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PALERMO | GIBELLINA | CASTEL DI TUSA | AGRIGENTO | sedi varie
3 luglio – 19 settembre 2015

di GIUSEPPE ALLETTO

La prima tappa di un ideale percorso, che vede l’arte contemporanea attraversare in lungo e in largo la Sicilia, il suo paesaggio, le sue città, i suoi luoghi più suggestivi, è stata inaugurata il 3 luglio scorso.
L’originale progetto, A Sicilian Walk, curato da Giusi Diana, prevede quattro itinerari a tema in cinque spazi, tra istituzioni pubbliche e fondazioni private, vivacizzati dagli interventi di artisti contemporanei.
Le cinque sedi, Museo Riso di Palermo, Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, Fam Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina e il Castel di Tusa della Fondazione Fiumara d’Arte di Messina, ospitano, fino al 19 Settembre, opere di Richard Long, Giuseppe Adamo, Filippo Leonardi, Alessandro Librio, Sebastiano Mortellaro, Nuovo Cinema Casalingo, Giacomo Rizzo e Sergio Zavattieri.

A Sicilian Walk, Valle dei Templi (Ag), allestimento. Sx opera di Richard Long, dx opere Giuseppe Adamo

A Sicilian Walk trae ispirazione dall’omonima opera di Richard Long (Bristol, 1945). Negli anni 90’ l’artista inglese, protagonista internazionale della Land Art, attraversò a piedi il territorio siciliano da Palermo ad Agrigento: dell’”impresa” rimane, come traccia, un’epigrafe su carta, dedicata al paesaggio naturale e antropico della Sicilia. Il textwork, datato 1997, fa oggi parte della collezione permanente del Museo Riso di Palermo. Il rapporto instauratosi tra l’artista inglese e il territorio siciliano sembra del tutto simile, nello spirito, a quello che spinse molti artisti-viaggiatori del passato a esplorare gli incantati scorci dell’isola. Il Grand Tour del 700’, infatti, era solito concludersi con una fondamentale e irrinunciabile tappa siciliana. Tra i più famosi artisti che hanno girato in lungo e in largo la Sicilia come non ricordare il pittore francese Jean Houel, il disegnatore Richard de Saint-Non, il grande tedesco Johann Wolfgang Goethe, ma anche Richard Wagner, Auguste Renoir e in tempi recenti Joseph Beuys.

A Sicilian Walk, Fabbriche Chiaramontane (Ag), opere, sx Nuovo Cinema Casalingo, dx Filippo Leonardi. Foto: Angelo Pitrone

La prima tappa del progetto ha visto l’opera di Richard Long segnare un ideale itinerario che dal Museo Riso di Palermo conduce alla sublime Valle dei Templi di Agrigento. L’opera guida di Richard Long si conclude negli spazi dell’ex Scuola Rurale, appena restaurata, all’interno del Parco Archeologico. Il tema essenziale della tappa agrigentina e di tutto l’itinerario espositivo è il rapporto tra l’uomo e il paesaggio, tra l’uomo e la natura, oserei dire tra la Cultura e la Natura. Sempre ad Agrigento sono esposte le tele di Giuseppe Adamo (Alcamo, 1982), giovane artista il cui lavoro conduce ad una nuova visione del paesaggio, nel segno di un’astrazione raffinata che procede per velature. Ancora la “città dei templi” ospita, negli spazi delle Fabbriche Chiaramontane, l’opera video di Filippo Leonardi (Catania, 1970) dal titolo Perché mangiamo gli animali con l’opera neon Meglio un uovo oggi che una gallina domani (Collezione Museo Riso), e ancora le opere dei giovanissimi videomakers del collettivo catanese Nuovo Cinema Casalingo (Francesco Tagliavia, Acireale, 1992; Angelo Licciardello, Catania, 1990; Giuseppe Leonardi, Catania, 1993). Completa l’esposizione delle FAM il sound artist Alessandro Librio (Erice, 1982), con opere quali Musica da contemplare con la mente (sette fogli di carta pentagrammata dove uno sciame di api sostituisce la partitura musicale), il dittico video Santo Spirito’s Answer e Pirandello’s Answer e, soprattutto, l’intelligente e poetica installazione sonora dal titolo Good Morning Gentleman!, prezioso omaggio dell’artista di Erice alle sonorità del paesaggio agrigentino. Scrive la curatrice «Si tratta di un’installazione sonora site-time specific pensata per questa esposizione alle FAM: Librio ha mappato i suoni della città antica, dall’alba al tramonto: i rintocchi delle campane, il grido delle rondini sul far della sera, il cigolìo di cancelli che si schiudono su dimore antiche».

