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FERMO | PALAZZO FALCONI | 4 GIUGNO – 31 LUGLIO 2023

di ARIANNA BONVECCHI

Dal 4 giugno al 31 luglio, Palazzo Falconi, dimora nobiliare risalente al XVIII secolo e situata nell’antico centro di Fermo, ospita la mostra personale Che cos’è l’intelligenza naturale? di Pedro Neves Marques, a cura di Matilde Galletti. L’associazione Karussell, in collaborazione con la Galleria Umberto Di Marino di Napoli, secondo la sua tipica operatività dischiude la bellezza degli spazi storici e privati del territorio, spesso inaccessibili al pubblico, attivando con grazia un connubio armonioso di reciproca scambievolezza tra l’arte antica e contemporanea e consentendo, così, un’innovativa riscoperta del prezioso patrimonio locale. L’elegante integrazione dei lavori artistici di Pedro Neves Marques con l’architettura, le opere e il mobilio preesistente della dimora non ne opprime le distintive fisionomie, piuttosto immerge lo spettatore all’interno di un’atmosfera intima e quotidiana, nella quale il visitatore diviene l’ospite di un collezionista e viene colto da un senso di sorpresa e scoperta improvvisa.

I lavori in esposizione spaziano tra stampe, animazioni digitali, installazioni video, e scritti e riflettono sulle tematiche emblematiche della ricerca dell’artista: le dicotomie tra natura e cultura, umano e non umano, biologia e tecnologia e le loro interrelazioni. Le cinque sale del palazzo nobiliare e i suoi arazzi, risalenti all’età dei lumi, risultano la cornice ideale per caricare ulteriormente di significato le opere, attraverso un’interessante contrapposizione. Infatti, se durante l’illuminismo l’uomo ha iniziato ad ordinare, catalogare e categorizzare i fatti naturali secondo arbitrari principi immutabili e dogmatici con l’apporto della scienza e della tecnica, Pedro Neves Marques affronta in modo critico e, allo stesso tempo poetico, la complessa eredità e le attuali conseguenze, materiali e culturali, di tale sete di “verità razionale”.

Pedro Neves Marques, The history of sexuality (Manioc + Seated Eve, unknown), 2020. Digital print on cotton paper
, 70×55 cm. Courtesy l’artista e Galleria Umberto Di Marino. Photo Alessio Beato.

Nella serie di stampe digitali The history of sexuality (2020), l’artista sovrappone dettagli ingranditi di illustrazioni botaniche con immagini di tavole anatomiche risalenti alla seconda metà dell’800, per affrontare i temi della sessualità e dell’identità di genere. Tale combinazione evoca sia le spedizioni scientifiche e colonizzatrici europee verso il Nuovo Mondo all’inizio del XVIII secolo sia il metodo della nomenclatura binomiale per la classificazione degli organismi viventi, ideato da Carlo Linneo nel 1735. Attraverso il parallelismo tra piante e figure umane, l’artista mette in discussione l’idea che gli esseri umani possano conquistare e ordinare la natura, essi stessi compresi, secondo parametri rigidi, lineari, e binari, invitando lo spettatore a riflettere sull’intrinseca complessità e fluidità delle forme di vita. Non a caso, gli organismi vegetali possiedono diversi tipi di riproduzione: la riproduzione asessuata, in cui in breve tempo si danno origine ad individui discendenti identici all’originario generante; e la riproduzione sessuata, in cui le specie presentano un ciclo vitale che alterna fasi aploidi e diploidi. In entrambi i casi viene meno qualsiasi concetto di rigida divisione delle categorie binarie di genere maschile e femminile, di cui viene, quindi, messa a nudo l’arbitrarietà.

