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MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna | Fino al 14 gennaio

La mostra BURRIRAVENNAORO a cura di Bruno Corà ripercorre la storia dell’intenso rapporto che Alberto Burri ha intrattenuto con Ravenna concependo diversi cicli di opere ispirate alla storia e alla cultura artistica della città.

Alberto Burri (1915-1995) nato in Umbria a Città di Castello, è uno tra i più importanti artisti del Novecento e uno dei principali innovatori dell’espressione artistica contemporanea grazie ad un originale linguaggio che rivolge un interesse particolare ai materiali ritenuti extra-pittorici come il catrame, la pietra pomice, i sacchi di juta, il legno, il ferro, le plastiche, il caolino, il cellotex, le colle ed altri.

BURRIRAVENNAORO, MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna. Foto Daniele Casadio

Negli anni Novanta a Ravenna Burri avvia una collaborazione con il Gruppo Ferruzzi che lo porta alla produzione di cicli pittorici significativi che egli elabora e denomina in differenti modi e in stretta relazione con la storia artistica della città. Con il ciclo Neri a S. Vitale, Burri realizza grandi cellotex dipinti ad acrilico di color nero e in essi incarna e trasfigura nel contrasto di nero e oro, buio e luce, il dialogo con il mosaico storico ravennate, in equilibrio tra spiritualità e materialità, nell’attualità di una città in cui le vestigia del passato si sono progressivamente intrecciate agli sviluppi produttivi e industriali del presente.

A queste serie di grandi opere Burri affianca la produzione di opere grafiche di pari intensità e forza cromatica. La mancata realizzazione della committenza Gardini, coordinata dall’architetto Francesco Moschini, non gli impedisce di appassionarsi ad una pittura evocativa della grande stagione musiva dell’arte bizantina, copiosamente presente in città, nelle chiese e negli edifici storici decorati a mosaico. Nascono i cicli dei dipinti Nero e Oro (1993) che si ispirano alla cultura di alta decorazione fiorita a Bisanzio e sviluppatasi nella città di Ravenna con numerosi ammirevoli capolavori dell’arte bizantino-ravennate.

Tra le circa cento opere presenti in mostra figurano anche esemplari che hanno consentito a Burri di vincere il Premio Nazionale dei Lincei per l’opera Grafica (1973). In tal senso, i due ambiti della sua pittura e della produzione calcografica, integrati dalla presenza della grande scultura rossa, Grande Ferro R (1990), presso il Palazzo delle Arti e dello sport “Mauro De André” offrono una vasta panoramica del lavoro del maestro tifernate nella città di Ravenna da lui molto amata.

BURRIRAVENNAORO, MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna. Foto Daniele Casadio

La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello, con l’Archivio AAM Architettura di Roma, grazie al prezioso sostegno del Progetto del Ministero del Turismo per la valorizzazione di Ravenna Città del Mosaico, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Gardini, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Romagna Acque Società delle fonti e di Vernice s.r.l.

BURRIRAVENNAORO
Sede: MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna
Enti organizzatori: Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Mosaico, Comune di Ravenna – Assessorato al Turismo, MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri
A cura di: Bruno Corà
Fino al 14 gennaio 2024
Info: http://www.mar.ra.it

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