VERONA | sedi varie | 5 ottobre – 10 novembre 2013
di SIMONE REBORA
La nona edizione di ArtVerona si è da poco conclusa, ma in città ne restano ancora varie tracce, frammenti espositivi sparsi nei luoghi più imprevisti. Alla libreria Feltrinelli è la mostra di Giulia Torra Paesaggi immaginari, visibile fino al 31 ottobre.
Fino al 6 gennaio 2014, sarà invece possibile visitare Stati naturali: percorsi ritrovati in forme primarie di Giorgio Vigna, presso il suggestivo Museo di Castelvecchio. Ultima a chiudere (il 12 gennaio), sarà poi la mostra Una, cento, mille visioni: fotografie dalla collezione di un artista, a cura di Mauro Fiorese nel nuovo spazio espositivo OOOh! Gallery.
Il più significativo tra questi progetti collaterali, è senza dubbio Frammenti di un discorso amoroso, a cura di Andrea Bruciati, visibile in contemporanea in quattro diverse sedi cittadine. La mostra, che chiuderà il 10 novembre, nasce come tentativo di stabilire un dialogo tra i luoghi della conservazione del patrimonio e la passione per il contemporaneo di quattro collezionisti veronesi. A guidarli, il grande Giorgio Fasol, che porta al Museo Lapidario Maffeiano le opere di Pierre Bismuth, Alberto Garutti, Diango Hernandez e Anri Sala. L’allestimento nel pronao seicentesco mescola lo shock del contemporaneo a soluzioni più defilate o quasi mimetiche. Alberto Marangon porta invece alla Casa di Giulietta le opere di Luca Trevisani, Giovanni Ozzola, Luca Pozzi e Andrea Galvani. Qui il discorso si fa più intimo, riflessivo, e invita i visitatori a scollegarsi per un attimo dalle frenetiche rievocazioni del mito shakespeariano. Presso la Chiesa di San Giorgetto, Lorenzo Lomonaco sceglie le opere di Shilpa Gupta, Elad Lassry, Steven Pippin e Tobias Putrih. Un allestimento scarno, che instaura un dialogo intenso con le storie di San Pietro Martire, affrescate sulle pareti della chiesa. A chiudere il percorso, Marco Martini al Museo Civico di Storia Naturale: le opere di Vanessa Safavi, Wilfredo Prieto, Runo Lagomarsino e Jesse Ash divengono tessere sparse di un discorso tutto da ricostruire, rivolto soprattutto al visitatore più curioso e attento.
Una riflessione a latere s’impone sulla peculiare natura dell’operazione. Quando il lavoro del curatore non interviene più sulle opere degli artisti ma sulle scelte dei loro collezionisti, è forse segno che l’arte, oggi, non è più capace di camminare sulle proprie gambe? Bruciati non ci offre una risposta, ma ci suggerisce semmai che la sola possibile soluzione è nell’affrontare il problema di petto.
Frammenti di un discorso amoroso
a cura di Andrea Bruciati
I COLLEZIONISTI:
GIORGIO FASOL > Museo Lapidario Maffeiano | Piazza Bra’, 28
LORENZO LOMONACO > Chiesa di San Giorgetto | Piazza S. Anastasia
ALBERTO MARANGON > Casa di Giulietta | Via Cappello 23
MARCO MARTINI > Museo Civico di Storia Naturale | Lungadige di Porta Vittoria 9
LE SEDI:
Museo Lapidario Maffeiano
Piazza Bra 28, Verona
Orari: da martedì a domenica dalle 8.30 alle 14.00
Chiesa di San Giorgetto
Piazza S. Anastasia – Verona
Orari: sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Casa di Giulietta
Via Cappello 23, Verona
Orari: lunedì dalle 13.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 8.30 alle 19.30
Museo Civico di Storia Naturale
Lungadige di Porta Vittoria 9, Verona
Orari: da lunedì a giovedì dalle 9 alle 17; sabato e domenica dalle 14 alle 18; chiuso il venerdì
Info: +39 045 590087 – 045 8034303 – 045 8079400