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All’avvio della cosidetta “fase 2” e in attesa della riapertura dei musei, delle biblioteche e delle mostre, annunciata dal Presidente del Consiglio per il 18 maggio 2020, le gallerie d’arte italiane, guidate dall’Angamc, l’unica associazione nazionale di categoria, hanno scritto una lettera al ministro Franceschini, per sollecitare l’apertura di un immediato dialogo su temi strategici per un settore duramente colpito dalla prolungata chiusura degli spazi espositivi e dalla sospensione degli eventi fieristici; provvedimenti che hanno aggravato ulteriormente un mercato già in sofferenza a causa di norme che non trovano corrispondenza nei concorrenti paesi esteri.

Il presidente Mauro Stefanini e il Consiglio direttivo dell’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea hanno ritenuto doveroso, nel rispetto degli iscritti e di tutta la categoria, richiamare l’attenzione del Governo sulla necessità di dare risposte concrete e immediate alla filiera artistica e in particolare al sistema delle gallerie, costituito prevalentemente da piccole imprese con lavoratori dipendenti e reti di artisti che fanno affidamento esclusivamente su ricavi generati dalle vendite delle gallerie stesse.

Premio Angamc 2020. Da sinistra: Giovanni Bonelli, Paola Verrengia, Roberto Casamonti, Mauro Stefanini

I numeri sono importanti: il settore conta circa 500 gallerie d’arte, il cui forte impatto economico, culturale e sociale sul Paese è facilmente immaginabile. Basti pensare alle 5.000 mostre private realizzate ogni anno, ai 10.000 posti di lavoro creati da attività di gallerie, artisti, curatori, restauratori e trasportatori specializzati, agli ingenti investimenti in cultura per un volume d’affari di centinaia di milioni di euro, a cui si aggiunge tutto l’indotto che arricchisce il tessuto economico delle città, in particolare nei settori turistico, alberghiero, ristorativo e fieristico.

Premio Angamc 2020, ArteFiera, Bologna

Quest’ultimo rappresenta l’occasione principale per le gallerie di fare mercato, generando affari per circa il 70% dell’intero fatturato. La prospettiva, sempre più concreta, di posticipare o annullare le principali manifestazioni fieristiche nazionali e internazionali sta creando nella categoria una diffusa preoccupazione. Questa eccezionale fase di crisi potrebbe, infatti, mettere in discussione la riapertura di molte gallerie in Italia, rischiando così la perdita di un know how unico al mondo, oltre ad un’opportunità di crescita e sviluppo per tutto il Paese.

«In questa fase – dichiara il presidente Mauro Stefanini – accogliamo favorevolmente gli interventi del Governo mirati alla concessione di esenzioni, a momentanei blocchi dei pagamenti di mutui e utenze, alla proroga dei pagamenti F24 e altre eventuali imposte, ma riteniamo fondamentale riprendere il dialogo su temi strategici per la categoria, come Art Bonus, IVA primo mercato, IVA importazioni e SIAE / diritto di seguito, che abbiamo già avuto modo di portare all’attenzione del Ministero della Cultura e che saranno fondamentali per porre le basi per il rilancio del Sistema dell’Arte. L’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è pronta e disponibile a dare tutto il suo supporto al ministro Franceschini e per questo auspica l’apertura di un tavolo di confronto post emergenza».
«La cultura, e in particolare l’arte con il suo mercato – si legge ancora nella lettera – sono settori produttivi che attualmente non svolgono appieno il proprio ruolo economico poiché limitate da norme restrittive e anacronistiche rispetto agli stessi settori in mercati esteri dove queste hanno un ruolo trainante. L’eccezione culturale che ci contraddistingue nulla significa se non trova applicazione concreta nell’investitura delle Istituzioni, nella vitalità degli operatori sulla scena locale, nella loro presenza sul territorio internazionale. È importante e necessario che la politica comprenda che le importazioni di opere d’arte, la loro circolazione, la facilità di scambio e l’attrattività che il mercato opera nei confronti degli operatori stranieri sono tutte attività che porterebbero benefici estremamente positivi, in termini economici, al mercato interno assicurando all’Italia un ruolo da protagonista in Europa e nel mondo».

Musei, artisti, operatori e collezionisti condividono le stesse preoccupazioni e la politica ha il dovere di ascoltarli.

Stand Angamc 2020, ArteFiera, Bologna

Angamc – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Via degli Olivetani 8, 20123 Milano

Info:  39 02 866737
info@angamc.com  
www.angamc.com 

 

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