Non sei registrato? Registrati.
TORINO | OGR – Binario 2 | 3 novembre – 10 dicembre 2023

di FRANCESCA DI GIORGIO

La prima volta che ho incontrato il lavoro di Sara Enrico ero al Mart di Rovereto, nel 2019, dove, in sale museali iper illuminate, l’artista esponeva, The Jumpsuit Theme, un gruppo di sculture in cemento dalle forme antropomorfe, acefale, insieme a cinque stampe di grande formato, scansioni di un elemento ligneo mosso durante il processo di acquisizione digitale e che segnavano nello spazio un ideale percorso scenico.
La tuta (jumpsuit) è il theme, il tema, su cui l’artista, come all’interno di uno spartito musicale, gioca a farne variazioni sempre diverse e prodotte “naturalmente” dal calcestruzzo fatto solidificare all’interno di morbide casseforme in tessuto.

Corpi che sembrano abbandonati nello spazio ma finalmente liberi di “sentrsi” e di assumere le posizioni che vogliono, in un continuo rimbalzo tra staticità e movimento, solidità e precarietà. Emerge un’idea di corpo che si reinventa nello spazio ogni volta e si propone come anti-monumento di se stesso: corpi “sdraiati”, non certo su di un piedistallo come la statuaria classica vorrebbe e, soprattutto, colti in un momento di improduttività. La tuta oggi è sinonimo di svago ma nasceva come “divisa” da lavoro.
Il pigmento delle tute, sempre uguale e di un azzurro etereo, conferisce anonimato a corpi “apparenti”, come possibili moduli costruttivi nello e dello spazio.

Sara Enrico, Tainted Lovers, installation view, ph Andrea Rossetti for OGR Torino

Di diversi colori pastello, verde, azzurro, rosa ed arancio sono le quattro “tute” viste, invece, all’ultima Biennale Arte di Venezia (2022), alla mostra centrale “Il latte dei sogni” ai Giardini. Qui la Enrico continua la sua riflessione sul rapporto tra la superficie, pelle, dell’oggetto e la sua forma e sostanza materiale, tra il corpo e l’abito. Si instaurano così nuove relazioni attivate da processi che portano l’artista a creare tra produzione industriale e artigianale.
Davanti a queste sculture sembra impossibile che tutto abbia origine dall’interesse di Sara Enrico per il tessuto, ancor prima dell’abito che la ricollegano tra l’altro alle sue origini, a Biella, famoso centro dell’industria tessile italiano. Lavorando la tela, da pittrice, l’artista arriva a sperimentare la portata tridimensionale e scultorea generata proprio a partire dalla bidimensionalità del tessuto. Un discorso centrale che torna evidente anche nel suo ultimo progetto espositivo.

Alle OGR i Tainted Lovers, gli “amanti contaminati”, della Enrico sono quasi completamente al buio. Sono le “tute” della serie vista in Biennale ma inserite, questa volta, in una coreografia molto più ampia, concessa dallo spazio espositivo e composta da elementi-opere molto diversi tra loro e messi in dialogo per contrasto.
La nostra esperienza dello spazio all’interno dei binari dell’ex industria torinese, è costruita dalle disposizione dei lavori e dalla luce che li colpisce. La sensazione è quella di essere di fronte ad oggetti che, in alcuni casi, ci appaiono familiari ma che sembrano arrivare da molto lontano e che richiedono di doverne fare esperienza con tutti i sensi per poterne accogliere l’alterità, costituita a partire dai materiali con cui sono realizzati: dal tessuto al cemento, calchi ottenuti da tute operaie, gommapiuma ricoperta di tessuto elasticizzato e dall’armatura in titanio.

Sara Enrico, Tainted Lovers, installation view, ph Andrea Rossetti for OGR Torino

Nel progetto site specific, Tainted Lovers, Sara Enrico mette in relazione per la prima volta opere appartenenti a serie diverse che si atrattaggono e si respingono contemporaneamente, che cercano una relazione non solo tra di loro ma anche con l’architettura dello spazio che le accoglie. Una delle sculture pende agganciata all’alto soffitto del Binario 2 delle OGR come se fosse un elemento integrante della struttura e presente lì da sempre.

Sara Enrico, Tainted Lovers, installation view, ph Andrea Rossetti for OGR Torino

Tainted Lovers è un’esperienza sensoriale, sensuale ed inattesa come l’amore che, lontano da visioni romantiche e stereotipate, nel lavoro della Enrico rappresenta una forza capace di creare affinità non solo tra gli umani ma anche tra materie differenti. Un amore dal quale, a volte, sentiamo anche il bisogno di doverci allontanare perché infetto.

 

Sara Enrico | Tainted Lovers
Una mostra delle OGR Torino prodotta con il supporto di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT

A cura di Samuele Piazza

3 novembre – 10 dicembre 2023
Binario 2 | OGR Torino
Corso Castelfidardo

Apertura eccezionale
Venerdì 8 dicembre 2023 | mostra aperta H 10-20

Orari: giovedì e venerdì H 18 – 22 | sabato e domenica H 10 – 20. Chiuso giovedì 7 dicembre 2023
Ingresso gratuito. 

Visite guidate gratuite:
Venerdì 8 dicembre | H 18
Domenica 10 dicembre | H 18
Prenotazioni qui
prenotazioni@ogrtorino.it

Info: +39 39 011 0247108
info@ogrtorino.it 
https://ogrtorino.it/

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •