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OMEGNA E PALLANZA (VB) | CARS e Palazzo Biumi Innocenti | 27 settembre – 11 ottobre 2015

Intervista a LORENZA BOISI di Silvia Conta

CARS – Cusio Artist Residence Space giunge alla sua sesta edizione. Quest’anno all’inaugurazione della mostra di fine residenza si è unita quella di Landina, progetto sulla pittura en plein air: due esperienze dall’identità molto diversa, ma unite dalla sperimentazione dedicata alla pittura, dalla collocazione sulle rive del Lago d’Orta, dalla nascita comune e dalla volontà di Lorenza Boisi, a cui per CARS si unisce Andrea Ruschetti.
Abbiamo incontrato Lorenza Boisi per capire come si collocano queste due esperienze nel panorama italiano.

CARS – Cusio Artist Residence Space, veduta mostra fine residenza 2015

Partiamo da CARS, spazio no-profit collegato a MARS – Milano Artist Run Space che, nato nel 2009, dal 2010 ogni anno seleziona un numero variabile di artisti e offre loro una residenza della durata massima di due mesi ad Omegna, sul Lago d’Orta. Quest’anno sono stati ospitati Francesca Ferreri, Vincenzo Simone e Vinicio Venturi, selezionati tra gli oltre 60 partecipanti al Bando Residenza 2015 e Nicola Genovese, ospite in residenza selezionato tra i partecipanti a MARS Milano. In Italia la realtà del no-profit è molto variegata e questo termine raccoglie esperienze molto diverse. Perché CARS è un’autentica realtà no-profit? In quanti siete a portare avanti il progetto? Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato in questi sei anni? 
Bacino collettore di parecchi tormenti ed iniquità tutte italiane, il termine no profit raccoglie, talvolta arbitrariamente, attività molto dissimili e non necessariamente aderenti allo spirito volontario e non-lucrativo che il termine implica assolutamente.
CARS, così come MARS, sono tecnicamente attività senza profitto – non costituiscono fonte di introito e nemmeno rappresentano condizioni di mediazione commerciale; ogni finalità di fundraising viene convogliata nuovamente nell’attività dell’iniziativa, per corrisponderne le spese vive. Le parti operanti, salvo gli “esterni”, a tutti i livelli, sono volontarie e non retribuite.
Il progetto è diretto e gestito interamente da me ed Andrea Ruschetti.
Collaborano con noi variamente, secondo le annualità, figure diverse che spaziano dall’ufficio stampa, alla guardiania, alle pulizie e trasporti, alla grafica, al catering etc. Naturalmente i servizi esterni sono retribuiti, così i collaboratori professionali “extra-artistici”.
Ognuna della persone che abbia mai collaborato con CARS ne è stata parte integrante e ne ha reso possibile l’esistenza, fondamentale il contributo della famiglia Ruschetti e di molti artisti.
In sei anni abbiamo conosciuto una progressione in nimis del contesto economico in cui lavoriamo, circostanza commisurata al divenire della congiuntura finanziaria nazionale ed internazionale. Molto semplicemente: abbiamo sempre faticato e sudato, trovando soluzioni “magre” persino all’impossibile. Nel corso degli ultimi tre anni, in particolare, nonostante il supporto crescente di pubblico, critica e fondazioni, la crisi, o le direttive politiche, hanno rarefatto le erogazioni destinate ad ogni iniziativa culturale ed anche noi “Fantastico Duo” cominciamo a soffrire il limite di una resistenza stoica che rasenta l’impraticabilità.

Dal 2013 si è aggiunto il progetto Landina, in collaborazione con il Museo del Paesaggio di Verbania, un progetto sulla pittura en plein air per cui sono stati scelti sei artisti: Antonio Bardino, Luca De Angelis, Sebastiano Impellizzeri, Massimo Kaufmann, Vera Portatadino e Marco Salvetti. Come funziona? Perché hai deciso di dedicare un progetto interamente alla pittura en plein air?
Landina è un progetto di eversione passiva conciliata con un tempo ed un luogo che abbiamo disconosciuti.
La pittura en Plein Air è, poeticamente, solo un pretesto per riattivare lo spirito di aggregazione tra artisti, in particolare pittori, dipartendo da una prestigiosa risorsa territoriale, quale è la collezione del Museo del Paesaggio – quest’anno siamo stati ospiti di Villa Taranto, altra eccellenza culturale del VCO (Provincia di Verbanio – Cusio – Ossola, ndr). Landina è il mio alter Ego, in un certo senso, “Io Sono Landina”. Landina è il modo di avere vicini molti vecchi, nuovi ed impensabili amici, per qualche giorno e per sempre a condividere quanto amiamo di più. Ogni anno io procedo senza pretese, seguendo un vecchio adagio: qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato, qualcosa di blu… metto insieme i pezzi, raccolgo gli artisti.
Il caso, “caso Felice”, porta con sé una trasversalità progressiva che è indice smaliziato di quanto la pittura italiana possa offrire o nascondere. Non mi importa di ben figurare quale raffinato degustatore, Ladina non pretende di determinare e non conseguentemente gli artisti rappresentano la mia convinzione di Pittura. Landina esiste per essere arricchimento, non riflesso del m(IO). Non elucubrazione, non esercizio critico, non esternazione di sistemi. Landina sono Io nell’essere anche un incidente “eventuale” cioè, pure, una cosa qualsiasi…

Landina 2015. Pitture di paesaggio

Tu sei un’artista, come vivi questo ruolo di artista e insieme curatrice, peraltro oggi sempre più diffuso?  
Ne sono dilaniata. Vivo questo ruolo come un’ordalia che provi la mia Fede in una possibilità eticamente percorribile.
Cars e Mars e Landina e tutto il resto sottraggono molto tempo al mio lavoro d’artista. Se non esistessero, però, qualcuno dovrebbe inventarli. E, in questo, siamo arrivati prima di altri…
Cars e Mars e Landina e tutto il resto sono una storia che si fa ed esiste, a dispetto del loro carattere radicalmente utopico e inevitabilmente politico, soprattutto a dispetto del mio essere artista ad una dimensione.

Caratteristiche comuni ad entrambi i progetti sono il forte aspetto poetico e insieme l’intenzione di dar vita ad esperienze significative sia per gli artisti che per il territorio. Come riuscite a mantenere vivi questi aspetti? 
Questa è esattamente la nostra ambizione: dar vita ad esperienze significative per gli artisti e per il territorio. Io mi prendo gli artisti, poiché Andrea è decisamente migliore di me con il Territorio. Sono certa che dichiararlo susciterà una generale ilarità presso i “professionisti” del settore… Nel mio desiderio sta la semina di indizi di reciprocità. Credo di non poter nascondere l’aspirazione a che mi si voglia bene per davvero. Siamo noi, io ed Andrea, forse tra i veri ultimi ingenui… tra i veri ultimi poeti.

You may deny it but you carry il with you
Mostra di fine residenza

27 settembre – 11 ottobre 2015

Zona industriale
Via Pastrengo 14, Omegna (VB)

Landina 2015. Pitture di paesaggio
a cura di Lorenza Boisi in colaborazione con il Museo del Paesaggio di Verbania

27 settembre – 11 ottobre 2015

Palazzo Biumi Innocenti
Salita Biumi 6, Pallanza (VB)

 

Info: www.carsomegna.com

 

 

 

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