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MILANO | Viasaterna Arte Contemporanea | Fino al 16 marzo 2018

di MATTEO GALBIATI

Negli ampi ed eleganti ambienti di Viasaterna Arte Contemporanea a Milano gli artisti Barbara De Ponti (1975) e Jens Risch (1973), nella loro bipersonale efficacemente e coerentemente intitolata Forma Mentis, raccontano, con un dialogo intrigante per reciprocità e corrispondenze, attitudine e predisposizione, nonostante l’approccio linguistico differente, le categorie di spazio e tempo attraverso una raffinatissima riflessione concettuale (e concreta) sulla materia.

Barbara De Ponti e Jens Risch. Forma mentis, veduta della mostra, Viasaterna, Milano Courtesy Viasaterna, Milano

Barbara De Ponti e Jens Risch. Forma mentis, veduta della mostra, Viasaterna, Milano Courtesy Viasaterna, Milano

Anagraficamente vicini, i due artisti qui si incontrano in modo inedito in un progetto che, grazie anche alla misurata e sobria, attentissima e curatissima, regia che ha posto grande attenzione all’allestimento, riesce a dare riscontro ai temi centrali espressi dalle opere esposte e a coinvolgere lo spettatore in una visita e una lettura attenta dei contenuti insiti in questi lavori. Tra carte e disegni, grandi sculture in ceramica e piccoli lavori in seta, la materia si esperisce in modo non convenzionale, perché dalle sue consistenze e dalle sue forme il pensiero transita dalla concretezza tattile del reale, dalla dimensione più naturale ed instintiva del pensiero, ad osservazioni e meditazioni più profonde e filosoficamente (ma anche esteticamente) alte e impegnate. Chi guarda sa che ciò che vede non si argina alla sola rappresentazione, ma, sotto la pelle di ogni lavoro, pulsa l’anima di un significato altro, non deducibile nella convenzionalità abituale delle nostre intuizioni.

Barbara De Ponti, Globorotalia Puncticulata S1 from the series Clay Time Code, 2016, argille azzurre, cm 27x35x35 © Barbara De Ponti Courtesy Viasaterna, Milano

Barbara De Ponti, Globorotalia Puncticulata S1 from the series Clay Time Code, 2016, argille azzurre, cm 27x35x35 © Barbara De Ponti Courtesy Viasaterna, Milano

I disegni e le sculture di De Ponti e le scritture metodiche e l’opera quasi biomorfa di Risch avvicendano, le une e le altre senza gerarchie, ma in un’ottima sintonia, la disciplina e il rigore di un pensiero che, portando esempi di forme semplici e di codici facilmente leggibili, dietro un’apparenza di ingenua semplicità, sanno predisporre l’ampio orizzonte di un pensiero riconosciuto e seguito, identificato e riassunto in queste forme dirette. Non attuano rivoluzioni straordinarie, non hanno l’esigenza di accentuare o sforzare lo sguardo, il loro fare sa svelare e rivelare l’interrogazione sullo spazio e sul tempo (fisici e non) con un minimo cenno, con quel piccolo suggerimento che introduce all’immensità del mistero.
Le suggestive sculture Clay Time Code, che De Ponti ha presentato al Museo Carlo Zauli e al Museo di Scienze Naturali di Faenza nel 2016, ad esempio, raccontano, attraverso l’argilla azzurra di cui sono composte, un tempo passato (il Pleistocene) scolpendo macroscopicamente due microorganismi che, presi come estremi di quell’epoca preistorica, compongono come fossili lo stesso materiale scultoreo. Forma diversa al tempo, ad esempio, l’artista lo propone anche nei suoi disegni che, con altro concetto, predispongono in immagine una categoria imperscrutabile e indefinibile, labile e mutevole come è proprio quella del tempo.

Jens Risch, Silk piece VI, 2015-2017, 1000 mt of white silk, cm 7.5x8x7 © Jens Risch Courtesy Viasaterna - Bischoff Projects Photo by Joerg Baumann

Jens Risch, Silk piece VI, 2015-2017, 1000 mt of white silk, cm 7.5x8x7 © Jens Risch Courtesy Viasaterna – Bischoff Projects Photo by Joerg Baumann

Jens Risch annota, invece, in modo quasi ossessivo, i giorni e le ore di un anno o più, tempo che gli occorre per compiere uno specifico lavoro: citando le pratiche concettuali degli anni Sessanta e Settanta, l’artista sa scrivere il fluire del tempo lavorativo attraverso un resoconto metodico e lento, misurato e dilatato che, nel limite di un foglio, racchiude tutta la prassi di un lavoro lento e instancabile. Lo sguardo legge cifre e numeri, ricomponendo logicamente un’esperienza che, dietro a cifre e numeri, nasconde una ricerca di profonda consapevolezza e rigore. Risch ha impegnato – a latere di questi lavori che ne sono traccia esecutiva – gli ultimi quindi anni a creare sculture ottenute attraverso un lento annodare fili di seta: nel tempo, appunto, il groviglio di nodi ispessisce la delicata consistenza del filo e lo trasforma in una forma (materia) dalle evidenti allusioni biologiche. Il Silk piece VI, esposto in questa mostra, avvalora, nella sua piccolezza monumentale, la non scontentezza della logica che si sottintende alla sua esecuzione: la ripetizione del gesto e la cura attenta per ogni atto ripetuto uguale uniscono emozionalità istintiva e intenzionalità consapevole in un “oggetto” che catalizza ogni attenzione sensibile, facendosi strumento non solo di fascinazione ammirata, ma anche di meditazione e interrogazione profonde e impreviste per chi lo osserva.

Barbara De Ponti e Jens Risch. Forma mentis, veduta della mostra, Viasaterna, Milano Courtesy Viasaterna, Milano

Barbara De Ponti e Jens Risch. Forma mentis, veduta della mostra, Viasaterna, Milano Courtesy Viasaterna, Milano

Il merito di De Ponti e Jens Risch, uniti in questo intelligente e acuto progetto, sta nel riuscire, senza clamori chiassosi e senza alterazioni intellettualistiche, ad affascinare, sorprendere, colpire e destare l’osservazione intesa non solo come sbalordita ammirazione, ma anche come desiderio di comprensione e intuizione di un pensiero che, altrove, aldilà delle apparenze, sa trovare e generare la forza propositiva delle sue nuove istanze.

Barbara De Ponti e Jens Risch. Forma Mentis

24 gennaio – 16 marzo 2018

Viasaterna Arte Contemporanea
Via Leopardi 32, Milano

Orari: da lunedì a venerdì 12.00-19.00; mattine e sabato su appuntamento
Ingresso libero

Info: +39 02 36725378
info@viasaterna.com
www.viasaterna.com

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