Non sei registrato? Registrati.

CERTALDO (FI) | PALAZZO PRETORIO | 5 SETTEMBRE 2020 – 10 GENNAIO 2021

Con la mostra Stoner. Landing pages, in programma dal 5 settembre all’interno del Palazzo Pretorio di Certaldo (FI), si apre la seconda edizione di Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari), posticipata di alcuni mesi a causa dell’emergenza sanitaria.

Un piccolo festival con un grande obiettivo: rimettere al centro le persone e i loro racconti di vita quotidiana, per ricostruire le connessioni tra le comunità, rigenerare la capacità di ascolto e cementare l’empatia. Realizzato a rotazione nei Comuni dell’empolese valdelsa, Ci sono sempre parole si distingue nel panorama italiano per il proprio carattere ‘diffuso’ e per la scelta di non puntare sui grandi nomi, ma sulla straordinarietà del quotidiano, fondamentale per rigenerare l’identità personale e territoriale in un’epoca segnata dalla virtualità delle comunicazioni e dal distanziamento sociale.

Certaldo Alto, Palazzo Pretorio

All’interno della manifestazione, avrà particolare rilievo la mostra Stoner. Landing pages, liberamente ispirata al romanzo Stoner di John Williams. Curata da Cinzia Compalati ed Andrea Zanetti, direttori artistici del festival, l’esposizione si sviluppa attorno le opere di Emiliano Bagnato, Mauro Fiorese, Stefano Lanzardo, Roberta Montaruli, Eleonora Roaro, Jacopo Simoncini, Giuliano Tomaino e Zino.

Cinzia Compalati e Andrea Zanetti, direzione artistica del Festival. Ph. Stefano Lanzardo

«Abbiamo pensato – dichiara Andrea Zanetti, ideatore del festival – ad autori che per diversità di linguaggio e sensibilità potessero abbracciare la complessità del romanzo. Stoner è una storia di vita e richiedeva un approccio diversificato anche rispetto alla caratterizzazione dei personaggi del libro. Agli artisti non abbiamo chiesto solo di leggere Stoner ma di immergersi nella storia del personaggio loro assegnato e traslarla visivamente, in un approccio immersivo con il visitatore. Le opere nascono nella prima edizione della mostra che si è tenuta a Pescara nel 2016 nell’ambito del FLA Pescara Festival. Nel contesto di Palazzo Pretorio di Certaldo, gli artisti sono intervenuti nuovamente sulle opere, integrando la loro proposta con quella dello spazio a disposizione; di fatto è una mostra nuova, non solo per l’allestimento ma anche per le opere proposte che si caratterizzano decisamente come site specific».

Emiliano Bagnato, Scenario Sonoro per improvvisazione collettiva, 2018, installazione musicale, oggetti vari. Ph. Stefano Lanzardo

Emiliano Bagnato (La Spezia, 1993) – compositore e sound designer – interpreta Grace, la figlia di Stoner. In una rilettura musicale e interattiva, tutto il dramma di un personaggio che ha subito le storie dei genitori, senza colpe. Resterà imprigionato o si salverà dal suo passato?

Mauro Fiorese, dal progetto Libra in Cancer, stampa ai pigmenti, open edition, 2014-2016 – alias Finch. Ph. Stefano Lanzardo

Mauro Fiorese (Verona, 1970-2016) è stato uno dei cento fotografi più quotati al mondo. Sono esposte, dopo la sua morte prematura, alcune opere tratte da www.libraincancer.it, il blog in cui ha raccontato la sua personale battaglia contro il cancro. Tenendo fede all’impostazione letteraria dell’esposizione, l’autore ha composto dodici dittici fotografici che si sviluppano nell’immagine pura e nel suo, arbitrario, rimando testuale. In mostra interpreta Gordon Finch, l’amico fraterno di Stoner e filtra attraverso i suoi occhi – e quindi attraverso il grande tema dell’amicizia – la vita del protagonista.