Pedro Neves Marques. Che cos’è l’intelligenza naturale?, installation view. Courtesy l’artista e Galleria Umberto Di Marino. Foto: Alessio Beato

Il dittico Masculine Natures I (2018) e l’animazione digitale Aedes Aegypti (2017) utilizzano il linguaggio della science fiction per affrontare i temi più scottanti del nostro tempo: la militarizzazione della ricerca scientifica, l’autonomia riproduttiva, l’ingegneria genetica e la manipolazione della natura. Entrambi narrano dell’epidemia dello Zika virus, che nel 2016 ha travolto il Brasile e si interrogano sulle implicazioni bio-etiche dell’editing genomico. Di fatto, al fine di combattere il contagio, un team di scienziati ha geneticamente modificato il maschio della zanzara responsabile della trasmissione del virus, l’Aedes Aegypti, affinché durante l’accoppiamento trasmettesse alla femmina e, di conseguenza, ai geni della prole una mutazione che impedisse loro di raggiungere la maturità sessuale per la riproduzione. Masculine Natures I consiste di due stills dal film A mordida (2018), che, spostandosi tra il presente e un possibile futuro immaginato, narra due vicende parallele: da una parte un medico genetista conduce ricerche sulla zanzara e, dall’altra, tre giovani, legati da una relazione romantica poliamorosa e queer, tentano di sfuggire ai vincoli della mentalità binaria e delle sovrastrutture sociali. Aedes Aegypti (2017) mostra, invece, in loop il momento in cui l’insetto si nutre del sangue umano, trasmettendo di conseguenza il virus, e, in seguito, l’accoppiamento, geneticamente controllato, tra le due zanzare.

Pedro Neves Marques, Aedes Aegypti, 2017, Animazione digitale, 1’50” in loop, colore, nessun suono. Courtesy l’artista e Galleria Umberto Di Marino. Foto: Alessio Beato

Il percorso espositivo prosegue nello studio: una sala di passaggio, pensata come momento di raccoglimento intimo e luogo del pensiero, sia per l’artista che per lo spettatore. Tre teche espongono alcune dei versi di Marques, pubblicati nella raccolta Viral Poems, in cui l’artista riflette sul ruolo dell’amore e della violenza nell’intimità, sui pregiudizi di genere e sul populismo anti-queer. Le poesie sono stampate su carta cotone, creando, così, un suggestivo contrasto tra la materialità sensoriale del supporto e l’intangibilità concettuale delle idee.

Pedro Neves Marques. Che cos’è l’intelligenza naturale?, installation view. Courtesy l’artista e Galleria Umberto di Marino. Foto: Alessio Beato

La mostra si chiude, infine, con il video The pudic relation between machine and plant (2016), in cui l’artista esplora in modo provocatorio la complessa relazione tra la natura e la tecnologia. Una mano robotica, a volte delicatamente e a volte aggressivamente, sfiora un esemplare di Mimosa Pudica, pianta che, come meccanismo di difesa, si chiude quando viene toccata. L’opera mette in evidenza la tensione erotica tra la macchina e l’organismo vivente, suscitando domande sulla sessualità, su nuovi orizzonti di intimità e connessione in un contesto post-umano. Intrecciando biologia, tecnologia, e politica, l’artista riflette sulla dicotomia tra artificiale e naturale, mettendo in discussione le distinzioni e le dinamiche di potere della società su corpo, sessualità, amore e riproduzione.

Pedro Neves Marques, The Pudic Relation Between Machine and Plant, 2016. 2’18” in loop, video, suono. Con il gentile supporto del King’s College Centre for Robotics Research, Londra, UK. Courtesy l’artista e Galleria Umberto Di Marino. Foto: Alessio Beato

Attraverso uno stile poetico ed intimista, Marques evita una critica aggressiva, piuttosto invita il pubblico a riflettere su pressanti questioni di biopolitica: che cos’è la vita? Quali forme può assumere? Chi stabilisce i confini e perché? Scardinare queste fondamentali sovrastrutture del potere, che spesso ci rendono incapaci di convivere con le differenze tra individui, significa intraprendere nuove strade verso spazi sconosciuti, in cui si auspica una maggiore intimità e capacità di sentire il prossimo.

Pedro Neves Marques. Che cos’è l’intelligenza naturale?
A cura di Matilde Galletti

4 giugno – 31 luglio 2023

Palazzo Falconi
Largo Armando Falconi 3, Fermo

Info e prenotazioni: karussell.artecontemporanea@gmail.com

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