MILANO | Galleria Patricia Armocida | Fino al 10 novembre 2023
di MARIKA MARCHESE
C’è tempo fino al prossimo 10 novembre per vedere da Patricia Armocida a Milano la mostra Lunatico | Lunare, curata da Ilaria Introzzi e che ospita due artisti palermitani, Giuseppe Vassallo e Giuseppe Sciortino.
La pittura dei due artisti, proprio come avverte la curatrice, è un monito di imprevedibilità per le emozioni che suscitano le pennellate visibili sulla superficie delle tele.
Visitando la galleria, la prima impressione che si ha, osservando i piccolissimi dipinti alle pareti, nella prima sala sono di Giuseppe Sciortino, è proprio quella di prendersi un momento e di far correre il proprio sguardo sulle pennellate che si rincorrono e che creano con incredibile fedeltà, una porzione di spazio o un oggetto.
Scendendo nella sala inferiore, dedicata interamente a Giuseppe Vassallo, si viene accolti in un ambiente marino, con donne simili a sirene e da un brusio di voci, che sembra provenire da certe tele con solitari personaggi in procinto di saltare per un tuffo nel blu dell’acqua. La sensazione che si avverte è carica di tensione, per un’azione che avverrà da lì a poco.
Se nella pittura di Giuseppe Vassallo la superficie dell’acqua sembra ancora vibrare in anelli concentrici con atmosfere oniriche per la palette cromatica tra il grigio e un blu di Prussia, i suoi personaggi sembrano che stiano per muoversi. Quella di Giuseppe Sciortino, ci conduce ad una dimensione intima e calda di un interno, ma anche spirituale, tanto che l’autoritratto presente in mostra sembra voglia invitarci all’attesa e ad un momento di raccoglimento, per scorgere tutti gli oggetti nella stanza, proprio come il San Girolamo nello studio di Antonello da Messina, o le splendide decorazioni e i riflessi del tessuto dell’abito della Signora in nero di Gustav Klimt.
I due artisti sono stati definiti “accademici” perché fuoriusciti entrambi dall’Accademia, uno da Palermo (Vassallo) e l’altro (Sciortino) da una delle Accademie più importanti in Italia, quella di Firenze, che ha una lunga tradizione di pittori e altrettanto lunga evoluzione degli stili. Infatti, questi centri sono diventati, sempre di più, luoghi di grande sperimentazione, in cui si riprendono sì le tecniche del passato, ma si sovvertono le regole.
Le accademie sparse sul territorio sono diventati centri propulsori, come accade a Venezia con i docenti artisti Carlo Di Rico o Luca Reffo, ad Urbino con Matteo Fato e Luigi Carboni, a Bologna con Giuseppe Stampone. Insegnanti che hanno all’attivo costanti mostre che permettono ai loro allievi di emergere, sperimentare, innovare l’arte e il pensiero.
La pittura in Italia ha una storia illustre che si estende per secoli, facendo della nazione italiana uno dei luoghi più significativi per lo sviluppo dell’arte visiva in tutto il mondo, non è mai morta, anzi si è rinnovata trovando ispirazione dal passato, dall’errore, attraverso le tecniche si è aggiornata. Il citazionismo e l’iperrealismo sono solo due delle correnti che è possibile ravvisare anche nei due artisti in mostra.
Parlando invece dell’evoluzione della ritrattistica, in generale, pare essere influenzata da numerosi fattori, tra cui cambiamenti sociali, tecnologici e culturali, mentre pensando alla ritrattistica psicologica, cito Lucien Freud o Francis Bacon, emersa con grande impeto, ha cercato di cristallizzare l’interiorità dei soggetti. Tutto il contrario di quanto accade con la pittura concettuale, che enfatizza l’idea piuttosto che l’aspetto fisico dei soggetti.
La ritrattistica ha continuato a evolversi con l’uso di nuovi media, tra cui la fotografia e l’arte digitale. Gli artisti esplorano la rappresentazione dell’identità in un’era tra intelligenza artificiale e social media. Alcuni ritratti contemporanei riflettono le sfide e le complessità dell’identità di genere, della multiculturalità e della globalizzazione. In sintesi, la ritrattistica ha attraversato e continua a farlo, una notevole evoluzione riflettendo i cambiamenti culturali, sociali e tecnologici del tempo. La varietà di stili e approcci nell’arte del ritratto testimonia la continua creatività e adattabilità degli artisti nel rappresentare la complessità umana nel corso dei secoli.
Giuseppe Vassallo e Giuseppe Sciortino sono due artisti che racchiudono nella connessione mano-mente un mondo, la storia. La sensibilità di cogliere e mettere su tela un momento o un sentimento e di trasportarci nel loro istante.
L’invito è dunque a scoprire Giuseppe Vassallo e Giuseppe Sciortino presso la galleria di Patricia Armocida, gallerista che si distingue da sempre per le scelte coraggiose e innovatrici, di respiro internazionale portando soprattutto a Milano, il rinnovamento tramite il merito e quel gusto raffinato e alternativo che la contraddistinguono, necessari per staccarsi dal solito, in una città che sempre più segue “trend” tra following e followers.
LUNATICO | LUNARE
a cura di Ilaria Introzzi
Fino al 10 novembre 2023
Galleria Patricia Armocida
Via Argelati n° 24, Milano
Info: info@galleriapatriciaarmocida.com
https://www.galleriapatriciaarmocida.com/