Stefano Lanzardo, In me tu vedi, stampa ai pigmenti, p.a., 2016 – alias Stoner. Ph. Stefano Lanzardo

Stefano Lanzardo (La Spezia, 1960) è Stoner. Con quattro scatti fotografici sono descritti altrettanti momenti simbolo dell’esistenza del protagonista: dalla terra che lo ha generato, e alla quale torna, ai corridoi dell’università in cui passeggia come un fantasma, allo studio di casa, dove poteva dedicarsi alle amate letture, fino alla relazione con le donne del romanzo. Un viaggio dal forte impiano anti-eroico e anti-epico che trasforma la vita di un uomo dimenticato da tutti in un racconto collettivo.

Roberta Montaruli, K.D., video animazione, 4’18’’, 2016 – alias Kathrine. Ph. Stefano Lanzardo

Roberta Montaruli (Torino, 1978) è Katherine, l’amante di Stoner. L’artista torinese racconta la loro storia d’amore in una video-installazione in cui – mancando la presenza antropica – sono gli oggetti a narrare le loro vite, fatte di respiri e sospiri, gioie e dolori, fatica e tensione verso la felicità. Un video d’animazione che si crea e si cancella attraverso l’uso del carboncino e della gomma, in bilico tra eterno ed effimero.

Eleonora Roaro, Forever Yours, performance, video e installazione, 2016 – alias Edith. Ph. Stefano Lanzardo

Eleonora Roaro (Varese, 1989) ha realizzato per la mostra una video installazione dedicata ad Edith, la moglie di Stoner, in cui porta alla luce tutte le fobie del personaggio, una donna distante, anaffettiva, che non si fa “toccare” in tutti i sensi. Attraverso una sineddoche – Edith è rappresentata solo dal suo occhio ceruleo – diventa la “telecamera di sorveglianza” delle vite di chi la circonda. In esposizione anche il video-documento di una performance in cui ha interpretato Edith in uno dei momenti topici del romanzo dipingendo di rosa, in preda a una sorta di controllata follia, la scrivania e tutti gli oggetti di Stoner.

Jacopo Simoncini, Infine nel silenzio, per nastro, 3’10’’, 2016. Ph. Stefano Lanzardo

Jacopo Simoncini (Carrara, 1979) ha composto per l’esposizione un pezzo inedito per viola – eseguito da Ignazio Alayza – che racconta attraverso sussulti lo stridore dell’esistenza. Le corde, come le vite dei personaggi del romanzo, sono quasi portate a rompersi, lo vorrebbero, ma non ci riescono. Una tensione continua che accompagna lo sguardo sulla mostra. La stessa tensione che attraversa tutta la musica di Simoncini, una musica che vuole evocare paesaggi interiori, teatrale nel suo continuo mettere in scena emozioni contrastanti e stati d’animo.

Giuliano Tomaino, Booneville, installazione, 2016 – alias il padre di Stoner. Ph. Stefano Lanzardo

Giuliano Tomaino (La Spezia, 1945) – l’artista che tutti hanno potuto vedere con le sue sculture nel decumano di Expo Milano 2015 – interpreta il padre di Stoner, portando avanti la storica serie dei “Santi” con una cruda installazione che ferma il momento della sua morte. Solo una frase, ad evocare la caducità delle azioni compiute e dell’esistenza, la sua e quella di tutti. Anche il segreto della morte svela il peso dell’assenza e riconduce alla semplicità della terra. Attorno solo il silenzio e la sua musica.

Zino, Sono Lomax, stampa digitale su tela sintetica, pennarello, realtà aumentata, 2016 – alias Lomax. Ph. Stefano Lanzardo

Zino (Teramo, 1973) – noto per le opere realizzate con i lego e la realtà aumentata – qui interpreta l’antagonista di Stoner e lo immortala nel momento in cui fa la sua prima apparizione nel romanzo: fisicamente menomato, Lomax ha un viso da attore del cinema sul quale l’artista riporta le parole della sua presentazione all’interno del testo. Tra le righe, una frase metalinguistica attraverso la quale l’artista dà forma a quello che sarebbe stato il pensiero di Lomax nei confronti del romanzo stesso: “Stoner è un libro del cazzo”.

