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BRESCIA | Colossi Arte Contemporanea | 11 marzo – 14 maggio 2017

di MATTEO GALBIATI

Di antiche origini – fu usata fin dall’antico Egitto in forma di fogli di papiro, ma per vederla definita così come la conosciamo si deve attendere quella “inventata” nella Cina del I secolo d.C. – la carta è sempre stata individuata come supporto duraturo, pur nella fragilità apparente, per la conservazione e diffusione del sapere e dell’informazione in forma di fogli, libri e poi giornali, riviste e pubblicazioni varie. Tale materiale, pertanto, è stato usato come “pagina” bianca da riempire e, anche nelle arti, ha assunto questo ruolo di superficie da completare con disegni, stampe, incisioni…

Daniele Papuli, Aura 3P, 2015, volume lamellare composto da moduli di carta Fabriano Palatina Avorio 85 gr., tagliati a mano, altezza 12 cm e diametro 90 cm Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Daniele Papuli, Aura 3P, 2015, volume lamellare composto da moduli di carta Fabriano Palatina Avorio 85 gr., tagliati a mano, altezza 12 cm e diametro 90 cm Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Eppure il pensiero di alcuni artisti – senza dover ricorrere all’artigianalità “popolare” della cartapesta – ha manipolato a tal punto l’elemento carta da trasfigurarlo in qualcosa di alchemicamente conturbante al limite delle sue stesse potenzialità. Tra questi certamente Daniele Papuli ha un ruolo di rilievo avendoci sempre sorpresi per la sua magistrale capacità di ri-elaborare un elemento peculiare come la carta e dargli altra vita (artistica) in forma di scultura.
La sapiente manualità dell’artista s’indirizza ad un processo di sedimentazione e stratificazione in cui fogli di consistenze, colori, grammature e strutture diverse si ritrovano in agglomerati che prendono forma di “oggetti” la cui concretezza trova la risonanza di un’altra e differente “materialità”. Lascia stupiti, e mai persuasi del tutto, il confronto diretto con le sue opere proprio per l’incredulità di dover concepire la bellezza compiuta delle loro forme, la sensorialità tattile, l’elaborato intreccio cromatico come fatto esclusivamente di fogli di carta.

Daniele Papuli. L’era della carta. Forme e visioni, veduta della mostra, Colossi Arte Contemporanea, Brescia Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Daniele Papuli. L’era della carta. Forme e visioni, veduta della mostra, Colossi Arte Contemporanea, Brescia Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

La mostra personale L’era della carta. Forme e visioni, che lo vede protagonista alla galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia, costituisce un’occasione davvero importante non solo per ammirarne i lavori in una selezione ampia ed approfondita per tipologie e soluzioni, ma anche per attraversarne l’evoluzione formale attraverso una serie di pezzi che arrivano fino agli esiti cronologicamente più recenti della sua ricerca.
In questi passaggi temporali si conquista non solo il rigore di una prassi matura e consolidata, ma anche la sua capacità di rinnovarsi, di trovare altre elaborazioni formali che, senza tradirne il senso, accentuano il fascino per la poesia del suo linguaggio. Anzi l’avanzamento della “conoscenza” della carta porta Papuli a sfidarne i limiti e a comporre – anche pittoricamente – superfici che catturano lo sguardo muovendolo su rilievi irregolari, cangianti, sfumati, spezzati, ricomposti oltre la definizione di una geometria nota e oltre ogni rimando o riferimento: quello che si osserva entra nello sguardo per la forza – sempre delicata e mai impositiva – della propria consapevole essenza lirica.

Daniele Papuli, Cartangolo 6M, 2016 volume lamellare composto da strisce di cartoncino Cordenons Chagall Sabbia 260 gr. e carte poliscrome di varia tipologia tagliate a mano, 68x95x32 cm e Cartangolo 7M, 2016 volume lamellare composto da strisce di cartoncino Cordenons Chagall Sabbia 260 gr. e carte poliscrome di varia tipologia tagliate a mano, 73x98x22 cm Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Daniele Papuli, Cartangolo 6M, 2016 volume lamellare composto da strisce di cartoncino Cordenons Chagall Sabbia 260 gr. e carte poliscrome di varia tipologia tagliate a mano, 68x95x32 cm e Cartangolo 7M, 2016 volume lamellare composto da strisce di cartoncino Cordenons Chagall Sabbia 260 gr. e carte poliscrome di varia tipologia tagliate a mano, 73x98x22 cm Courtesy Colossi Arte Contemporanea, Brescia

Ciò che sottolinea la mostra non è solo allora la facile fascinazione che ci conquista e inebria davanti alle sue opere, e di cui si ha immediatamente percezione, ma anche la densità di una ricerca formale che si emancipa dalle sue stesse specificità e sa risolversi oltre la definizione di un materiale che si ritrova piegato in un uso insolito e non ordinario.
Le pagine diventano fluttuanti, si riempiono di velature, trasparenze, volumetrie policrome, si scavano e si elevano oltre il rigore di un orizzonte regolare e portano ad effetti e sensazioni che si percepiscono nell’essenza delle cose naturali e nelle forme universali. Papuli domina il tempo della carta, lo guida, lo istruisce, lo rafforza fino da dargli modo di sopraggiungere a quell’esito visivo che modula l’anima della sua stessa materia per emanciparla in qualcosa che sa oltrepassare l’estetizzazione e, senza clamori o enfasi, diventa esperienza, incontra e tocca direttamente la vita e l’anima delle cose reali.

Daniele Papuli. L’era della carta. Forme e visioni

11 marzo – 14 maggio 2017

Colossi Arte Contemporanea
Corsia del Gambero 13, Brescia

Orario: da martedì a sabato 10.00-12.00 e 15.00-19.00; domenica su appuntamento; lunedì chiuso

Info: +39 030 3758583; +39 338 9528261
info@colossiarte.it
www.colossiarte.it

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