Non sei registrato? Registrati.
VERONA | Studio la Città | Fino al 18 marzo 2023

di FRANCESCO FABRIS

A Verona, la galleria Studio la Città ospita una nuova esposizione di Antonio Marchetti Lamera (Bergamo, 1964), ove quattro interventi dotati di fortissima individualità raccontano il nitido percorso artistico del protagonista.
Eclissi e riflessi, la rivoluzione di Aristarco, sotto la curatela di Matteo Galbiati, traccia una nuova narrazione dell’interprete dell’ombra, di un raffinato artista impegnato con rigore tra pittura e disegno, vero ed autentico strumento di racconto del mondo e delle sue immagini.

Veduta della mostra Antonio Marchetti Lamera. Eclissi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco, foto: Michele Alberto Sereni

Torna al centro del lavoro l’ombra, nel sentire comune un’entità minore, definita per negazione rispetto alla materia che la proietta. Incorporea e monocroma, è da sempre mancanza, di luce e di bene, simulacro del non-essere.
Essa, però, necessaria nella storia della geometria e nell’astronomia come nella ricognizione dell’umano (“io sono perché getto ombra” T.S.Eliot), manipolata nella psicologia analitica Junghiana secondo la quale racconterebbe la parte oscura della personalità, in Marchetti Lamera assurge a meccanismo interrogativo sull’effetto della successione degli istanti e della loro trasformazione, tratteggiando la mutevolezza tipica di ogni cosa e del tempo che la contiene.
Nel III secolo a.C., peraltro, l’ombra e le sue variazioni nel mondo fenomenico sono state funzionali all’elaborazione della prima approssimativa teoria eliocentrica da parte dell’astronomo greco Aristarco di Samo, motore ed ispirazione dell’istallazione.
Nell’artista, lo sguardo dettagliato sul particolare si alza così al cosmo, ponendo in relazione tempo umano e cosmico, ordine individuale e perfezione universale del Cronos.
L’alfabeto di sospensione, dematerializzazione e “prelievi di tempo” proprio di Marchetti Lamera è dunque evidente nelle quattro opere presenti: i due polittici matita su carta su pannelli intitolati Cronos (orologio solare composto di 12 pezzi a parete) e Gea, la terra a pavimento, cui fa da contraltare la grande opera circolare Elio e nove disegni su carta Amatruda a comporre Trame d’Ombra.

Antonio Marchetti Lamera, Elio / Cronos (12 pz.) / Gea (12 pz.), 2022, matita su carta su dibond, foto: Michele Alberto Sereni

Il segno allusivo dell’artista, nelle sue stesse parole, si ravvisa nell’installazione complessivamente considerata, vista da Marchetti Lamera come un orologio solare di cui il Sole è un componente e la Terra il motore, in cui in assenza dell’ombra il meccanismo stesso non potrebbe funzionare.
Questa, l’ombra, dipende direttamente dal sole mentre il suo movimento dalla rotazione della terra, componendo i due corpi un sistema celeste di sincrona perfezione. Sul sole, poi, è ritratta l’ombra a 360° il giorno del Solstizio d’Estate, il 21 giugno caro all’artista non solo perché il più lungo dell’anno ma perché giorno di nascita del figlio Samuele.
Complessivamente la composizione, nella ricercata frammentazione tra luce ed ombra, narra un alternarsi simbiotico di istanti, ove il segno stabile della grafite racconta il movimento e la transitorietà delle cose, la loro impercettibile ma costante mutazione, in altre parole la registrazione della vita e del tempo secondo la loro percezione visiva.

Veduta della mostra Antonio Marchetti Lamera. Eclissi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco, foto: Michele Alberto Sereni

L’ombra, in ultima analisi, è qui elevata al rango di protagonista assoluta. Forza elastica e passiva, compressa tra la materia ed i suoi eventi, narratrice senza sosta e resistenza di un moto che riguarda l’esistenza e la sua percezione, la sua idea e la successiva proiezione fisica.

Contemporaneamente, negli ampi spazi della galleria veronese di Lungadige Galtarossa, sono in corso, fino al prossimo 11 marzo, altre due mostre personali: Come code di lucertole di Luigi Carboni e CodNis di Victoria Stoian, in collaborazione con Peola Simondi – Torino. 

 

Antonio Marchetti Lamera
Eclissi e riflessi. La rivoluzione di Aristarco
a cura di Matteo Galbiati

catalogo Vanillaedizioni

28 gennaio – 18 marzo 2023

Studio la Città
Lungadige Galtarossa 21,Verona

Info: Tel. +39 045 597549
https://studiolacitta.it/

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •