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MILANO | Pirelli HangarBicocca | 14 febbraio – 21 luglio 2019

di MATTEO GALBIATI

L’ultimo grande intervento di Giorgio Andreotta Calò (1979) che avevamo avuto modo di apprezzare dal vivo era stato quello (intensissimo) proposto per la Biennale di Venezia del 2017, quando l’artista, con Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey, aveva egregiamente rappresentato l’Italia alla manifestazione internazionale veneziana. Con piacere ritroviamo la sua forza espressiva in questo nuovo potente allestimento che lo vede protagonista della mostra personale intitolata CITTÀDIMILANO al Pirelli HangarBicocca di Milano.

Giorgio Andreotta Calò, CITTÀDIMILANO, veduta della mostra, Pirelli
HangarBicocca, Milano, 2019. Courtesy dell’artista e
Pirelli HangarBicocca. Foto: Agostino Osio

Qui la regolarità dello spazio dello Shed viene spezzata dal nuovo ritmo imposto dalle opere di Andreotta Calò che, per l’occasione, si è prevalentemente concentrato su una proposta scultorea (integrata e completata da anche da un video e una grande fotografia) raccogliendo opere degli ultimi dieci anni della sua produzione. La fluidità specifica di questo incalzante ritmo installativo fonde, quindi, lavori di repertorio accanto ad altri pensati appositamente per l’istituzione milanese dove l’artista ha saputo generare un innesto peculiare che mette in luce la carica di forte sperimentazione agita con e dalle sue creazioni.
In CITTÀDIMILANO le sculture si predispongono a formare una sorta di arcipelago – inedito per accostamenti e dialoghi – in cui lo spettatore ha modo di “immergersi” ridefinendo i confini e i contorni non solo dell’ambiente che lo accoglie, ma anche delle memorie insite in ciascun lavoro così come riesce a generare commistioni tra le storie diverse attraverso le esperienze indotte da queste sculture cariche di “memoria”.

Giorgio Andreotta Calò, Senza titolo (Cavi), 2019, veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca,
Milano, 2019. Commissionata e prodotta da Pirelli HangarBicocca. Courtesy dell’artista e Pirelli HangarBicocca. Foto: Agostino Osio

Tempi, situazioni, contesti, vicende e luoghi si contaminano reciprocamente grazie alla continua azione di rivisitazione del senso che l’artista muove nei suoi lavori, capaci di recepire, accettandole, altre istanze e altri valori. In questo senso, ogni creazione di Andreotta Calò pare tanto vestire il luogo/ambiente che l’accoglie conferendogli una nuova identità, quanto attivare un processo virtuoso di suggestioni che stimola riflessioni profonde sul visitatore, immerso nella complessa interazione diretta tra se stesso, le opere aperte a individuali percorsi di lettura, e lo spazio in cui questo si verifica.
Venezia, Milano, le profondità del mare e il mistero del sottosuolo sono alcuni dei termini di confronto di questa esposizione che risulta essere una somma stratificata di intuizioni che, aperta nel senso, innesca sempre prospettive ed esperienze molteplici: Andreotta Calò fonde le identità diverse della città di provenienza (Venezia) e quella in cui è stato accolto per la mostra (Milano) giocando sull’equilibrio tra “acquatico” e “terrestre”, tra immersione ed elevazione. Punto di partenza un video che racconta la storia del naufragio del 1919 del piroscafo Città di Milano che, per conto della Pirelli Cavi, affondò nei pressi di Filicudi dove stava operando per la disposizione di cavi sottomarini, questo è stato oggetto di riprese documentaristico-esplorative realizzate con immersioni nel 2015. Punto di arrivo una grandissima foto aerea (sviluppata con stampa stenopeica) di Milano che, inerente la zona presso Lambrate dove lui stesso aveva operato questo volo, diventa un orizzonte sfuggente e intoccabile.

Giorgio Andreotta Calò, Volver, 2008, veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca,
Milano, 2019. Courtesy dell’artista; ZERO…, Milano e Pirelli HangarBicocca. Foto: Agostino Osio

Queste sono gli estremi, le quinte di un palcoscenico ideale dove Andreotta Calò lascia agire il visitatore nel mezzo della rete costituita da opere come Volver, Meduse, ClessidreProduttivo, …  Qui tra continui innalzamenti e sprofondamenti, si attingere da un processo di liberazione, di conquista che fa trasmigrare, grazie alla tensione del materiale in cui ci si trova immersi, la prospettiva certa di un altrove, di un oltre ancora tutto da scoprire, definire, comprendere e vivere.

Giorgio Andreotta Calò. CITTÀDIMILANO
a cura di Roberta Tenconi

14 febbraio – 21 luglio 2019

Pirelli HangarBicocca
Via Chiese 2, Milano

Orari: da giovedì a domenica 10.00-22.00
Ingresso gratuito

Info: +39 02 66111573
info@hangarbicocca.org
www.hangarbicocca.org

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