A Sicilian Walk, Fabbriche Chiaramontane (Ag), opere di Alessandro Librio. Foto: Angelo Pitrone

A Palermo è il Museo Riso ad ospitare l’installazione fotografica di Sergio Zavattieri (Palermo, 1970). Le due opere dell’artista palermitano, intitolate Vitis Vinifera e Cynara Cardunculus II fanno parte della serie Botanica, concepita come tributo critico all’opera di Karl Blossfeldt, autore di inizio 900’ che si dedicò alla compilazione di un catalogo fotografico delle maggiori specie botaniche presenti in Europa. Le foto di Blossfeldt, con la loro minuziosa analisi dei particolari, trascendevano la mera finalità scientifica, giungendo a una dimensione estetica vicinissima a ciò che definiamo arte. Zavattieri, giocando con i generi fotografici, ha raccolto questa tensione estetica del lavoro catalogatorio di Blossfedlt e ha creato un personale catalogo di foto ingrandite di specie botaniche prodotte artificialmente dall’industria. Vitis Vinifera fa parte della collezione permanente del Museo del Vino di Alcamo, e vuole essere un’acuta riflessione sulle contraddizioni relative all’intervento umano sulla Natura.

A Sicilian Walk, Collezione Museo Riso (PA), Sebastiano Mortellaro, La possibilità negata, 2010. Foto: Giulia  Banchieri

A Gibellina, presso il Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi, dove si trova un’altra opera di Richard Long intitolata Circe of Life (1997-2008) di proprietà del Museo Riso. La possibilità negata di Sebastiano Mortellaro (Siracusa, 1974). Nel suo lavoro il cuscus diventa simbolo di una cultura tradizionale che deve fare i conti con la modernità che irrompe e corrompe le identità territoriali (nell’opera, infatti, l’antico cibo viene “servito” in delle paraboliche). In un’altra opera Mortellaro analizza lo stesso tema, ma stavolta è il paesaggio siciliano ad apparire minacciato. In Niscemuos, installazione fotografica sonora, l’artista riflette sulle possibili conseguenze connesse all’utilizzo della tecnologia del Muos nel territorio di Niscemi, in provincia di Caltanissetta.

A Sicilian Walk, Castel di Tusa (Me), Giacomo Rizzo, Respiro, scultura in resina. Foto: Alberto Laganà

Il percorso voluto dalla curatrice Giusi Diana, si conclude in un luogo simbolo del rapporto tra arte e paesaggio: la Fondazione Fiumara d’Arte voluta da Antonio Presti. Nel Parco ha trovato collocazione una bellissima scultura di Giacomo Rizzo (Palermo, 1977), dal titolo Respiro, volta a cogliere l’antichissimo ma sempre attuale nesso tra Natura e Sacro.

A Sicilian Walk
Mostra diffusa nel territorio siciliano
A cura di Giusi Diana

3 luglio – 19 settembre 2015 

Sedi e Artisti:

PALERMO | Riso, Museo Regionale d’arte moderna e contemporanea
Sergio Zavattieri

GIBELLINA (TP) |Museo delle Trame Mediterranee, Fondazione Orestiadi
Sebastiano Mortellaro

CASTEL DI TUSA (ME) |Fondazione Fiumara d’Arte
Giacomo Rizzo

AGRIGENTO | Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, ex Scuola rurale
Giuseppe Adamo, Richard Long

AGRIGENTO | Fabbriche Chiaramontane
Filippo Leonardi, Alessandro Librio, Nuovo Cinema Casalingo

Un progetto di:
Riso, Museo Regionale d’arte moderna e contemporanea, Palermo
In collaborazione con:
Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Agrigento
Fam Fabbriche Chiaramontane, Agrigento
Fondazione Orestiadi, Museo delle Trame Mediterranee, Gibellina -Trapani
Fondazione Fiumara D’Arte, Castel di Tusa – Messina

Info: museo.riso.bci.uo2@regione.sicilia.it
comunicazione@palazzoriso.it

 

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