«Ci sono sempre parole – spiega Cinzia Compalati, direttore scientifico del MuDEV – nasce all’interno di un sistema museale sperimentale e di ricerca che fin dalla sua costituzione nel 2017 si è posto l’obiettivo di individuare una metodologia per tentare di musealizzare la comunità, il grande patrimonio umano parte del nostro museo diffuso. Il Festival ideato da Andrea Zanetti fa al caso nostro: una manifestazione che restituisce protagonismo ai cittadini, mandandoli direttamente in scena, con i propri racconti di vita quotidiana. È un inno alla normalità che – dopo il lockdown – è ancor di più un sentire e una necessità comune. La programmazione culturale in questi mesi ha navigato a vista ed essere un piccolo festival si è rivelata una grande risorsa: la realizzazione di eventi quasi estemporanei ci ha consentito di realizzare un programma solo on line, aperto e flessibile, in continuo divenire. L’individuazione di spazi all’aperto, la realizzazione degli eventi in completa sicurezza, il coinvolgimento di tutto il territorio e dei cittadini sono stati i criteri guida che hanno ispirato la “riscossa” del nostro piccolo festival. CI SIAMO, nonostante tutto».

Manifesti d’artista

Oltre alla mostra, che porta in scena la seconda parte del nome del Festival – (e impopolari) –, cioè quelle storie che appartengono al vissuto di tutti ma che nessuno vorrebbe ascoltare, la manifestazione prevederà due ulteriori azioni: i racconti dei cittadini, storie di vita vissuta messe in scena direttamente dai cittadini (grazie al supporto drammaturgico di attori professionisti individuati tramite call pubblica) e la partecipazione di Bobo Rondelli, uno degli ultimi “maledetti” della canzone e della poesia italiana, che sarà presente il 13 settembre, a Gambassi Terme, con uno spettacolo che unisce parole e musica, parte della tournée estiva Giù la maschera.

Bobo Rondelli

Stoner. Landing pages
Emiliano Bagnato, Mauro Fiorese, Stefano Lanzardo, Roberta Montaruli, Eleonora Roaro, Jacopo Simoncini, Giuliano Tomaino, Zino
A cura di Cinzia Compalati e Andrea Zanetti

5 settembre 2020 – 10 gennaio 2021

Palazzo Pretorio
Piazzetta del Vicariato 4, Certaldo (FI)

Inaugurazione: sabato 5 settembre, ore 18.30
Prenotazione obbligatoria: http://bit.ly/prenotazionifestivalMuDEV

Orari: dal 5 settembre al 31 ottobre tutti i giorni ore 10.00-13.00 e 14.30-19.00, dal 1° novembre al 10 gennaio lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 10.00-13.00 e 14.30-16.30, sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 14.30-17.30, chiuso il martedì.

Promozione: Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdesa
Produzione: MuDEV, YAB Young Artists Bay
Main sponsor: Fondazione CR Firenze
Sponsor: D.Marble Design
Sponsor tecnici: Albergo Il Castello, Azienda agricola Tamburini, Azienda vinicola Collina dei Venti, B&B Antica Torre del Borgo, Bar Boccaccio Caffetteria, Casa al Cantone, Casa Il Fileno, Casa Primavera, Crocerossa Certaldo, Cucina Giuseppina Italian Cooking School, Greenbassi, Hotel Certaldo, Locanda Linando II, Osteria Pinchiorba, Proloco Certaldo, Studio d’arte Sabrina Taddei
Partnership: Toscana nel Cuore
Media partner: Radio Nostalgia, Segnonline

Info: info@museiempolesevaldelsa.it  
www.museiempolesevaldelsa.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •