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LUGANO (SVIZZERA) | Museo d’Arte Lugano | 31 agosto – 23 novembre 2014

Hans Richter, Flötisten, 1911–15, olio su tela, 99.1x67.3 cm, Collezione privata © 2013 Hans Richter Estate Foto © 2013 Museum Associates/LACMA

Duecento opere dell’artista tedesco Hans Richter (1888-1976) sono le protagoniste di una grande retrospettiva che, dopo le tappe di Los Angeles, Metz e Berlino, approda al Museo d’Arte di Lugano, dove aprirà i battenti sabato 31 agosto.
Con disegni, dipinti, fotografie, ma anche testimonianze quali film, libri e riviste, questa mostra costituisce un esclusivo momento con cui attuare un’approfondita analisi dedicata a Richter che, eminente figura tra gli artisti del secolo passato, ha trascorso l’ultimo ventennio della sua vita proprio in territorio elvetico.
Nel Museo Cantonale d’Arte, che custodisce alcune opere di grande rilevanza nella produzione del maestro tedesco come la versione originale del grande rotolo Rhythmus 23, si vedrà quanto la ricerca di Richter – impegnato sui vari fronti dall’arte all’insegnamento, dalla scrittura alla fotografia, dal cinema all’editoria – abbia prodotto un talento versatile ed estroverso, la cui geniale creatività rappresenta e testimonia, nei campi diversi da lui toccati, il baluardo e l’affermazione dei valori della rivoluzione modernista che ha marcato profondamente la prima metà del Novecento.
Più di altri egli ha, infatti, intercettato, durante una vita movimentata e lunga, le tendenze nuove dell’arte, senza slegarsi, o allontanarsi mai nemmeno, dalle vicende e dall’attualità del suo tempo: emblematici i rapporti e i dialoghi con personalità quali Duschamp, Malevic, van Doesburg, Schwitters, Ernst o Ejzenštejn.
12 H. Richter, Dragonfly, 1943Se negli Anni Dieci esordisce nell’ambito espressionista della rutilante Berlino di quel tempo, Richter si è affermato poi, con Tzara, Ball, Arp e Janco, quale interprete del Dadaismo zurighese per diventare poi pioniere del cinema astratto, di cui sarà presto una delle più emblematiche figure dalla seconda metà degli anni Venti.
Rifugiatosi negli Stati Uniti per sfuggire alla barbarie nazista, nel dopoguerra, con l’intenso contributo dato all’insegnamento e con film fondamentali per la storia avanguardista, diventa punto di riferimento anche per il neonato cinema indipendente a stelle e strisce.
Il percorso cronologico della mostra illustra le fasi centrali e indicative della storia di Hans Richter senza esimersi dall’accostare il suo lavoro a quello di Arp, Eggeling, Jawlensky, Moholy Nagy, per citarne alcuni tra quei talenti che hanno condiviso con lui le temperie culturali del secolo passato. Presenze importanti che avvalorano il progetto scientifico-culturale alla base di questa ricca proposta espositiva.
Questa mostra si fa tappa di avvicinamento dell’ormai prossima inaugurazione del nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura) prevista per l’anno prossimo e che nasce dall’unione del Museo d’Arte Lugano e del Museo Cantonale d’Arte e dei loro rispettivi patrimoni, oggi già unificati da una sola direzione. 

Hans Richter. Il ritmo dell’avanguardia
a cura di Elio Schenini (conservatore Museo Cantonale d’Arte, Lugano), Timothy Benson (curatore Rifkind Center, LACMA, Los Angeles)
organizzata da County Museum (Los Angeles), Centre Pompidou (Metz)
in collaborazione con Museo d’Arte (Lugano)
testi in catalogo di Timothy O. Benson, Doris Berger, Edward Dimendberg, Frauke Josenhans, Philippe-Alain Michaud, Elio Schenini, Michael White, Yvonne Zimmermann
con il sostegno di Credit Suisse

31 agosto – 23 novembre 2014
inaugurazione sabato 30 agosto 2014 ore 17.00

Museo d’Arte
Riva Caccia 5, Lugano (Svizzera) 

Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; venerdì 10.00-21.00
Ingresso intero CHFr. 12.00; ridotto CHFr. 8.00; gratuito under 16 anni e la prima domenica del mese

Info e prenotazioni: +41 (0)58 866 7214; fax: +41(0)58 866 7497
mediazione@lugano.ch
www.mda.lugano.ch

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