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ROMA | VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione | Fino al 6 settembre 2022

di NICOLETTA PROVENZANO

Oltre una linea confinale tra natura, uomo e tecnologia, la mostra Hybrida di Matteo Basilé, a cura di Gianluca Marziani presso VISIONAREA Art Space, pone in essere un innesto percettivo elegante e attraente che unisce in una germinazione estetica l’arte e il digitale lungo la frontiera dell’NFT nelle opere prodotte dalla ARTITUDE.AI.

Matteo Basilé, Hybrida, installation view, photo di Luca Perazzolo

La mostra nello spazio deputato all’arte contemporanea dell’Auditorium della Conciliazione, con il sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, è un virtuosistico viaggio nei territori dell’immagine e della techne, dove nuove visioni emergono da fondi assoluti di rimembranze fiamminghe e i soggetti restituiscono una frontalità visiva complice, stagliata nella propria presenzialità assoluta ed enigmatica.

Matteo Basilé, Imago Mundi, Hybrida

La purezza di forme, cromie, pose, iconografie e fascinazioni classico-rinascimentali trovano terreno fertile nel linguaggio fotografico, video e tecnologico, tra realtà e virtualità informatica, che nella ricerca artistica di Matteo Basilé, fin dagli Anni ’90 attento sperimentatore di nuove possibilità tecnico-digitali, si muovono in soffi poetici commisti tra la sopravvivenza di formule espressive dall’attrazione antica e originaria, e un futuro sempre più prossimo, eterogeneo, ibridato in entità morfologiche armoniche, orchestrate in una unità organica confluente e fluida.

Matteo Basilé, Mnemosyne II, Hybrida

In un mondo sospeso, etereo e sublimato, la figura, o le vedute rappresentate, catturano lo sguardo del fruitore, al di fuori di coordinate spaziotemporali e prospettive diacroniche, in una dimensione di sogno che racchiude epifanie dalla conformità galattica, epidermidi tracciate e screziate come paesaggi selvaggi, da centralità quadrangolari richiamanti elementi primi inscritti in incavi geometrico-simbolici, territorialità e giardini ameni, dove emergono forme biomorfiche fluide, seducenti e respingenti, dalla tonalità vivida e fluorescente, in evoluzione e trasformazione costante.

Matteo Basilé, Hybrida

Nell’opera La venticinquesima ora la grazia di una figura femminile si colloca in una temporalità dilatata al di là di convenzioni e calcolo, racchiusa nella gestualità di un singolo istante irripetibile, in eterno dialogo con il passato e in netta proiezione e definizione futura, o futuribile.

Matteo Basilé, La venticinquesima ora, Hybrida

In Artemide il legame con il satellite terrestre è composto dall’artista nelle fasi lunari fondamentali del novilunio, plenilunio e della luna calante, dove l’attributo, archetipo del femminile, è coincidente e rinnovato nel volto della modella, nella direzionalità del suo sguardo che cadenza sinodicamente le singole fasi, accentuato dalle vesti rigonfie e movimentate.

Matteo Basilé, Artemisia, Hybrida, installation view, photo di Luca Perazzolo

Dal mito alla sfera devozionale, dalle radici storico-artistiche alle Pathosformeln Warburghiane, la mostra Hybrida di Matteo Basilé trattiene il simbolo, la storia, le tradizioni e i rimandi iconici, trasponendoli in un presente prismatico, in un universo altro, rinnovato e ricreato nell’incorporazione simbiotica tra arte, digitale e Non-Fungible Token Art.

MATTEO BASILÉ. HYBRIDA
a cura di Gianluca Marziani

25 maggio – 6 settembre 2022

VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione
Piazza Pia 1, Roma
ingresso gratuito

Info: info@visionarea.org
www.visionarea.org

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