LUGANO (SVIZZERA) | Spazio -1 – Collezione Giancarlo e Danna Olgiati | 18 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
di MATTEO GALBIATI
Per la terza esposizione presentata nello Spazio-1, la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lugano propone una mostra che, in linea con le precedenti, apre un dialogo tra i due nuovi protagonisti, gli artisti Ilya & Emilia Kabakov, e le importanti opere raccolte negli anni dai due collezionisti, a testimonianza della loro autentica passione – un amore vero – per i linguaggi della contemporaneità.
Se nelle precedenti occasioni si rimaneva ammirati per lo spessore culturale dei progetti, in questo caso si percepisce, si respira, muovendosi nel grande allestimento, un qualcosa di più. Un qualcosa di davvero speciale che ne accresce l’interesse e l’ammirazione. Quello che lo spettatore deve necessariamente sapere è che l’allestimento non è un semplice dispositivo espositivo, ma è una vera e propria installazione, un’opera a sé stante (compenetrante il luogo) che gli artisti hanno fortemente voluto per questa mostra. Un qualcosa di eccezionale che appare chiaro solo muovendosi all’interno della mostra stessa.
I pannelli e le strutture che accolgono lo spettatore, infatti, Ilya & Emilia Kabakov li hanno pensati ispirandosi ad un’opera suprematista di Kazimir Malevic, e, disposti secondo assi ortogonali e diagonali, lasciano trapassare lo sguardo dello spettatore in corridoi che legano indelebilmente la visione delle opere dei Kabakov a quelle dei maestri avanguardisti e viceversa.
La Collezione Giancarlo e Danna Olgiati è ricca (è quasi specializzata), di importanti opere delle Avanguardie del XX secolo e a questi capolavori si è sempre ispirato Ilya Kabakov: il mito del progresso e delle ideologie da una parte si evoca nel tracciato irriverente, spregiudicato, dinamico e forte di novità dei maestri del primo Novecento (con capolavori scelti dallo stesso Kabakov tra quelli in collezione), mentre dall’altra le opere della coppia di artisti lascia trasparire lo scolorimento di quelle stesse ideologie e il senso di delusione profonda, conseguente alla pratica nella storia di quegli ideali che hanno frustrato popoli e nazioni.
Questo per chiarire il “concept” della mostra, ma la dimensione della bellezza intellettuale di questo progetto si percepisce in primo luogo dal rapporto umano e di amicizia tra le due coppie di coniugi: da una parte gli artisti Ilya e Emilia Kabakov e dall’altra Giancarlo e Danna Olgiati. Dialogo, scambio, disponibilità, generosità reciproca nell’accogliere le proposte e le istanze, le idee e le sensazioni. Anima e cuore, mente e passione, visione e concretezza.
Se i collezionisti hanno riunito in anni di ricerche attente e meticolose un certo numero di opere di grande valore (culturale e artistico prima che economico), comprese quelle stesse dei Kabakov, proprio da queste testimonianze della storia gli artisti partono per abbracciare, in una corrispondenza di unicità e continuità, gli annali dell’arte, abbattendo divisioni cronologiche, stilistiche e di generi.
È un “circuito temporale” – come è stata correttamente definita questa mostra-opera – che recepisce la sintesi di una narrazione che sa rimanere attuale e non cede, qui il tocco esclusivo del segno dei Kabakov, alla compiutezza assoluta della storia e neppure si chiude nell’asetticità di un progetto museale. Le sette opere dei Kabakov e le ventisei dei maestri avanguardisti provenienti dalle collezioni degli Olgiati – ma soprattutto l’insieme totale dell’allestimento, che, ribadiamo, è una vera opera “totale” – portano lo sguardo a leggere la complessità della forza dell’arte che regge, ma supera anche, le utopie stesse: le Avanguardie dialogavano tra loro, Kabakov dialoga con le Avanguardie, artista e collezionista si confrontano reciprocamente… Il tempo e i tempi di movimenti, storie, politiche, di arte e cultura, si leggono nella fluidità di questo percorso straordinario che, una volta ancora, portano la collezione luganese, i suoi artisti e i suoi mecenati a consegnarci qualcosa di davvero importante e unico.
L’arte rompe sempre gli schemi e concede all’uomo altre visioni possibili, altre strade da esplorare e percorre; sa farsi esperienza precorrendo tempi e istanze, riflettendo sul passato e sul presente. La forza di questa mostra sta proprio nel miscelare e legare, in un insieme, coerente e strutturato, storia e contemporaneità lasciando le evidenze dei rapporti e dei mutamenti che il tempo e le vicende umane contribuiscono a generare.
Non credo possa definirsi solo una mostra, ma un piccolo, grande e straordinario, omaggio alla storia, all’arte, alla cultura, e perché no, non c’è niente di male, all’amicizia, alla passione e all’intelletto degli uomini. Cose che non si spengono e non finiscono, ma continuano a vivere oltre ogni diversa utopia e idea.
Ilya & Emilia Kabakov. The Kabakovs and tha Avant-Gardes
progetto di Ilya & Emilia Kabakov
catalogo con testi Robert Storr, Ilya & Emilia Kabakov, Giancarlo e Danna Olgiati, Ada Masoero
parte del circuito museale del LAC Lugano Arte e Cultura – MASI Lugano
con il sostegno di UBS, Helvetia Assicurazioni Svizzera, Candiani Denim, Audemars Piguet
18 settembre 2016 – 8 gennaio 2017
Spazio -1 – Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Lungolago, Riva Caccia 1, Lugano (Svizzera)
Orari: da venerdì a domenica 11.00-18.00
Ingresso libero
Info: +41 (0)58 866 4230 (lunedì-venerdì); +41 (0)91 921 4632 (venerdì-domenica, periodo d’apertura)
info.menouno@lugano.ch
www.collezioneolgiati.ch
www.masilugano.ch