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L’arte moderna in Intesa Sanpaolo | ELECTA

di MATTEO GALBIATI

Dopo aver introdotto nella prima parte di questo articolo (vedi) le scelte poste alla base del progetto scientifico di catalogazione e studio delle copiose Collezioni di Intesa Sanpaolo esposte presso le Gallerie d’Italia di Milano e il contenuto del primo dei tre tomi che compongono la pubblicazione risultante, proseguiamo l’analisi specifica degli ultimi due volumi che coprono l’arco temporale di tutto il secondo Novecento, dal dopoguerra agli inizi del nuovo millennio.
L’arte moderna in Intesa Sanpaolo, copertina volume 2, Electa
Nel secondo volume, intitolato proprio Il secondo dopoguerra, l’analisi riguarda la ricerca di oltre 200 artisti che, con le loro opere, hanno caratterizzato e connotato fortemente l’arte italiana tra gli anni Quaranta e i primi anni Sessanta, arco temporale in cui si articolano le maggiori e diverse visioni astratte con scelte originali e complesse.
Le indagini storiografiche condotte lasciano emergere la ricchezza di temi e indirizzi che l’arte assume una volta libera dal periodo di costrizione e condizionamenti imposti dalle gerarchie autarchiche: ora si riesce a ritrovare una libertà espressiva che, al pari della società stessa, trasforma i vecchi schemi e le passate impostazioni. In questo periodo si matura, infatti, quell’autonomia che attraverserà l’arte italiana nei decenni successivi.
Questo volume non poteva non concedere spazio, in apertura, all’analisi della riflessione di Lucio Fontana e dello Spazialismo per spostarsi poi su quegli altri movimenti come il Movimento Nucleare o il MAC fino a giungere all’Informale: le opere della collezione Intesa Sanpaolo, molte delle quali di grandi dimensioni e considerevole qualità, ben rappresentano quelle tensioni in seno a questi decisivi decenni e ne documentano e registrano le testimonianze più tangibili. Una parte importante di questo volume è dedicato anche alla scultura che, a partire proprio dal secondo dopoguerra – significativa resta la raccolta di marmi realizzati dai laboratori di Henraux di Pietrasanta –, subisce una radicale trasformazione tanto nel modo di concepirla, quanto nelle pratiche di realizzazione.

L’arte moderna in Intesa Sanpaolo, volume 3, Electa Foto di Marta Carenzi

Il terzo tomo, L’ultimo Novecento, accoglie nelle sue pagine, sempre attraverso l’intervento preciso di numerosi studiosi chiamati dai curatori a dare un contributo critico di assoluta rilevanza, la lettura dell’ultima parte del secolo breve. Ricco di oltre trecento artisti, questo volume si apre con la lettura delle nuove immagini proposte dall’Arte Pop e dal suo linguaggio che influenza inevitabilmente la nuova figurazione degli anni Sessanta e percorre poi quei grandi cambiamenti che rivoluzionano il linguaggio artistico dagli anni Settanta in poi.
Nel corso dei suoi ultimi quarant’anni il Novecento vede una proliferazione di espressioni tanto diverse quanto ricche di spunti e di idee che lasciano esplorare all’arte nuove forme e nuovi indirizzi che riportano e fanno maturare i nuovi codici espressivi della nostra contemporaneità. L’immagine – o le immagini – sconosciute che emergono dalle pratiche degli artisti di questo periodo, oltre ad infondere una spinta al cambiamento, fanno affermare sempre di più l’affermazione delle singole identità e individualità.
L’arte moderna in Intesa Sanpaolo, copertina volume 3, ElectaMolta attenzione viene riservata nel volume a quelle ricerche in ambito verbo-visuale, come agli esponenti dell’Arte Povera, alle forme concettuali e non si dimenticano le visioni di quella pittura analitica che, mai movimento compiuto, ha affermato e sostenuto la pratica pittorica in un contesto in cui la pittura veniva vista come un linguaggio definitivamente superato. Neppure si trascura la lettura degli anni Ottanta e Novanta che, ancora a noi vicini, dichiarano la definitiva apertura alle ricerche maturate in precedenza.
Gli artisti presi in esame rimandano all’intenzione documentaria della stessa collezione di Intesa Sanpaolo che cerca proprio di farsi testimonianza puntuale di un’epoca storica in ogni suo aspetto.
I curatori di questa grande impresa editoriale, Francesco Tedeschi e Carlo Pirovano, durante la presentazione dei volumi, hanno tenuto a precisare che quest’opera non vuole certo avere, per quanto estremamente densa di contributi e analisi, la pretesa di essere esaustiva, ma si pone come pietra miliare per altri studi successivi che arricchiranno, nel tempo, la lettura della raccolta dell’istituto di credito. Sicuramente i tre volumi che compongono L’arte moderna in Intesa Sanpaolo sono d’aiuto sia allo studioso, nella valutazione di una collezione assai sfaccettata quale valido strumento di ricerca, sia ad un pubblico generico per il quale diventa una guida approfondita e densa sui movimenti artistici del Novecento.

Titolo: L’arte moderna in Intesa Sanpaolo

Volume II: Il secondo dopoguerra

A cura di: Francesco Tedeschi e Carlo Pirovano

Anno: 2014

Pagine: 432

Illustrazioni: 700

ISBN: 9788837092757

Prezzo: €60.00

Editore: Electa

Titolo: L’arte moderna in Intesa Sanpaolo

Volume III: L’ultimo Novecento

A cura di: Francesco Tedeschi e Carlo Pirovano

Anno: 2014

Pagine: 488

Illustrazioni: 700

ISBN: 978883709494

Prezzo: €60.00

Editore: Electa

www.gallerieditalia.com

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