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Regione Marche | sedi varie | settembre – dicembre 2020

Intervista a GIOVANNI GAGGIA di Francesca Di Giorgio

Continua il programma di residenze artistiche diffuse nei cinque comuni marchigiani di Arcevia, in provincia di Ancona, e di Pergola, Pietrarubbia, Frontino e Lunano, in provincia di Pesaro Urbino.
Si chiama a,m,o poetico acronimo che ricorda l’Arte, le Marche e quell‘Oltre capace di comunicare “la passione per l’arte e per il territorio marchigiano attivando una modalità innovativa di produzione artistica”.
Obiettivi che muovono da sempre l’attività di Casa Sponge che segue la curatela del progetto partito a metà settembre con la residenza di Aischa Gianna Müller nella frazione di Caudino, uno dei nove Castelli del Comune di Arcevia (Admirari: verso la meraviglia, Tessere Con Attenzione e Non Solo Museo), seguita poi da altre fasi con altri artisti e un curatore, Pietro Gaglianò, coinvolto nello sviluppo di precisi momenti del format che si chiuderà, nel mese di dicembre, con Cantieri Rocca Contrada, un’opera di Roberto Coda Zabetta che prende le mosse da un suo grande dipinto su tela, realizzato nel 2017 nel Complesso della SS. Trinità delle Monache di Napoli, da cui l’artista ha estrapolato 9 “pezzi” dedicandoli ai 9 castelli di Arcevia coniugando così arte pubblica contemporanea ad edifici storici…
Ne abbiamo palato con il fondatore di Casa Sponge, Giovanni Gaggia

Come dicevamo… a,m,o è un progetto di valorizzazione territoriale attraverso l’arte che si può considerare come una naturale estensione della filosofia con la quale hai aperto Casa Sponge nel 2008: da casa privata a luogo d’accoglienza in senso lato.
Un progetto di questa natura è stato concepibile soltanto dopo l’esperienza con la pratica di Casa Sponge. Abbiamo dialogato spesso su queste pagine del mio gesto politico di aprire le porte di casa, questo ha prodotto un risultato inaspettato che ha generato un differenziale che ha prodotto negli anni un risvolto turistico. Da qui lo slogan associato al nome “rifugio per artisti e viaggiatori”. Ci siamo immaginati che lo stesso processo potesse esser applicato ad un territorio più vasto ma con le stesse caratteristiche paesaggistiche. I tre progetti che abbiamo riunito sotto il cappello a,m,o sono sostenuti dai 5 comuni e dall’assessorato alla cultura della Regione Marche.

Mario Consiglio, Democracy, Pietrarubbia, 2020

Provi a restituirci, con il tuo personale punto di vista, le caratteristiche peculiari del territorio marchigiano?
Il Plurale del nome può restituire la sensazione. Una regione dalla viabilità complessa che ha contribuito al parziale isolamento di alcune zone, generando da un lato una scarsa attività turistica e dall’altro una forte conservazione del territorio. Qui il paesaggio è ancora lo stesso presente nei dipinti di Raffaello.
Quando motivo la mia decisione di rimanere qui, ripeto sempre la stessa nenia dell’arrivo delle lucciole e della prima neve dell’anno. Oggi ti rivelo la mia personale pratica della visione, una vera e propria ginnastica quotidiana. C’è un punto preciso nella collina di Casa Sponge, dove con regolarità mi soffermo a osservare e fotografare il paesaggio e i suoi lievi mutamenti. È prima di varcare il cancello, lì poso lo sguardo verso sinistra e la veduta scende in basso, verso Pergola, per poi risalire in alto sull’Appennino, con il Monte Catria, l’Acuto e il Nerone. Nulla si aggiunge né scompare, cambiano la luce, i colori e le nuvole.

Dalla residenza a più voci di Beatrice Meoni, Appunto 03 sul tavolo Chris Rocchegiani

Anche a causa della situazione di emergenza sanitaria stiamo assistendo ad un forte ritorno a vivere il proprio territorio in modo più attivo e critico, a leggerlo in un’ottica molto meno passiva rispetto al recente passato: il paesaggio non si subisce ma si vive.
L’“osservatorio sul paesaggio” che, da tre anni a questa parte, porta avanti Casa Sponge credo sia pioniero in questo senso…
Non si poteva fare altro, era necessario uscire da un buon sapore bucolico, per toccare qualcosa di indefinibile e profondo. Vivere il paesaggio significa confrontarsi con le problematiche dell’umano esistere. Da solo il processo ha un peso specifico troppo grande, non sono forte come Dom Gianni o Dom Salvatore che resistono agli inverni al monastero di Fonte Avellana. “Tra ‘due liti d’Italia surgon sassi, e non molto distanti a la tua patria, tanto che’ troni assai suonan più bassi, e fanno un gibbo che si chiama Catria, di sotto al quale è consecrato un ermo, che suole esser disposto a sola latria”. Dante Alighieri, Paradiso- Canto XXI vv.106-111.
Tra le due sponde d’Italia, s’innalzano, non molto lontani dalla tua patria, i monti dell’appennino tanto alti, che i tuoni risuonano assai in basso e formano una gobba che si chiama Catria sotto la quale c’è un sacro eremo, il quale soleva esser solo al servizio di Dio.
La filosofia è stata abbracciata negli anni da artisti quali: Beatrice Meoni, Aischa Gianna Müller, Angelo Bellobono, Mario Consiglio […] e con essi il cammino si è amplificato ed ha acquisito il suo doveroso senso.

