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TORINO | Gagliardi e Domke | 24 settembre – 25 ottobre 2015

intervista a PIETRO GAGLIARDI E CHRISTIAN DOMKE di Chiara Serri

Da Gagliardi Art System a Gagliardi e Domke. Tante le novità per la storica galleria torinese, fondata nel 2003 da Pietro Gagliardi: in primo luogo la società con Christian Domke, giovane gallerista originario di Düsseldorf, in secondo luogo la ristrutturazione dei locali – 800 metri quadrati – per ospitare, accanto alle esposizioni temporanee, anche la collezione della galleria, che oggi comprende oltre 900 opere, con sculture ed installazioni multimediali. Mostra d’apertura, dal 24 settembre al 25 ottobre 2015, dedicata alla pittura iperrealista di Rómulo Celdrán, in dialogo con la parte fotografica della collezione e con l’apertura del nuovo Centro Italiano per la Fotografia di Torino.

Ritratto di Pietro Gagliardi e Christian Domke

Il passaggio da Gagliardi Art System a Gagliardi e Domke?
Pietro Gagliardi
: Per garantire alla galleria, che ormai ha dodici anni di attività, nuove opportunità di crescita ed un futuro. Non sono più un ragazzino… Ho conosciuto Christian diversi anni fa: ci siamo confrontati, valutati e alla fine abbiamo deciso di entrare in società per ripartire con nuovo slancio.

Quando avete deciso di lavorare insieme?
Christian Domke
: Ci siamo incontrati nel 2011 a Mosca. Stavo collaborando con la Galleria Frolov e Pietro era presente in fiera. Abbiamo iniziato a lavorare insieme gradualmente, soprattutto per progetti legati a fiere internazionali, come New York e Miami. In modo del tutto naturale questo feeling è sfociato in una collaborazione a tutti gli effetti.

J&PEG, HÉLÈNE DEPOTTE

I vostri percorsi personali?
P.G.
: Vengo dal mondo della pubblicità. Nel 1968, con altre quattro persone, ho fondato una piccola struttura creativa, finita poi con l’essere la seconda agenzia di pubblicità italiana, ormai internazionalizzata, con 450 collaboratori. Ad un certo punto ho lasciato l’attività perché – nella mia storia ritorna sempre l’aspetto generazionale – ritenevo che oltre i cinquant’anni non si potesse fare il pubblicitario. La passione per l’arte contemporanea mi ha portato ad aprire, nel 2003, la mia prima galleria.
C. D. : È una stranissima coincidenza, ma anche il mio passato professionale è riconducibile alla pubblicità. Ho lavorato per alcuni anni in Inghilterra, aprendo successivamente un’agenzia a Düsseldorf. L’ingresso nel mondo dell’arte è stato quasi casuale, seguendo il fotografo Ralf Kaspers.

Gagliardi art system ha un passato importante. Pur nella continuità, quali le principali novità?
C. D. : Rispetto agli intenti iniziali – promozione e ricerca di giovani talenti – l’impostazione della galleria è cambiata nel tempo, perché quei “giovani” sono diventati artisti affermati, con mostre museali e carriere ben avviate. Questa è la nuova dimensione in cui ci muoviamo, senza tralasciare però le nuove generazioni. Esporremo, ad esempio, i vincitori del Premio Ora. La collezione della galleria è andata via via ampliandosi, fino a superare le 900 opere. Abbiamo ristrutturato gli spazi per avere diverse possibilità espositive: due sale antistanti per le mostre temporanee, in dialogo con le opere della collezione, oppure grandi mostre personali con oltre 800 metri quadrati a disposizione.

HÉLÈNE DEPOTTE, Mythologies

Per spazi e collezione la galleria potrebbe essere assimilata ad un museo…
C. D
. : Attualmente i nostri artisti sono coinvolti in sei mostre museali a Lecce, Perugia, Torino… La collaborazione con Musei ed Istituzioni pubbliche è un punto di forza.
P. G. : Vengono richiesti prestiti di opere di grandi dimensioni, soprattutto installazioni, generate un po’ dalla passione, un po’ dallo spazio, un po’ dalla voglia degli artisti di oltrepassare i loro limiti.

Com’è il rapporto con gli artisti?
C. D. : Nonostante Pietro sottolinei sempre il suo carattere schivo, abbiamo ricevuto grandi manifestazioni di stima. Tanti artisti hanno tenuto in galleria la loro prima mostra e si sono conquistati, nel tempo, la possibilità di esporre in Musei ed Istituzioni pubbliche. C’è un affetto, una gratitudine, un legame…

DANIELE D'ACQUISTO FV +/- Space (Proliferation)

Gli artisti che hanno mosso da voi i primi passi?
P. G. : Paola Risoli e Giuliana Cunéaz. Paolo Consorti forse aveva già fatto qualcosa altrove, ma è stato comunque uno dei primi artisti che abbiamo seguito. E poi Daniele D’Acquisto, Fabio Viale, i Glaser/Kunz…

Il primo allestimento della collezione?
P. G.
: Desideriamo privilegiare la parte fotografica della collezione perché a Torino sta nascendo il Centro Italiano per la Fotografia.

Il rapporto con la mostra personale di Rómulo Celdrán?
C. D. : Spesso la pittura di Rómulo Celdrán, iperrealista, viene scambiata per fotografia. Abbiamo scelto di “cavalcare” l’equivoco. Seguivamo l’artista da tempo, ma solo a Basilea abbiamo avuto l’opportunità di vedere dal vivo la qualità del suo lavoro. Dati i lunghi tempi di realizzazione, è piuttosto complicato reperire le opere necessarie per l’allestimento di una personale. Per una favorevole coincidenza, alcuni lavori stavano rientrando dall’America e la galleria Arthobler ci ha dato una gran mano. I quadri rappresentano oggetti quotidiani. C’è qualche lavoro recentissimo e qualche lavoro più vecchio. Visto che è la prima volta che espone in Italia, abbiamo cercato di raccontare la sua storia.

Rómulo Celdrán, ZOOM XXIX, pencil and acrylic on board, cm 122 x 192

Il nome della galleria viene spesso legato al multimediale…
P. G. : È probabilmente un interesse che viene dalla mia precedente attività. La prima mostra presentava alcuni lavori di Ennio Bertrand, in particolare un video che riproduceva l’attacco alle Torri Gemelle. Il visitatore poteva interagire con l’opera assumendo la guida dell’aereo.

GIULIANA CUNÉAZ, 3D

Progetti per il futuro?
P. G. : Per il momento abbiamo in programma l’esposizione dei finalisti del Premio Ora ed una personale di Antonio Marchetti Lamera. La prossima fiera sarà quella di Colonia. E prima o poi bisognerà arrivare ad Art Basel…

L’andamento del mercato?
P. G. : Gli artisti con cui lavoriamo producono spesso opere molto impegnative. Stiamo aspettando un boom (ride, ndr) che consenta di sviluppare questo tipo di lavoro.
C. D. : È momento difficile per tutti, ma non si può rimanere fermi. È indispensabile muoversi. Pensare di realizzare tutto in sede è illusorio…


Gagliardi Art System nasce a Torino nel 2003. Nel 2015 Christian Domke si unisce a Pietro Gagliardi e nasce Gagliardi e Domke.

Evento in corso:

Rómulo Celdrán, Macro.Zoom

24 settembre – 25 ottobre 2015
Inaugurazione: 24 settembre, ore 18.00-24.00

Gagliardi e Domke
Via Cervino 16, Torino

Info: info@gagliardiedomke.com
www.gagliardiedomke.com

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