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Carlo Cavina (Forlì, 1972 dove vive e lavora) presenta il suo nuovo corpus di lavori presso la Galleria Fiorella Pieri Arte Contemporanea di Cesena, dimostrando la forza e il talento della generazione di giovani artisti romagnoli: una mostra poliedrica che vanta una quantità differente di lavori, che hanno come nodo comune la riflessione intorno alle potenzialità della fotografia, nel tentativo di superarne i limiti bidimensionali e logistici, spingendo il ragionamento bel oltre le possibilità più immediate e conosciute del mezzo.

Il tuo è un percorso creativo molto originale e riflessivo, ce lo racconti?
Originale perché cambia ogni volta, anche se tendo a vivere le fasi creative come fossero tematiche di insieme, al cui interno vengono concepiti lavori singoli o di gruppo. Tendo a stare molto in studio, leggendo, guardando e meditando: una volta stabilito un tema generico, cerco di focalizzarlo, aiutandomi con appunti scritto-grafici. Richiamo come esempio l’ultima serie che ho intitolato Visibilio, dove l’assenza dell’uomo è fondamentale per ridurlo ad un’assenza di tempo valorizzato ulteriormente dalla mancanza di testimoni.

Il titolo dell’ultima serie ha battezzato questa tua ultima mostra, ci racconti nel dettaglio a cosa si riferisce questa attestazione?
Sono soddisfatto del titolo scelto per la mostra, Visibilio, perché rappresenta alla perfezione il concetto di questi ultimi lavori, estendedosi anche a quelli appositamente pensati per la mostra.
Il termine è tratto da una storpiatura popolaresca del latino – di tutte le cose visibili ed invisibili – ed è proprio questo dualismo che mi interessa, ponendosi non come verità inattaccabile, ma piuttosto come interpretazione, come costrutto. (…)
La mostra in breve:
Carlo Cavina_Visibilio
a cura di Viviana Siviero
Galleria Fiorella Pieri Arte Contemporanea
Galleria OIR n. 4 – 47023 Cesena
Info: (+39) 0547 24086
galleriapieri.com
Fino al 28 novembre 2009

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