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BOLOGNA | Galleria Maurizio Nobile | Fino al 10 febbraio 2018

La Galleria Maurizio Nobile, che nel 2017 ha raggiunto i trent’anni di attività e ha aperto una nuova sede a Parigi dove era presente già da sette anni, vanta un’attività eclettica che comprende dipinti, oggetti, disegni e sculture dal XV al XX secolo, senza esimersi comunque dal prestare attenzione anche al  contemporaneo. Fedele ad un orientamento basato, quindi, sul connubio antico-contemporaneo e ricercando “il bello in ogni epoca”, secondo lo spirito del suo direttore Maurizio Nobile, in occasione dell’art week bolognese ha voluto proporre nei prestigiosi spazi della sede bolognese della sua galleria un brillante dialogo a tre, che ha per protagonisti lo scultore Giuseppe Ducrot, il pittore Wolfango e lo scultore Tristano di Robilant.

Giuseppe Ducrot, Carlo V, terracotta invetriata e gesso Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

Giuseppe Ducrot, Carlo V, terracotta invetriata e gesso Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

Dopo la mostra dello scorso anno, si conferma l’interesse della galleria per l’opera di Giuseppe Ducrot che, nel suggestivo scenario di Palazzo Bovi Tacconi, sede storica della galleria, sarà il prestigioso contenitore per l’installazione di sei sculture a carattere sacro e profano: in lui produzione delle tipologie classiche e opere di creazione contemporanea si fondono. Per Ducrot, infatti, le fonti d’ispirazione vanno dall’arte classica romana alle invenzioni scenografiche barocche, che trapelano nell’eccezionale capacità di mimesi delle sue creazioni. La scelta dei soggetti e la maniera di lavorare la materia, così legato a modelli passati, danno alle sue sculture una particolare solennità evocativa sia di visione che di significati.

Wolfango, L'uva con la tela di ragno, 1996, acrilico su tela Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

Wolfango, L’uva con la tela di ragno, 1996, acrilico su tela Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

La scelta di inserire Wolfango si configura anche come un omaggio all’artista scomparso nel mese di gennaio di un anno fa: personaggio schivo, quanto dotato di grande talento, pur iniziando tardi la sua attività espositiva, vanta numerose presenze in luoghi pubblici bolognesi, risultando molto conosciuto nel contesto cittadino. Nel quadro di una serie di celebrazioni dedicate alla sua memoria (la mostra recentemente presentata sui suoi disegni nella Sala Ercole di Palazzo d’Accursio e quella di pittura che per Arte Fiera sarà aperta a Palazzo Pepoli) la galleria ha selezionato sei opere costituite da due disegni a carboncino e pastello su carta e quattro dipinti ad acrilico.

Tristano di Robilant, 6 Cappelli bianchi Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

Tristano di Robilant, 6 Cappelli bianchi Courtesy Galleria Maurizio Nobile, Bologna

La restituzione estremamente veritiera dei soggetti raffigurati con una tecnica precisa, elegante e raffinata, rendono Wolfango uno dei maggiori interpreti contemporanei della natura morta di cui, qui, sono raccolti importanti esempi della sua ricerca.
Si completa il progetto espositivo con sei opere dello scultore Tristano di Robilant che esplora diversi linguaggi con differenti materiali che vanno dal vetro al metallo fino alla ceramica. Le sue opere esprimono enigmi legati alla filosofia, alla letteratura e alla storia che, guardando al passato, sanno ritrovare una magia particolare nella raffinatezza delle forme e nell’eleganza dei colori e della luce delle sue superfici traslucide.

Giuseppe Ducrot, Wolfango e Tristano di Robilant

1-10 febbraio 2018

Galleria Maurizio Nobile
via Santo Stefano 19A, Bologna

Orari: da martedì a a sabato ore 10.00-19.00

Info: +39 051 238363
bologna@maurizionobile.com
www.maurizionobile.com

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