Dove sono tutti quanti per un ritratto collettivo di Lunano, work in progress, di Stefania Galegati

Proprio attorno ad una rinnovata attenzione ai borghi italiani e alla riscoperta di una nuova dimensione outdoor del vivere la quotidianità sono nati, la scorsa estate, diversi progetti. Quanto è importante che l’arte abiti questi luoghi?
A mio avviso è fondamentale che le popolazioni che abitano questi luoghi siano consapevoli dell’importanza dell’arte e che divenga un elemento importate che aiuti a ricostruire le comunità di questi luoghi.

Progetti come questi portano a riflettere sugli esiti fisici e immateriali dell’arte. Ora che a,m,o si avvia, nel mese di dicembre, verso le sue battute conclusive quali sono le tue considerazioni in merito?
È stato innescato un meccanismo, le problematiche attuali hanno portato ad una dilatazione delle tempistiche, ed alla modifica fisica e processuale degli intenti o della creazione delle opere. La fontana Democracy di Mario Consiglio è terminata, deve solo essere installata. E si sposa concettualmente con la scritta “COMITATO DELL’ARIA” di Aischa Gianna Müller per il castello di Caudino, anch’essa realizzata. La produzione degli stendardi di Roberto Coda Zabetta per i 9 Castelli di Arcevia è ora in via di definizione. Il laboratorio di Pietro Gaglianò ha portato all’identificazione di un luogo ed un tempo dove i partecipanti agli incontri si ritrovano: piazza delle Erbe, il sabato mattina: giorno di Mercato. Il processo di Juan Pablo Macías è in corso, sono una quarantina i suoni raccolti, la miccia è stata accesa dalla gente di Pergola ma lo sguardo è rivolto al Mondo. I lunanesi stanno producendo video selfie per Stefania Galegati mentre rispondono alle sue grandi domande. Il processo di Beatrice Meoni attivato con due artisti e due poeti (Chris Rocchegiani, Daniele Bordoni, Loris Ferri e Stefano Sanchini) è passato dal museo Franco Assetto di Frontino alla scuola primaria, ora stiamo dibattendo se e cosa lasciare nel comune. È tutto completamente aperto, lontana da noi una pratica colonialista.

Roberto Coda Zabetta, Cantieri Rocca Contrada, ph: Henrik Blomqvist

Pensando sempre in termini di network mi racconti, invece, la collaborazione che avete attivato al di fuori dei confini marchigiani con l’evento collaterale ARKAD Manifesta 13 – Les Parallèles du Sud? Quali sono le realtà coinvolte e che tipo di dialogo avete instaurato?
ArkaD è un processo ambizioso, come a,m,o di natura processuale. È un progetto di KAD (Kalsa Art Discrict) che si dipana da Palermo a Marsiglia con la stessa filosofia e superando i confini geografici. A cura di Dimora OZ ​e ​Analogique​ è uno degli eventi collaterali di Manifesta 13. La nostra presenza si chiuderà con la partecipazione alla rassegna video che verrà presentata i primi di dicembre e che raccoglie i progetti realizzati nel corso di Arkad. Casa Sponge vista la natura processuale di a,m,o ancora in via di esecuzione ha optato per un’opera di Juan Pablo Macías del 2018, lascio allo stesso autore motivare la scelta: «(Samba and Babacar – Greetings) è una opera video che nasce da una residenza in Senagal dove ho chiesto a due giovani uomini Samba e Babacar di salutare come fanno di solito quando si incontrano. In questo stato del nord Africa il saluto ha una durata che appare infinita a tal punto da divenire musica. Dopo questo incontro ho iniziato a scrivere TIEMPO MUERTO # 6, che raccoglie testi che parlano di amicizia, compagnia e aiuto reciproco. Ho pensato di rappresentare Casa Sponge ad ARKAD con questo video per una vicinanza con l’opera che sto realizzando per a,m,o  Soffio Vento Uccelli (sincronia di un soffio solo), dalla gente di Pergola al Mondo dove il soffio come il saluto diviene musica ed entrambi mettono in luce l’importanza delle relazioni inter-specie».

State pensando di portare avanti a,m,o con una cadenza periodica?
a,m,o è una dichiarazione d’amore per il territorio e come tale non può sfiorire. Segue lo stesso modo di agire di Casa Sponge, che si è lasciata alle spalle la pratica della programmazione prefissata. Anche a,m,o non avrà periodicità impostata, ma ritornerà su fondamenta di necessità. Una o due volte all’anno, una ogni due o tre? Ciò che conta è la motivazione.

Dal laboratorio “Un-paese senza piazza” di Pietro Gaglianò, piazza delle Erbe Pergola

a, m, o – Arte, Marche, Oltre
tre progetti artistici in cinque comuni delle Marche
Direzione artistica Casa Sponge

settembre – dicembre 2020

Admirari: verso la meraviglia
Artista in residenza – Aischa Gianna Muller
Roberto Coda Zabetta – progetto Cantieri Rocca Contrada
Arcevia (AN)

Tessere Con Attenzione
Artisti – Mario Consiglio,  Beatrice Meoni, Stefania Galegati
Pietrarubbia, Frontino e Lunano (PU)

Non Solo Museo
Teorico – Pietro Gaglianò
Artista – Juan Pablo Macías
Pergola (PU)

Info: https://spongeartecontemporanea.net/

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