e verso una fantasia personale pullulante di giocosi e colorati esserini fatati che fanno da controcanto alle severe figure acrome.

Giorgia Mascitti, Una serpe nello stivale. Fotografia di Michele Alberto Sereni

Questi minuscoli personaggi, ripetuti e realizzati in pasta per modellare, innestati su piccoli giocattoli, e distribuiti a sorpresa in diversi punti del percorso espositivo, allestito nei particolari spazi del TOMAV di Moresco, costituiscono simpatici divertissement che, dialogando tra loro, concedono un tono scherzoso all’insieme.

Giorgia Mascitti, Una serpe nello stivale. Fotografia di Michele Alberto Sereni


Giorgia Mascitti. Una serpe nello stivale
a cura di Miral Rivalta

Fino al 23 giugno 2024

TOMAV – Torre Moresco Arti Visive
Via Roma, Moresco

Info: +39 0734 259983
tomav.expe@gmail.com

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